Quattro cittadini nordafricani, tre dei quali sprovvisti di documenti, sono stati trovati in un appartamento in via Mola di Bernardo, nella periferia di Terni, durante una nuova operazione “Alto Impatto” disposta dal Questore Bruno Abenante. Tra loro, un cittadino marocchino del 1998 è risultato inottemperante a un precedente ordine di espulsione e per questo è stato denunciato e destinatario di un nuovo provvedimento di allontanamento.
L’episodio si inserisce nell’ambito dei controlli straordinari sul territorio messi in atto nella mattinata di oggi per contrastare degrado urbano e immigrazione irregolare, con il coinvolgimento di più corpi di polizia. L’abitazione di via Mola di Bernardo, utilizzata come punto di ritrovo da soggetti senza regolare permesso di soggiorno, è stata ispezionata dagli agenti nel corso di una più ampia attività di controllo che ha toccato quartieri e aree sensibili della città.
L’operazione, coordinata dal Commissario Luca Valentini, ha impegnato equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, della Divisione P.A.S., della Polizia Scientifica, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, in una sinergia interforze che ha permesso di effettuare verifiche mirate in più punti del capoluogo.
L’intervento in via Mola di Bernardo rappresenta solo uno dei momenti più significativi di una giornata di controlli diffusi che hanno riguardato via Cristoforo Colombo, via di Santa Filomena, Piazza Solferino, via Castello, Largo Manni, via Roma e Piazza della Repubblica, oltre ai quartieri di Cesure, Borgo Bovio, Cospea e Borgo Rivo.
Durante le verifiche, le forze dell’ordine hanno predisposto quattro posti di controllo in via Romagna, via Tre Venezie, Piazza Bruno Buozzi e Viale Brin, con ulteriori pattugliamenti appiedati nel centro cittadino.
Particolare attenzione è stata dedicata agli immobili abbandonati spesso utilizzati come ricoveri di fortuna: presso l’ex pizzeria “Il Tempio”, in via Cristoforo Colombo, non sono state trovate presenze, mentre all’ex casello ferroviario di strada Santa Filomena - già segnalato in passato per bivacchi - è stato verificato che Trenitalia ha chiuso definitivamente gli accessi per impedire nuove occupazioni.
Parallelamente, personale della Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza, diretto dal Primo Dirigente Massimo Laliscia, insieme alla Polizia Locale e all’Asl Umbria 2, ha effettuato controlli su due esercizi pubblici:
Secondo quanto riferito dalla Questura, l’operazione rientra nella programmazione dei controlli periodici decisi dal Questore Abenante per rafforzare la sicurezza nei quartieri più esposti e per prevenire situazioni di illegalità diffusa.
“L’obiettivo è mantenere un controllo costante e visibile del territorio, con interventi mirati in quelle aree dove si concentrano criticità legate al degrado e all’immigrazione irregolare”, hanno spiegatoto dalla Polizia di Stato.
Complessivamente, l’operazione ha permesso di identificare 79 persone, di cui 22 stranieri, sottoporre a verifica 42 veicoli, accompagnare in Questura 3 cittadini extracomunitari per ulteriori accertamenti e denunciare una persona all’Autorità Giudiziaria.
Il Questore ha inoltre evidenziato come queste attività abbiano una duplice funzione: “rafforzare la percezione di sicurezza dei cittadini e garantire che ogni segnalazione di irregolarità venga verificata con tempestività e rigore”.
L’operazione “Alto Impatto” conferma l’indirizzo operativo della Questura di Terni, che continua a puntare su azioni coordinate e interforze per contrastare degrado, microcriminalità e presenza irregolare sul territorio. La scoperta dell’appartamento in via Mola di Bernardo e la denuncia con espulsione del cittadino marocchino rappresentano l’esempio più concreto di un controllo del territorio che non si limita alla sola repressione, ma mira anche alla prevenzione e al ripristino della legalità nelle aree periferiche della città.
Un segnale che la sicurezza a Terni resta al centro dell’attenzione istituzionale e operativa, con interventi sempre più capillari per garantire un presidio costante dei quartieri e una maggiore tutela per i cittadini.