25 Oct, 2025 - 12:00

Consumo di suolo in Umbria, 44.538 ettari persi nel 2024: Regione lancia fondi per rinaturalizzazione urbana

Consumo di suolo in Umbria, 44.538 ettari persi nel 2024: Regione lancia fondi per rinaturalizzazione urbana

La Regione Umbria affronta il fenomeno del consumo di suolo con dati che fotografano un territorio in tensione tra sviluppo urbano e tutela ambientale: nel 2024 sono stati consumati 44.538 ettari, con un dato pro capite di 522 metri quadrati per abitante, superiore alla media nazionale di 365,85 metri quadrati. Il rapporto Snpa "Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici" dell’Ispra conferma che la regione presenta una percentuale complessiva di suolo urbanizzato più bassa della media italiana (5,28% contro 7,17%), ma evidenzia criticità nel consumo pro capite e nelle differenze tra province e comuni.

In provincia di Perugia, lo scorso anno sono stati consumati 5.095 ettari, quasi il doppio rispetto alla provincia di Terni (2.689), mentre in termini percentuali Terni registra un impatto maggiore sul territorio: 12,72% contro 11,38%. Tra i comuni, Perugia risulta quello con il consumo più elevato, confermando la pressione sulle aree urbane più densamente popolate.

La Regione Umbria approva l’avviso per il Fondo nazionale contro il consumo di suolo

In risposta a questi dati, la Regione ha pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione di progetti a valere sul Fondo per il contrasto del consumo di suolo, con scadenza fissata al 21 dicembre 2025. La misura, prevista dal D.M. 2/2025 e attuata con la delibera di Giunta regionale N. 837 del 27 agosto 2025, mette a disposizione 3,8 milioni di euro destinati agli enti locali per la rinaturalizzazione dei suoli degradati in ambito urbano e periurbano.

Un atto cruciale per il contrasto al consumo di suolo e l’avvio della programmazione di interventi in ambito urbano e periurbano per la rinaturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado. Un passo concreto verso un’Umbria più verde, resiliente e attenta al suo ambiente, un investimento strategico per il benessere della nostra comunità e per la tutela del nostro prezioso ambiente”, dichiara l’assessore Thomas De Luca.

Il Fondo consente di finanziare progetti di forestazione urbana, decementificazione, bonifica di aree inquinate e interventi per la mitigazione delle isole di calore urbano, aumentando l’infiltrazione delle acque meteoriche e migliorando la qualità dell’aria attraverso la cattura di CO2 e la produzione di ossigeno.

Interventi concreti per trasformare aree degradate in spazi verdi pubblici

Tra le azioni ammissibili rientrano la de-impermeabilizzazione di superfici artificiali, la demolizione di piccoli manufatti edilizi e piazzali, la riprofilatura del terreno e piantumazioni di vegetazione autoctona. Gli interventi comprendono anche impianti di irrigazione innovativi, sistemi di recupero delle acque meteoriche, orti pubblici e opere accessorie di arredo urbano e sicurezza fino al 10% dell’importo dei lavori.

Questi interventi sono cruciali per l’adattamento climatico del nostro territorio. La rinaturalizzazione, attraverso l’incremento di spazi verdi, favorisce la riattivazione dei servizi ecosistemici annullati dall’impermeabilizzazione, dalla compattazione, dall’erosione e dal deterioramento”, aggiunge De Luca, sottolineando il ruolo strategico di questa iniziativa nell’ambito della Strategia UE per il suolo 2030, che punta al consumo di suolo netto pari a zero.

L’avviso, approvato con Determinazione Dirigenziale n. 10555 del 10 ottobre 2025, è consultabile sul BUR n. 52 del 22 ottobre 2025 e sul sito web della Regione al link https://www.regione.umbria.it/paesaggio-urbanistica/politiche-per-il-contenimento-del-consumo-di-suolo.

La misura rappresenta un’occasione concreta per trasformare le criticità del consumo di suolo in opportunità di rigenerazione urbana, rafforzando la resilienza ambientale, migliorando la qualità della vita dei cittadini e contribuendo alla transizione ecologica regionale. Il coinvolgimento diretto di Comuni, Province e Unioni dei Comuni garantirà una capillare applicazione delle risorse e una pianificazione mirata dei progetti, coerente con le esigenze di ciascun territorio.

Con questa iniziativa, l’Umbria punta a coniugare sviluppo urbano e tutela ambientale, cercando di invertire un fenomeno che rischia di compromettere la stabilità ecologica e climatica della regione. Il successo dei progetti dipenderà dalla capacità degli enti locali di proporre interventi innovativi e sostenibili, capaci di restituire valore sociale e ambientale alle aree degradate, trasformando il consumo di suolo in un’occasione per ripensare la città e il territorio in chiave verde e resiliente.

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Federico Zacaglioni
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