04 Dec, 2025 - 12:00

Contenimento liste d'attesa, l'Usl Umbria 2 ha incrementato le prestazioni del 4%

Contenimento liste d'attesa, l'Usl Umbria 2 ha incrementato le prestazioni del 4%

L'Usl Umbria 2 ha voluto fare chiarezza sulle liste d'attesa, sulle iniziative intraprese per il loro contenimento e per il recupero delle prestazioni in Percorso di Tutela (PDT). Dati alla mano, nei primi dieci mesi del 2025 l'impegno profuso ha portato ad un incremento del 4% delle prestazioni ambulatoriali ovvero sono state erogate 135 mila prestazioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il totale si aggira sui 3milioni e 600mila prestazioni.  

La strategia dell'Usl Umbria 2

L'Usl Umbria 2, in linea con le direttive della Regione Umbria e in coerenza con il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA), ha messo in campo una strategia agendo su più fronti. L'offerta aziendale è stata infatti riorganizzata e rimodulata in accordo con l’Azienda Ospedaliera di Terni, le strutture private convenzionate e gli specialisti ambulatoriali.

Il piano di rimodulazione dell’offerta aziendale insieme al Piano Straordinario per l’abbattimento delle liste di attesa sono andati di pari passo. "Nella strategia - riporta una nota aziendale - è stata messa in campo l’attivazione di sedute aggiuntive mensili, anche in giornate pre-festive e festive, per alcune branche critiche attraverso il ricorso alla produttività aggiuntiva, l’incremento di produzione attraverso l’apertura di posti in agenda individuati dalla percentuale di no show - ossia di pazienti che non si presentano a una visita o a un esame prenotato senza aver prima disdetto l'appuntamento - per ciascuna tipologia di prestazione, promozione dell’appropriatezza prescrittiva, assunzione di personale sanitario con ricorso anche a contratti libero professionali, apertura di slot aggiuntivi per ambulatorio".

L'accordo con l'ospedale Santa Maria e le strutture private convenzionate

Tra i pilastri della strategia c'è l'accordo di collaborazione con l’Azienda Ospedaliera 'Santa Maria' di Terni per la gestione dei percorsi di tutela nell’ambito del distretto di Terni. L'ospedale ternano ha garantito una pluralità di prestazioni come gli esami senologici, ecografie, RM encefalo, Ecocolordoppler, MOC, visite ginecologiche, reumatologiche e colonscopie. 

Coinvolte anche le strutture private accreditate convenzionate e convenzionabili. Lo scorso 5 novembre è stata infatti pubblicata una manifestazione di interesse per un importo complessivo di oltre 490mila euro, per la contrattualizzazione di circa 6100 prestazioni.

Il nodo del 'no-show'

Come anticipato, tra i fenomeni che intasano le liste d'attesa c'è il 'no-show', ovvero chi prenota la prestazione ma poi non si presenta. Un problema che affligge non solo la sanità italiana ma quella europea in generale, collocandosi tra il 10 e il 30% su tutte le prestazioni. Un fenomeno su cui anche l'Usl Umbria 2 si è impegnata fortemente.

Infine, l'accento su una più stretta collaborazione tra medici specialisti ospedalieri e medici di medicina generale per la presa in carico di pazienti cronici con l'apertura di agende per il teleconsulto e l’accordo con gli specialisti con lo scopo di ridurre i tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali. Queste le ulteriori misure "a conferma dello sforzo aziendale finalizzato a garantire ai cittadini un accesso quanto più possibile tempestivo e uniforme alle prestazioni sanitarie.

Liste d'attesa, lo scontro è anche politico

La campagna elettorale della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, si è giocata in buona parte sulla sanità e sulla promessa di abbattere le liste d'attesa. Lo scontro da sempre è anche politico. La presidente da tempo ha anche attivato una cabina di regia regionale per monitorare l'evolversi della situazione più da vicino ma il ricorso alla sanità privata è stato visto dall'opposizione come "l’unica ancora di salvezza di una politica sanitaria allo sbando" ha sostenuto recentemente l'ex governatrice e oggi consigliera di opposizione, Donatella Tesei. Nel mezzo ci sono gli sforzi delle Usl territoriali, proprio come testimoniato dai dati di cui sopra, che ogni giorno lavorano per riuscire a garantire le prestazioni ai cittadini che ne hanno bisogno.

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Sara Costanzi
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