Sono trascorsi due anni da quel 9 marzo 2023 quando due forti scosse di terremoto colpirono Pierantonio, Sant'Orfeto e le zone limitrofe, fortunatamente senza causare morti. Lo sciame sismico andò avanti per almeno un mese costringendo 800 persone ad abbandonare le proprie abitazioni e provocando circa 350 milioni di euro di danni. Una ricostruzione quella post terremoto di Umbertide che, dopo molte incertezze, recentemente ha subito un grande svolta. Da poco infatti l'emendamento a firma dell'onorevole Giorgianni, ha fatto sì che il terremoto di Pierantonio del 2023 venisse inserito all'interno della normativa speciale per la ricostruzione post sisma 2016.
Ieri in occasione del secondo anniversario, in piazza XXV aprile a Pierantonio, ha avuto luogo una sentita cerimonia pubblica officiata dall'arciovescovo di Perugia e Città della Pieve, mosignor Ivan Maffeis. Molte le autorità presenti. C'erano la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, il Commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, il sottosegretario agli Interni, Emanuele Prisco, i sindaci di Perugia Vittoria Ferdinandi, di Umbertide, Luca Carizia, e di Gubbio Vittorio Fiorucci, il vicepresidente delle Regione, Tommaso Bori, la presidente dell'Assemblea legislativa, Sarah Bistocchi, e la consigliera regionale Letizia Michelini.
La presidente Proietti che ha mantenuto per sé la delega alla ricostruzione, anche in campagna elettorale aveva più volte denunciato come quello di Umbertide fosse un terremoto vittima di troppe dimenticanze. Ieri ha evidenziato come su questo fronte sia stata finalemente impressa "un’accelerazione concreta al percorso, grazie a una forte coesione politica e istituzionale tra tutti i soggetti coinvolti e a quello che è sempre stato il nostro obiettivo principale: includere questo sisma di Perugia e Umbertide nel processo di ricostruzione del terremoto del 2016".
La governatrice ha ricordato il grande apporto del 'Comitato Rinascita 9 marzo' e dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, sottolineando come l'emendamento Giorgianni rappresenti "il frutto dell'impegno corale tra chi lo ha presentato, il Governo e i parlamentari di ogni schieramento che lo hanno sostenuto" e senza il quale "oggi non avremmo una strada così chiara da percorrere".
"Il sisma nel 2023 ci ha portato a sviluppare un vero e proprio modello di risposta a questi momenti di crisi. Obiettivo fare bene e fare presto nel ricostruire gli immobili, mantenendo al contempo vive le comunità" così ha dichiarato Prisco
"Le priorità che ci siamo dati - ha detto il sottosegretario agli Interni - sono quelle di ricostruire velocemente, per non disperdere il tessuto sociale della comunità, ricostruire in modo trasparente, per tenere lontane le infiltrazioni della malavita dai cantieri, e di ricostruire in modo sicuro, perché chi realizzerà le opere non rischi a sua volta di perdere la vita o di infortunarsi sul lavoro".
Il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli ha ricodato il lavoro fin qui svolto. "Sono stati condotti più di mille sopralluoghi - ha detto - che ci hanno consentito di individuare il danno nella sua consistenza, circa 400 abitazioni private, più gli edifici di culto e quelli pubblici. La settimana scorsa è stato pubblicato un decreto, pieno di contenuti pragmatici, nel quale c'è stata la previsione dei primi 90 milioni che serviranno solo per il 2025 e il 2026 per attivare le progettazioni".
Sant'Orfeto è ormai un luogo simbolo. Proprio da qui era partita la campagna elettorale che ha condotto Vittoria Ferdinandi a diventara la prima sindaca del capoluogo. "Fui accolta - ha ricordato - da persone che manifestarono il timore che le loro case, lesionate, si trasformassero in abitazioni di fantasmi. Davanti a quelle paure ed a quel silenzio irreale che proveniva da luoghi inagibili mi presi l'impegno affinché la politica marciasse unita per fornire le risposte necessarie alla comunità. Oggi la promessa di marciare uniti è stata rispettata, grazie all'impegno dei Comuni coinvolti, della Regione dell'Umbria e dei parlamentari, mettendo al primo punto dell'agenda politica il tema della ricostruzione".