30 Sep, 2025 - 15:06

Collescipoli, rubata la seconda canale storica del lavatoio del 1907: cresce l'allarme sicurezza e la richiesta di tutela del patrimonio pubblico

Collescipoli, rubata la seconda canale storica del lavatoio del 1907: cresce l'allarme sicurezza e la richiesta di tutela del patrimonio pubblico

Nuovo colpo al patrimonio storico di Collescipoli: nei giorni scorsi ignoti hanno sottratto la seconda canaletta in ghisa del lavatoio di via Castello, risalente al 1907, uno dei simboli più significativi dell’archeologia industriale del borgo. Dopo il furto della prima canaletta, avvenuto lo scorso anno e mai sostituita, l’antico lavatoio si trova oggi completamente spoglio dei suoi elementi originali, privando la comunità di un prezioso testimone della propria storia e del patrimonio culturale locale.

Furto al lavatoio storico di Collescipoli: la comunità lancia l’allarme su sicurezza e tutela del patrimonio

L'episodio ha riacceso il dibattito sulla tutela dei beni comuni e sull’efficacia delle misure di sorveglianza in funzione nel borgo. "Non è un atto isolato, ma l’esito di una serie di sottrazioni e danneggiamenti che negli anni hanno impoverito il nostro patrimonio", ha osservato Giuseppe Rogari, presidente dell’associazione culturale L’Astrolabio, denunciando la reiterazione di tali episodi e sollecitando verifiche immediate sui sistemi di controllo esistenti. Rogari ha inoltre segnalato alcune criticità tecniche: "Le due telecamere posizionate agli ingressi del paese non sembrano funzionare correttamente; in particolare quella di Porta Ternana non registra come dovrebbe e presenta lo sportello danneggiato".

L’allarme degli abitanti non si limita al singolo atto vandalico, ma riflette una crescente percezione di abbandono, alimentata dall’assenza di interventi e risposte concrete. Per molti residenti, il lavatoio non era un mero manufatto urbano, ma un vero e proprio simbolo storico e identitario, custode della memoria collettiva del borgo e testimone tangibile delle radici culturali di Collescipoli.

Richieste di intervento e misure proposte

L’associazione L’Astrolabio ha avanzato delle richieste precise: effettuare verifiche tecniche approfondite sulle telecamere già presenti, installare sistemi di videosorveglianza aggiuntivi nei parcheggi e nei punti più sensibili del borgo, potenziare la presenza dei vigili urbani e rafforzare il coordinamento con le forze dell’ordine"Servono interventi immediati - ha dichiarato Rogari - non solo per recuperare il bene materiale, ma per trasmettere il messaggio che i luoghi pubblici e la cultura del borgo sono tutelati".

Tra le proposte avanzate vi è anche l’adozione di misure preventive più organiche: miglioramento dell’illuminazione pubblica, mappatura dei beni storici a rischio, campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e programmi di sorveglianza partecipata che coinvolgano volontari e associazioni. Tale approccio, sostengono i promotori, non sostituisce l’azione delle forze dell’ordine ma la integra, aumentando la resilienza della comunità rispetto a fenomeni di microcriminalità e vandalismo.

Servizi in calo e percezione di isolamento

Il furto al lavatoio si inserisce in un contesto già segnato da segnali di fragilità socio-economica. Da settembre Collescipoli non dispone più neanche di un negozio di generi alimentari: la chiusura dell’ultimo esercizio commerciale ha costretto i circa 400 residenti a spostarsi per gli acquisti quotidiani, peggiorando sensibilmente la qualità della vita. Per Astrolabio, la perdita di servizi essenziali è conseguenza anche di scelte amministrative e di una insufficiente attenzione alle politiche di valorizzazione locale.

I cittadini denunciano una progressiva erosione dei punti di riferimento - commerciali, culturali e infrastrutturali - che alimenta un sentimento di abbandono e contribuisce a rendere il borgo più vulnerabile a fenomeni di degrado. Per questo motivo, la richiesta avanzata non riguarda soltanto il ripristino del manufatto, ma una strategia complessiva di rilancio che ricomponga la tessitura sociale ed economica del territorio.

Rischi per il patrimonio e responsabilità collettiva

La sottrazione delle canaline in ghisa non costituisce soltanto un ingente danno materiale: rappresenta la perdita di frammenti di memoria storica, elementi difficilmente ricostruibili con fedeltà. Gli esperti di tutela del patrimonio ricordano come gli interventi di recupero siano spesso costosi e complessi, e sottolineano che, ove possibile, la prevenzione si dimostra più efficace e sostenibile della mera riparazione.

Le istanze della comunità sollecitano dunque un intervento tempestivo da parte dell’amministrazione comunale, sia sul fronte della sicurezza sia su quello della valorizzazione culturale, promuovendo al contempo percorsi partecipativi che coinvolgano associazioni, commercianti e cittadini nella definizione di priorità e strategie concrete per la tutela e la salvaguardia del patrimonio collettivo.

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Francesco Mastrodicasa
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