20 Sep, 2025 - 16:46

Città della Pieve, polemica sul trasferimento del Cone Beam a Castiglione del Lago: il sindaco Risini parla di "smantellamento dei servizi", Usl risponde

Città della Pieve, polemica sul trasferimento del Cone Beam a Castiglione del Lago: il sindaco Risini parla di "smantellamento dei servizi", Usl risponde

La sanità locale è al centro di un acceso confronto tra l’amministrazione comunale e l’Azienda sanitaria Usl Umbria 1, in seguito alla decisione di trasferire l’apparecchiatura Cone Beam - il tomografo dedicato alle arcate dentali - dalla Casa della Comunità di Città della Pieve all’ospedale di Castiglione del Lago. Da un lato il sindaco Fausto Risini parla di “smantellamento dei servizi” e invia una nota ufficiale di protesta alla presidenza della Regione e alla direzione dell’Usl Umbria 1; dall’altro la stessa Usl difende la scelta come necessaria per garantire una migliore fruizione diagnostica nell’intero territorio.

Il caso: cosa è stato deciso e perché

La contestazione nasce dallo spostamento fisico del Cone Beam. Secondo il sindaco Risini, l’operazione si inquadra in un processo più ampio di depauperamento della Casa della Comunità pievese: "Non possiamo accettare - si legge nella sua nota - che il Cone Beam e la MOC vengano sottratti alla nostra comunità". Il primo cittadino teme che l’accorpamento dei macchinari e la possibile concentrazione di sedute specialistiche in altri poli possano progressivamente ridurre l’offerta locale, fino a lasciare Città della Pieve “con un servizio ridotto al minimo”. La leadership comunale chiede "più servizi, più diagnostica, più risposte concrete" e un arresto di quello che definisce "smantellamento".

L'Usl Umbria 1, rispondendo alle accuse, sottolinea che il trasferimento del Cone Beam risponde a una "necessità concreta di garantire un servizio più efficace e costante". Secondo l’Azienda, nella struttura pievese l’apparecchiatura è stata fino ad oggi sottoutilizzata a causa della carenza di radiologi specialisti. I dati riportati parlano chiaro: nel 2025 sono stati eseguiti solo 40 ortopanoramiche e 10 esami CBCT, trend in linea con le basse prestazioni registrate nel 2024.

Collocando il Cone Beam all’ospedale di Castiglione del Lago, dove è presente personale qualificato, si garantisce "un utilizzo costante e appropriato a beneficio di tutti i cittadini dell’area". L’Usl ribadisce che il macchinario, acquistato con fondi destinati all’area del Trasimeno, rimane a disposizione della popolazione prevista dal progetto originale, sottolineando che lo spostamento non implica un allontanamento dai cittadini.

MOC e servizi senologici: le rassicurazioni dell’Usl

Sulla MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), l’Azienda sanitaria smentisce categoricamente qualsiasi ipotesi di trasferimento: "Lo strumento continuerà a essere operativo e funzionante a Città della Pieve". Anche il servizio senologico resta invariato, "adeguato alle esigenze della popolazione locale", con l’obiettivo di non ridurre l’offerta sanitaria sul territorio.

Personale medico e strategie di rafforzamento

L'Usl riconosce che la criticità principale rimane la carenza di radiologi specializzati. Per affrontare il problema, è stato bandito un concorso per 14 nuove assunzioni, di cui una figura risulta già operativa. L’incremento di personale qualificato mira a rendere possibile una migliore organizzazione dei servizi, ottimizzare l’uso delle apparecchiature e, in prospettiva, consentire un riequilibrio delle dotazioni tra le diverse sedi sanitarie.

Tutela della salute e accesso alle cure: la posizione dell’amministrazione pievese

Per l’amministrazione di Città della Pieve, la Casa della Comunità rappresenta un presidio sanitario strategico, fondamentale per anziani, persone con difficoltà di mobilità e cittadini che necessitano di prestazioni a bassa complessità senza doversi spostare verso strutture ospedaliere più lontane. Il rischio paventato dal sindaco è una progressiva riduzione dei servizi essenziali, con conseguenze sul diritto alla cura e sul tessuto socio-economico locale. Per questo motivo, l’amministrazione sollecita un dialogo immediato con la Regione e con l’Usl, auspicando garanzie formali e la valutazione di soluzioni alternative che assicurino la piena fruibilità delle prestazioni direttamente sul territorio pievese.

Efficienza vs prossimità: la sfida della sanità locale

La vicenda evidenzia la difficoltà di conciliare efficienza tecnica e appropriatezza clinica con la necessità di garantire assistenza prossimale. L’obiettivo resta trovare un equilibrio tra la razionalizzazione delle risorse e il diritto dei cittadini a servizi sanitari accessibili, senza generare disuguaglianze tra i diversi comuni. Un confronto trasparente tra Regione, Usl e amministrazione comunale, supportato da dati concreti e piani di potenziamento del personale, sarà essenziale per risolvere la controversia e per garantire che la riorganizzazione persegua sia l’efficienza che la tutela dei bisogni della comunità.

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Francesco Mastrodicasa
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