Proseguono i controlli straordinari dei Carabinieri nell’ambito della strategia operativa 'Estate tranquilla 2025'. Negli ultimi giorni sono finiti nel mirino diversi circoli ricreativi ed agriturismi nel territorio amerino. I risultati: un'attività sospesa, diversi alimenti scaduti bloccati e multe per un totale di 4.500 euro.
Da mesi i militari stanno portando avanti una diffusa attività di monitaraggio rivolta agli esercizi commerciali di diversa tipologia. Recentemente i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione di Perugia e il personale del Comando Provinciale dell’Arma di Terni, hanno eseguito una mirata attività ispettiva nei confronti di alcune attività.
A conclusione delle verifiche, che in alcuni casi sono state eseguite in collaborazione con i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Terni e con personale dell’Ispettorato Civile di Terni, sono stati adottati una serie di provvedimenti in seguito al riscontro di alcune violazioni.
In un agriturismo, gestito da un cittadino italiano, i militari hanno provveduto al blocco sanitario ai fini della distruzione di ben 57 chili di alimenti congelati. Il cibo era risultato in alcuni casi privo di tracciabilità oppure scaduto da tempo. Circostanze che ai potenziali clienti avrebbero potuto arrecare danni notevoli. Per il trasgessore è stata elevata una multa da 1.500 euro.
Una multa ancora più salata è arrivata invece a un circolo ricreativo. L'attività in questione è stata sospesa per carenze igienico-sanitarie mentre, contestualmente, al responsabile sono state contestate sanzioni amministrative per un importo di 3mila euro.
I fatti di cui sopra dimostrano come anche durante le attività ricreative, sia necessario che gli esercenti siano in regola con tutti gli adempimenti. Nel corso dell'estate, che ormai sta volgendo al termine, i controlli da parte delle forze dell'ordine sul terriitorio sono stati capillari. E non sono mancati i riscontri negativi.
Capita che, abbagliati da facili guadagni, ci sia chi si improvvisi albergatore o ristoratore. Un paio di casi emblematici si sono verificati ad Orvieto. Alla fine di luglio la Polizia Locale aveva beccato infatti due attività ricettive completamente abusive, individuate incrociando i dati di diversi uffici del Comune (Turismo, Tributi e Suape) con quelli pubblicati sulle principali piattaforme di prenotazione on line. Un sistema che ha funzionato.
Le due attività abusive, che alloggiavano turisti stranieri, erano risultate mancanti della Scia presentata al Comune, dell’iscrizione sul portale per il versamento della tassa di soggiorno gestito dall’Ufficio Tributi e anche della comunicazione alla Questura dei nominativi dei clienti. Insomma di tutti i requisiti minimi che la legge italiana richiede per poter svolgere regolarmente ospitalità.
L'Umbria nel 2025 sta vivendo una stagione molto positiva per quanto riguarda il turismo. Con l'estate si è registrato un incremento dell’11,2% negli arrivi e del 13% nelle presenze rispetto allo stesso periodo del 2024. A trainare la crescita sono soprattutto i Paesi stanieri con Stati Uniti, Germania e Regno Unito in testa, seguiti da Paesi Bassi e Polonia mentre segnali incoraggianti arrivano dal mercato cinese.
Una conferma dell'apprezzamento internazionale di cui gode il cuore verde d'Italia dove, grazie alla combinazione tra eventi di prestigio, natura, città e borghi che sembrano fermi nel tempo, è possibile vivere esperienze autentiche e a contatto con lo spirito dei luoghi.
Su quest'asse si è impostata anche la campagna di promozione della Regione, 'L'Umbria in tutti i sensi', che ha puntato al turismo lento e consapevole, dove proprio le esperienze sono al centro dell'offerta. Ora il prossimo step sarà la destagionalizzazione dei flussi, dimostrando a chi viene da fuori che l'Umbria ha molto da offrire in ogni stagione.