06 Jul, 2025 - 08:00

Città della Pieve, sgominata la banda delle truffe agli anziani col metodo dei finti agenti: cinque persone denunciate dai Carabinieri

Città della Pieve, sgominata la banda delle truffe agli anziani col metodo dei finti agenti: cinque persone denunciate dai Carabinieri

Si fingevano agenti in borghese per entrare nelle case degli anziani, carpirne la fiducia e sottrarre oro, contanti e carte bancarie. Una tecnica criminale tanto semplice quanto subdola, quella del “finto appartenente alle Forze dell’ordine”, al centro di una complessa attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Città della Pieve e della Stazione di Panicale, che ha portato alla denuncia di cinque soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di due truffe aggravate in concorso.

Due uomini arrestati in flagranza a Magione: il punto di svolta nelle indagini

Il caso scoppia il 25 aprile scorso, quando i militari del Nucleo operativo e radiomobile di Città della Pieve arrestano in flagranza due uomini, di 28 e 35 anni, entrambi originari della Campania, sorpresi subito dopo aver compiuto una rapina aggravata ai danni di un anziano residente a Magione. I due, presentatisi come carabinieri in abiti civili, avevano fatto ingresso nell’abitazione della vittima, guadagnandone la fiducia e sottraendo 12 monili in oro del valore di circa 6.000 euro, 550 euro in contanti e tentando di sottrargli con violenza anche un anello, provocando un trauma contusivo al dito anulare, refertato dal Pronto Soccorso di Castiglione del Lago.

Il successivo approfondimento investigativo ha permesso di ricostruire i legami e i movimenti dei due arrestati, portando all’individuazione di altri tre complici: un 34enne campano, una 27enne ucraina e un 56enne residente nella provincia di Napoli.

Truffe a Panicale e Cortona: indagini incrociate tra videosorveglianza e mezzi utilizzati

Il primo episodio documentato risale al 19 aprile a Panicale (PG), dove un anziano è stato derubato di gioielli per un valore di circa 10.000 euro. Anche in questo caso, i truffatori si erano finti forze dell’ordine. L’indagine, condotta dai Carabinieri della Stazione di Panicale, ha portato al deferimento in stato di libertà dei due presunti autori, un 28enne e un 34enne campani, dopo aver ricostruito il tragitto compiuto con l’auto utilizzata per l’azione criminale, analizzando i filmati dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata.

Il secondo episodio, avvenuto il 24 aprile nel territorio di Cortona (AR), ha visto coinvolti un 35enne e la 27enne ucraina. Dopo l’accesso fraudolento all’abitazione dell’anziano, sono stati sottratti gioielli e una tessera bancomat, con cui i malfattori hanno effettuato un prelievo illecito di 1.260 euro. Anche in questo caso, le immagini dei sistemi di sorveglianza si sono rivelate decisive per risalire all’identità degli autori, poi denunciati in stato di libertà all’Autorità giudiziaria.

Un ruolo di rilievo nella catena logistica del gruppo è stato attribuito al 56enne, che secondo le ricostruzioni avrebbe fornito i veicoli utilizzati per spostarsi dalla Campania verso l’Umbria e la Toscana.

Carabinieri: “Massima attenzione verso le fasce vulnerabili” e invito a segnalare ogni sospetto

I Carabinieri sottolineano l’importanza di prestare la massima attenzione nei confronti di individui che si presentano presso le abitazioni con qualifiche non verificabili, in particolare se si rivolgono a soggetti anziani. “È fondamentale attuare un’attività costante di sensibilizzazione verso le fasce più vulnerabili della popolazione e favorire la segnalazione immediata di episodi sospetti”, fanno sapere i militari coinvolti nell’indagine.

L’invito, rivolto anche ai familiari degli anziani, è a non aprire la porta a sconosciuti, a verificare sempre l’identità di chi si presenta come pubblico ufficiale e a contattare tempestivamente il 112 in caso di dubbi o richieste anomale.

Le cinque persone coinvolte risultano al momento denunciate in stato di libertà, in attesa degli ulteriori sviluppi giudiziari coordinati dalla Procura della Repubblica di Perugia.

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Federico Zacaglioni
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