05 Oct, 2025 - 17:30

Città di Castello, alla Pinacoteca Comunale nasce la “Event Room”: la mostra Riverberi inaugura il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea

Città di Castello, alla Pinacoteca Comunale nasce la “Event Room”: la mostra Riverberi inaugura il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea

Sabato 4 ottobre, in occasione della ventunesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani), la Pinacoteca Comunale di Città di Castello ha inaugurato la Event Room, il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea. L’apertura della mostra Riverberi di Valdi Spagnulo segna un momento significativo per la città, rappresentando un passo concreto nella strategia culturale volta a mettere in dialogo la produzione artistica contemporanea con il prezioso patrimonio storico del palazzo. L’esposizione, visitabile fino al 31 ottobre, offre così al pubblico l’opportunità di confrontarsi con le sperimentazioni della scultura astratta all’interno di un contesto che unisce storia, architettura e innovazione artistica.

L’arte astratta di Valdi Spagnulo: rigore, materia e forma

Valdi Spagnulo si conferma tra gli scultori contemporanei italiani più autorevoli, riconosciuto per la capacità di coniugare rigore costruttivo e tensione formale. La mostra, curata da Pasquale Fameli, propone una lettura approfondita del corpus artistico dell’autore, contestualizzandolo con efficacia nello spazio della Pinacoteca Comunale.

Le opere esposte adottano un linguaggio rigorosamente astratto, lontano da qualsiasi intento mimetico, e si sviluppano attraverso assemblaggi complessi, telai deformati e composizioni in ferro e acciaio inox. Come sottolinea il commento critico della mostra, riportato da ArtsLife, la poetica di Spagnulo si orienta verso contenuti "senza i limiti propri di qualunque immagine", esplorando la forma intrinseca della materia e instaurando un dialogo costante tra densità strutturale e leggerezza visiva.

Riverberi: materiali, forme e riflessi

L'opera omonima Riverberi, realizzata nel 2009, rappresenta il fulcro simbolico dell’allestimento. L’installazione è composta da dieci elementi verticali, ciascuno alto quasi tre metri, realizzati in acciaio inox con finiture lucide, brunite e spazzolate, arricchiti da inserti in plexiglass colorato e trattato. L’autore definisce la scultura una sorta di "albero d’acciaio£, in cui la rigidità metallica si confronta armoniosamente con la leggerezza cromatica dei pannelli, generando un equilibrio sospeso tra matericità e trasparenza.

Collocata nello spazio esterno adiacente al muro di cinta cinquecentesco, l’opera interagisce costantemente con la luce naturale e le condizioni atmosferiche, offrendo percezioni sempre differenti a ogni osservatore. I riflessi prodotti dall’acciaio e le delicate trasparenze dei pannelli colorati creano un dialogo continuo tra scultura e paesaggio urbano, instaurando un rapporto dinamico e mutevole con l’ambiente circostante. In questo modo, Riverberi diventa non solo una forma da contemplare, ma un’esperienza sensoriale in cui materia, luce e spazio si fondono in un’armonia percettiva unica.

Un progetto espositivo con ambizioni di sistema

La nascita della Event Room non va interpretata come un episodio isolato, ma come l’avvio di un percorso strutturato e continuativo all’interno della vita culturale della città. Il progetto prevede una programmazione articolata che comprende mostre tematiche, approfondimenti dedicati a singoli artisti e interventi capaci di favorire un dialogo fecondo tra antico e contemporaneo.

L'intento è duplice: da un lato, offrire al pubblico cittadino strumenti di conoscenza e occasioni di approfondimento culturale, dall’altro attrarre nuovi visitatori, stimolando curiosità e partecipazione. In questo modo, la Pinacoteca Comunale si propone non solo come custode del patrimonio storico, ma come un vero e proprio polo culturale dinamico, capace di confrontarsi con i linguaggi del presente e di promuovere la contaminazione creativa tra storia e contemporaneità.

Pinacoteca Comunale di Città di Castello: un dialogo tra antico e contemporaneo

Situata nel rinascimentale Palazzo Vitelli alla Cannoniera, la Pinacoteca Comunale di Città di Castello si afferma come uno dei principali poli culturali dell’Umbria, custode di secoli di arte e tradizione. La collezione spazia dal XIV al XX secolo, con capolavori di artisti come Raffaello Sanzio, Luca Signorelli, Domenico Ghirlandaio e Andrea Della Robbia, e accoglie importanti donazioni come la gipsoteca dello scultore Elmo Palazzi, i bronzi di Bruno Bartoccini e la collezione Ruggieri, comprendente opere di artisti italiani del Novecento.

Il palazzo, edificato tra il 1521 e il 1543 per celebrare le nozze tra il condottiero Alessandro Vitelli e Angela Rossi dei conti di San Secondo, è impreziosito da affreschi di Cristoforo Gherardi su disegno di Giorgio Vasari, che ornano la facciata e gli interni, conferendo all’edificio una straordinaria armonia artistica. Restaurato e trasformato in sede museale grazie alla donazione dell’antiquario Elia Volpi nel 1912, il museo rappresenta un luogo in cui la storia dialoga con la contemporaneità.

Questa vocazione si concretizza anche nelle iniziative dedicate all’arte contemporanea, come la recente apertura della Event Room, uno spazio espositivo pensato per mostre temporanee e progetti culturali innovativi, che arricchiscono il patrimonio della città e creano un ponte tra passato e presente, tradizione e sperimentazione.

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Francesco Mastrodicasa
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