19 Oct, 2025 - 09:54

Città di Castello, attivata la nuova Risonanza Magnetica da 1,5 tesla: entro marzo 2026 sarà operativa anche la seconda

Città di Castello, attivata la nuova Risonanza Magnetica da 1,5 tesla: entro marzo 2026 sarà operativa anche la seconda

Da venerdì 17 ottobre, l’ospedale di Città di Castello si è dotato di una nuova risonanza magnetica da 1,5 tesla, una tecnologia di ultima generazione che segna un importante passo avanti nella diagnostica per immagini e nella capacità di risposta del presidio sanitario. L’apparecchiatura, equipaggiata con un sofisticato pacchetto software dedicato alle applicazioni cardiologiche e neurologiche, sostituisce il precedente modello da 0,5 tesla - fuori servizio dal 2019 - e consentirà di potenziare in modo significativo la qualità, la rapidità e la gamma delle prestazioni diagnostiche offerte alla popolazione.

Investimenti e risorse: tra lascito Mariani e fondi PNRR

L’acquisto della nuova macchina è stato possibile anche grazie ai fondi del lascito Mariani, che hanno contribuito in modo sostanziale a un investimento complessivo di circa 1 milione di euro. Parallelamente, sono partiti i lavori per l’installazione di una seconda risonanza magnetica da 1,5 tesla, destinata a sostituire l’attuale apparecchiatura in uso. Il nuovo macchinario sarà operativo entro marzo 2026, completando così il piano di ammodernamento del parco tecnologico ospedaliero. Quest’ultimo intervento rientra nel programma di potenziamento delle grandi apparecchiature sanitarie finanziato attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che per l’ospedale tifernate prevede un investimento analogo, sempre vicino al milione di euro. L’obiettivo è dotare la struttura di strumenti diagnostici all’altezza degli standard europei più avanzati.

Benefici concreti per pazienti e operatori

La nuova risonanza magnetica rappresenta un importante salto di qualità per la struttura, introducendo standard tecnologici di ultima generazione nella diagnostica per immagini. Grazie a un avanzato rapporto segnale/rumore, a un’elevata definizione delle immagini e a tempi di acquisizione sensibilmente ridotti, l’apparecchiatura consente di ottenere diagnosi più precise, tempestive e affidabili. Le sue applicazioni si estendono dai settori neurologico e cardiologico, per i quali è stata equipaggiata con specifici pacchetti software di analisi avanzata, fino agli ambiti oncologico e muscolo-scheletrico.

Grazie a tali prestazioni, sarà possibile ridurre sensibilmente i tempi di attesa, evitare trasferimenti verso altre strutture e rendere i percorsi diagnostici più rapidi, fluidi ed efficienti. Le autorità sanitarie hanno inoltre assicurato che, durante la fase di transizione verso il nuovo sistema, l’attività diagnostica continuerà senza interruzioni, garantendo la piena continuità dei servizi e dell’assistenza ai cittadini.

Ospedale 4.0: nuove strutture, tecnologie avanzate e percorsi di cura integrati

L’ammodernamento tecnologico si affianca a un ampio piano di riqualificazione infrastrutturale che sta interessando l’intero ospedale di Città di Castello.

Tra i principali interventi in corso figurano:

  • l’ampliamento della terapia intensiva, che passerà dagli attuali sei posti a diciotto, distribuiti su due livelli (piano terra e primo piano), per rispondere in modo più efficace alle esigenze di cura e alle emergenze ad alta complessità;

  • la riconversione di 14 posti letto dell’area medica in terapia semintensiva, così da garantire maggiore flessibilità nella gestione dei pazienti critici e un miglior equilibrio tra assistenza ordinaria e intensiva;

  • l’adeguamento e la riorganizzazione del Pronto Soccorso, con la realizzazione di nuovi percorsi di accesso e di spazi più funzionali, progettati per ottimizzare la sicurezza, ridurre i tempi di attesa e migliorare la qualità dell’accoglienza.

Questi interventi, strategici per potenziare la capacità ricettiva e la qualità complessiva dell’assistenza, si inseriscono in una visione di sanità moderna e integrata. Il completamento dei lavori è previsto entro il secondo semestre del 2026, in linea con il cronoprogramma definito a livello regionale.

Un investimento strategico per il futuro

Il potenziamento tecnologico e infrastrutturale dell’ospedale di Città di Castello conferma la strategia di rinnovamento del sistema sanitario umbro, orientata a coniugare innovazione, prossimità e sostenibilità. La presenza di due risonanze magnetiche di nuova generazione permetterà di ottimizzare i flussi diagnostici, accorciare i tempi di risposta clinica e incrementare la qualità delle prestazioni offerte, con benefici tangibili per tutto il territorio dell’Alta Valle del Tevere.

Dal punto di vista organizzativo, l’introduzione delle nuove apparecchiature sarà accompagnata da un programma di formazione specialistica per medici e tecnici di radiologia, al fine di garantire un utilizzo ottimale delle nuove funzionalità software e delle applicazioni avanzate in ambito cardiologico e neurologico.

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Francesco Mastrodicasa
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