12 Nov, 2025 - 11:50

Confindustria Umbria. Proietti agli industriali: "Insieme dobbiamo aprire la strada per il futuro"

Confindustria Umbria. Proietti agli industriali: "Insieme dobbiamo aprire la strada per il futuro"

Si è svolta ieri a Bastia Umbra l'assemblea regionale pubblica di Confindustria. Un'occasione importante quella di Umbriafiere per fare il punto su strategie, programmi e visioni condivise. L'evento si è tenuto a pochi giorni dall'elezione del nuovo presidente, Giammarco Urbani, che ha sottolineato la necessità di adottare un Piano straordinario per l’industria dell’Umbria, un avviso ampiamente condiviso, anche dalla presidente della Regione, Stefania Proietti che è intervenuta all'assemblea.

Proietti e il 'Patto per il futuro dell'Umbria'

"Insieme dobbiamo aprire la strada al futuro e dobbiamo farlo in tempi complessi" ha esordito la governatrice. La proposta è quella di collaborare fianco a fianco attraverso un "Patto per il futuro dell'Umbria per ragionare, progettare e costruire quella del futuro".

Rispetto alla situazione regionale, la presidente ha evidenziato che quella umbra "non è dissimile da quella nazionale". Mentre nascono e si sviluppano nuove imprese, persistono le difficoltà strutturali rispetto alle quali "l'impegno del governo nazionale è essenziale per il potenziamento delle nostre reti infrastrutturali. Come Giunta regionale abbiamo ereditato l'impegno per l'aeroporto e continueremo in questa strada per uscire dall'isolamento". Tra gli argomenti al centro della riflessione, ci sono stati l'energia e le politiche europee ma anche quelle locali con la promessa "di valorizzare le eccellenze investendo nelle aree interne".

"C'è bisogno di certezze e tempi certi, innovazioni, fiducia e coraggio - ha sottolineato Proietti facendo riferimento alle parole del presidente Mattarella -. Quel coraggio che a voi imprenditori non vi è mai mancato" ha concluso, salutando il nuovo presidente di Confindustria Umbria Giammarco Urbani e il presidente uscente Vincenzo Briziarelli.

Orsini sul nodo energia: l'Italia paga un prezzo troppo alto

Intervenuto da remoto anche il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini che ha approfondito alcune tematiche urgenti legate all'approvvigionamento energetico. "In un momento così complicato - ha dichiarato - in cui abbiamo da una parte gli Stati Uniti che cambiano l'economia mondiale con un tweet e dall'altro la Cina con un presidente che comanda, il tema della competitività è fondamentale e l'energia è uno dei capitoli principali".

Orsini ha messo in evidenza quanto, su questo fronte, l'Italia sia penalizzata rispetto agli altri Paesi europei. "Quando la Spagna paga l'energia 25 euro a megawatt ora e la Francia 47-50 mentre noi siamo a 115 credo che dobbiamo fare qualcosa in più - ha aggiunto -. Stiamo aspettando con ansia il decreto sull'energia - ha spiegato - e speriamo che nei prossimi giorni arrivi".

E sulla crisi dell'automotive non ha usato mezzi termini. "È inutile che ci nascondiamo dietro a un dito - ha affermato - chi non produce le auto in Italia è perché costa troppo l'energia e va in Spagna o in Marocco per la fiscalità. Se vogliamo essere competitivi e tenere le imprese italiane nel nostro territorio bisogna che sull'energia si faccia qualcosa velocemente".

Le grandi opportunità dalla Zes e dai Fondi di Coesione

L'Umbria, insieme alle Marche, è entrata a far parte per la prima volta della Zes, la Zona economica speciale inizialmente introdotta solo per le Regioni del Mezzogiorno. Un provvedimento che rappresenta un'opportunità concreta per attrarre investimenti e sostenere lo sviluppo economico regionale. Il presidente Urbani, nel suo intervento, ha ribadito che la Zes darà nuovo impulso all'economia umbra e che, insieme ai Fondi di Coesione, rappresenta la coppia di strumenti per la crescita reale del tessuto industriale.

"Abbiamo imprese solide - ha specificato Urbani - e persone straordinarie e un territorio con un potenziale ancora inespresso. La rapidità dei cambiamenti ci sollecita a riprogrammare un percorso di crescita del manifatturiero, fondato sulla capacità di generare maggiore valore aggiunto. Dovremo sederci intorno a un tavolo e mettere a terra politiche, strumenti e risorse per favorire la crescita e la competitività delle imprese".

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Sara Costanzi
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