11 Nov, 2025 - 15:30

Città di Castello, 59enne investe un pedone e scappa: positivo all’alcol test

Città di Castello, 59enne investe un pedone e scappa: positivo all’alcol test

Una serata che poteva trasformarsi in tragedia, ma che per fortuna si è conclusa senza gravi conseguenze. È quanto accaduto lo scorso 6 novembre a Città di Castello, in via Aldo Bologni, dove un uomo di 59 anni ha investito un ragazzo di 29, che stava attraversando la strada. Un impatto violento, che ha gettato nel panico i presenti e lasciato il giovane ferito sull’asfalto, mentre l’automobilista si allontanava senza fermarsi a prestare soccorso.

Le dinamiche

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Polizia Locale di Città di Castello, il conducente si sarebbe diretto verso casa, convinto forse di farla franca. Ma grazie alle testimonianze raccolte e alle riprese delle telecamere di sorveglianza, gli agenti sono riusciti in poche ore a risalire all’identità del veicolo e del suo proprietario.

Mentre una pattuglia si stava recando presso la sua abitazione per notificargli la convocazione, il 59enne ha deciso di costituirsi spontaneamente presso gli uffici della Polizia Locale, dove ha ammesso di essere stato lui alla guida. Sottoposto ad alcol test, l’uomo è risultato positivo con un tasso superiore a 0,80 g/l, ben oltre il limite consentito dalla legge.

Per il conducente è scattata immediatamente la denuncia all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e omissione di soccorso, oltre al ritiro della patente e al sequestro del veicolo. Il pedone, soccorso dai sanitari del 118, ha riportato lesioni considerate guaribili in trenta giorni.

Cosa rischia il 59enne secondo la legge

Dal punto di vista legale, la posizione del 59enne è particolarmente delicata. La legge italiana punisce con severità sia la guida in stato di ebbrezza che l’omissione di soccorso, due violazioni che in questo caso si sommano e possono comportare sanzioni penali pesanti.

L’articolo 186 del Codice della Strada stabilisce che chi viene sorpreso alla guida con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l è punito con l’arresto fino a 6 mesi e una multa da 800 a 3.200 euro, oltre alla sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Se il tasso supera 1,5 g/l, le pene diventano ancora più severe, con l’arresto da 6 mesi a un anno, una multa da 1.500 a 6.000 euro e la sospensione della patente da uno a due anni.

Inoltre, nel caso in cui la guida in stato di ebbrezza provochi un incidente, come nel caso di Città di Castello, le pene vengono aumentate da un terzo alla metà. Ciò significa che l’uomo rischia una condanna effettiva, con possibili misure alternative alla detenzione ma anche la revoca definitiva della patente in caso di recidiva.

A rendere la situazione ancora più grave è l’omissione di soccorso, regolata dall’articolo 189 del Codice della Strada. Chiunque, dopo aver provocato un incidente, non si ferma a prestare assistenza alla persona ferita, rischia la reclusione da 1 a 3 anni e la sospensione della patente fino a 5 anni. Se dall’incidente derivano lesioni personali gravi o gravissime, la pena può arrivare fino a 4 anni di carcere.

Nel caso specifico, il fatto che l’uomo si sia costituito spontaneamente e che il pedone non abbia riportato ferite gravi potrebbe giocare a suo favore, come attenuante. La combinazione di guida in stato di ebbrezza e fuga dopo l’impatto resta un’aggravante significativa, e la magistratura valuterà le circostanze per decidere eventuali misure cautelari o sanzioni accessorie.

Casi simili in Umbria: la piaga dell’alcol alla guida

A fine ottobre, nel centro storico di Bastia Umbra, un uomo di 58 anni è stato denunciato dopo essere stato sorpreso alla guida in evidente stato di alterazione. L’automobilista, secondo quanto riferito dalla Polizia, stava tentando invano di uscire da un parcheggio, manovrando in modo pericoloso e confuso. Alla richiesta di sottoporsi all’alcol test, avrebbe reagito con insulti e atteggiamenti aggressivi nei confronti degli agenti.

Il risultato del test ha confermato i sospetti: tasso alcolemico pari a 2,55 g/l, oltre tre volte il limite massimo previsto dalla legge. Anche per lui è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza, con ritiro immediato della patente e sequestro del veicolo.

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Lorenzo Farneti
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