Weekend di fuoco per l’Arma nella provincia di Terni: pattuglie a tappeto, cinque denunce e altrettante patenti ritirate. Un bilancio severo che fotografa l’esito dell’intensificazione dei controlli su strada, disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri e mirata a stanare, soprattutto nelle ore notturne, chi si mette al volante in condizioni psico-fisiche alterate. Una battaglia quotidiana, quella per la sicurezza stradale, che in pochi giorni ha portato alla luce casi di tasso alcolemico quasi quadruplo rispetto al consentito, rifiuti di sottoporsi agli accertamenti e persino il sequestro di un’auto.
Le strade dell’Orvietano e dell’Amerino sono state il teatro di una serie di servizi coordinati, condotti con personale dei Nuclei Radiomobili e delle Stazioni territoriali. I militari hanno presidiato i centri abitati, le principali arterie di scorrimento e, in particolare, le aree adiacenti ai locali di intrattenimento, veri e propri punti caldi nel fine settimana. Un’azione di prevenzione e repressione che ha proceduto per verifiche a campione, trasformandosi, laddove necessario, in interventi risolutori e punitivi.
Nella notte tra sabato e domenica, nel cuore di Orvieto, un’equipaggio dell’Aliquota Radiomobile ha fermato una 21enne del posto alla guida di un crossover. L’alcoltest ha restituito un valore senza appello: il tasso alcolemico della donna era quasi quattro volte superiore ai limiti di legge. Un dato allarmante, che ha portato al ritiro immediato della patente e alla sua denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza. Poche ore dopo, sempre nel territorio orvietano, è toccato a un 26enne di origini caraibiche. Controllato domenica da una pattuglia della Stazione Carabinieri di Ficulle, l’uomo ha opposto un netto rifiuto a sottoporsi agli accertamenti sulle proprie condizioni. Un “no” che, secondo la normativa, equivale a una confessione di colpa quando sussistano altri elementi concreti e precisi. Per lui, oltre alla denuncia per guida sotto l’influenza di stupefacenti e al ritiro della patente, è scattata anche la misura cautelare del sequestro del veicolo.
Ma è nell’Amerino che i Carabinieri hanno dispiegato un dispositivo più articolato, concentrandosi nei pressi di un noto locale della zona. In poche ore, sono stati sottoposti a controllo oltre 40 conducenti. Una rete a maglie strette che ha portato alla luce altre tre gravi infrazioni. Un 20enne, un 27enne e un 57enne, tutti residenti nel comprensorio, sono risultati positivi all’etilometro con un tasso alcolico superiore a 0,8 grammi per litro, la soglia che in Italia configura il reato di guida in stato di ebbrezza. Anche per loro, l’esito è stato identico: denuncia e patente ritirata sul posto. A chiudere il quadro dell’intenso weekend, un altro intervento dell’Aliquota Radiomobile di Orvieto, che ha sanzionato e ritirato la patente a un automobilista colto in flagrante mentre guidava utilizzando il telefono cellulare, una distrazione pericolosa quanto la sostanza stupefacente.
Le indagini sono in corso e, fino a una eventuale condanna irrevocabile, tutte le persone denunciate devono ritenersi innocenti. Tuttavia, il messaggio lanciato dall’Arma in questa provincia umbra è chiaro e non ammette ambiguità: i controlli non concedono tregua e chi sceglie di mettersi al volante dopo aver bevuto o aver assunto droghe deve aspettarsi conseguenze severe e immediate. Una strategia di tolleranza zero che, numeri alla mano, sta producendo risultati tangibili in termini di sequestri e sanzioni, con l’obiettivo dichiarato di proteggere la collettività da quello che, ancora oggi, rappresenta uno dei principali fattori di rischio sulla strada.

Nel pomeriggio di ieri, presso la chiesa di San Paolo Apostolo di Terni, il Comandante Provinciale dell’Arma, Colonnello Antonio De Rosa, insieme al Comandante della Stazione capoluogo, Lgt. C.S. Piero Pacetti ed al Comandante della Stazione di Papigno, Lgt. C.S. Paolo Gallo, hanno incontrato il Parroco Don Marco Castellani, al quale hanno consegnato, a nome dell’Arma ternana, giocattoli e dolci natalizi da devolvere ai bambini delle famiglie di parrocchiani che vivono momenti di difficoltà.