È stata inaugurata con grande partecipazione ed entusiasmo la nuova “Biblioteca in Fabbrica” all’interno dello stabilimento Colacem di Ghigiano, un progetto che unisce impresa, cultura e comunità, nato con l’obiettivo di rendere la lettura parte integrante della vita lavorativa e della quotidianità delle persone.
Un’iniziativa innovativa e profondamente simbolica, che dimostra come anche in ambienti produttivi ad alta intensità tecnologica e operativa possa trovare spazio la dimensione umana e culturale, stimolando la crescita personale, l’inclusione e il pensiero critico.
A sottolineare la rilevanza dell’iniziativa, la partecipazione di Neri Marcorè, attore, autore e conduttore televisivo tra i più amati in Italia, da sempre vicino al mondo della cultura e della parola scritta. Con la sua consueta raffinatezza e ironia, Marcorè ha ricordato quanto la lettura sia uno strumento insostituibile per comprendere se stessi e il mondo, e quanto sia importante che essa non venga confinata solo a contesti elitari o scolastici.
“Portare i libri dove meno te li aspetti, come in una fabbrica, è forse il modo più vero per restituire alla lettura la sua dignità di bene comune”, ha dichiarato, invitando i lavoratori a prendersi il tempo di leggere, anche solo qualche pagina al giorno, per rallentare, riflettere, “uscire un attimo dal rumore”.
Un discorso sentito e coinvolgente, che ha trovato piena sintonia con il progetto avviato da Colacem.
Ad aprire ufficialmente la cerimonia è stato Carlo Colaiacovo, cavaliere del Lavoro e Amministratore Delegato di Colacem, che ha accolto ospiti e lavoratori con un messaggio di visione e responsabilità sociale.
“La Biblioteca in Fabbrica rappresenta un ulteriore passo nel percorso di Colacem verso un modello di impresa che valorizza il capitale umano anche attraverso la diffusione della cultura”, ha affermato, sottolineando il ruolo attivo dell’azienda nello sviluppo non solo economico ma anche civile e culturale del territorio.
“Investire nella cultura – ha proseguito Colaiacovo – significa costruire futuro. Una fabbrica che legge è una fabbrica che pensa, che si interroga, che cresce.”
Il progetto nasce da una visione imprenditoriale che mette la persona al centro, riconoscendo che benessere e produttività non si escludono, ma si alimentano reciprocamente, soprattutto quando si stimola la mente oltre che la mano.
Il Direttore Generale di Colacem, Fabrizio Pedetta, ha illustrato i dettagli dell’iniziativa, spiegando come la “Biblioteca in Fabbrica” sia solo il primo passo di un percorso più ampio, che coinvolgerà progressivamente anche gli altri siti produttivi del Gruppo, inclusa la sede centrale di Gubbio.
“In un contesto industriale in continua evoluzione, segnato da transizioni tecnologiche ed ecologiche, la cultura può aiutarci a comprendere meglio il mondo che cambia”, ha dichiarato Pedetta.
“Aver pensato a una biblioteca in ogni nostro stabilimento significa anche aprirsi all’innovazione con consapevolezza, responsabilità e profondità di sguardo.”
Ogni spazio sarà dotato di scaffali tematici, letture tecniche e narrative, sezioni per bambini e famiglie, con possibilità di prestito e scambio tra colleghi. Un modo per creare comunità anche attorno ai libri, dentro e fuori l’orario di lavoro.
All’inaugurazione hanno partecipato anche il Vicepresidente della Giunta Regionale dell’Umbria e Assessore alla Cultura, Tommaso Bori, e il Sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, entrambi convinti sostenitori dell’iniziativa.
“Questo progetto dimostra come sia possibile promuovere cultura anche nei luoghi meno convenzionali”, ha detto Bori, “e rappresenta un bellissimo esempio di sinergia tra pubblico e privato, tra impresa e territorio.”
Il Sindaco Fiorucci ha invece posto l’accento sull’importanza di investire nella cultura come motore di coesione sociale:
“Gubbio è una città che vive di tradizione ma guarda al futuro, e quando un’azienda del nostro territorio lancia un progetto come questo, tutti dobbiamo sentirci orgogliosi.”
La “Biblioteca in Fabbrica” sarà a disposizione non solo dei dipendenti, ma anche delle loro famiglie, con un orario flessibile e una selezione curata di titoli accessibili e stimolanti. Dai classici della letteratura alle biografie, dai romanzi contemporanei ai testi tecnici, lo spazio è stato pensato per accogliere ogni tipo di lettore e per diventare un punto di riferimento stabile all’interno dello stabilimento.
L’obiettivo è semplice ma potente: portare il libro dove meno te lo aspetti, renderlo familiare, quotidiano, parte integrante della vita lavorativa.
Una piccola rivoluzione culturale che non parte dalle aule o dai teatri, ma dalle tute, dalle pause caffè, dai turni in officina.
Il progetto della Biblioteca in Fabbrica rientra in una visione più ampia di “umanesimo industriale”, dove la fabbrica non è solo luogo di produzione, ma anche di crescita personale e collettiva.
In un’epoca in cui le sfide tecnologiche rischiano di rendere i luoghi di lavoro sempre più spersonalizzati, Colacem lancia un messaggio controcorrente: “È la cultura a fare la differenza.”
La lettura, l’ascolto, il confronto diventano così strumenti per rendere il lavoro più umano, più ricco, più significativo.
L’inaugurazione della Biblioteca in Fabbrica nello stabilimento Colacem di Ghigiano non è stata solo una cerimonia simbolica, ma l’avvio di un percorso concreto, condiviso, generativo.
Un segnale forte, che dimostra come anche in ambienti industriali si possa – e si debba – coltivare la cultura come bene comune.
Grazie alla visione di Carlo Colaiacovo, alla competenza di Fabrizio Pedetta, al supporto delle istituzioni e alla testimonianza appassionata di Neri Marcorè, nasce uno spazio nuovo, dove il sapere cammina accanto al lavoro, e la lettura diventa una risorsa per tutti.
Perché un’impresa che legge è un’impresa che cresce. E una comunità che legge è una comunità che guarda lontano.