Quasi 168 mila euro destinati a quattro progetti umbri per portare il linguaggio cinematografico tra banchi e laboratori di infanzia e primaria. È il risultato della ripartizione territoriale del Bando Scuole 2025 pubblicato dal Ministero della Cultura, che mette a disposizione 2,6 milioni di euro per avvicinare gli studenti più piccoli al mondo dell’audiovisivo, sia come strumento educativo sia come forma espressiva capace di stimolare creatività e competenze. Per l’Umbria si tratta di un inserimento di rilievo in un quadro nazionale molto ampio, che coinvolge 14 regioni e 70 progetti complessivi.
L’intervento del Ministero della Cultura punta a rendere il cinema un elemento stabile della formazione dei più piccoli, trasformandolo in uno strumento quotidiano di apprendimento. Il bando, rivolto alle scuole di infanzia e primaria, ha raccolto proposte da tutta Italia, selezionandone settanta. La maggior parte arriva dagli istituti statali, mentre una quota minore riguarda le paritarie.
In questo quadro nazionale, caratterizzato da un forte dinamismo nelle regioni del Centro-Sud, emerge un mosaico di progettualità eterogenee: realtà scolastiche di lunga esperienza si affiancano a sedi che si avvicinano per la prima volta all’educazione audiovisiva.
Il segmento di risorse attribuito all’Umbria mostra chiaramente la capacità della regione di intercettare fondi mirati alla formazione digitale e creativa. I quattro progetti ammessi alla graduatoria ottengono complessivamente 167.450 euro, una cifra che consente al territorio di posizionarsi a metà della classifica nazionale, superando regioni più grandi per estensione geografica o popolazione studentesca.
La distribuzione dei fondi a livello italiano vede una forte concentrazione in aree tradizionalmente attive nel settore, ma la presenza dell’Umbria tra le prime realtà per importo medio destinato ai singoli progetti segnala una progressiva crescita nella capacità di progettazione e nella qualità delle proposte presentate.
La ripartizione economica conferma infatti un ruolo centrale dell’Umbria nel panorama nazionale: ai quattro progetti sostenuti sul territorio vengono destinati 167.450 euro. Una cifra rilevante se rapportata alle dimensioni regionali e al numero complessivo delle iniziative. Le risorse umbre si collocano subito dopo regioni molto più popolose come Sicilia ed Emilia-Romagna e superano realtà come Puglia, Marche, Abruzzo e Sardegna.
Nel dettaglio, i finanziamenti maggiori vanno a Campania (465.435 euro), Toscana (412.166), Piemonte (334.819) e Lazio (329.785), ma l’Umbria riesce comunque a ritagliarsi un posto nella fascia centrale di questa graduatoria, confermando un interesse crescente delle scuole locali verso percorsi di alfabetizzazione audiovisiva.

La fotografia scattata dal Ministero evidenzia come l’educazione all’audiovisivo stia diventando un ambito sempre più condiviso. Una parte delle scuole selezionate ha già sperimentato percorsi analoghi in anni precedenti, mentre molte altre entrano ora per la prima volta in questo tipo di programmazione. Per l’Umbria, ciò significa ampliare la platea dei soggetti coinvolti e consolidare attività che mescolano teoria e pratica. Le iniziative si sviluppano sia all’interno dei singoli istituti sia attraverso collaborazioni strutturate con altre scuole, creando un sistema di scambio di competenze in grado di rafforzare la qualità dell’offerta educativa.
La dimensione dei progetti finanziati mostra l’impatto culturale dell’iniziativa: ogni proposta mette in movimento decine di insegnanti e centinaia di studenti. Un ruolo determinante è svolto dagli operatori esperti di educazione visiva, figure esterne chiamate a integrare competenze tecniche e creative nelle attività didattiche. L’obiettivo è portare gli alunni non solo a conoscere il linguaggio cinematografico, ma anche a sperimentarlo attraverso la creazione di brevi opere audiovisive. Tutti i percorsi includono infatti una produzione finale, che traduce il lavoro dei mesi in risultati tangibili e condivisibili con la comunità scolastica.
Il finanziamento destinato all’Umbria rappresenta un tassello importante nel percorso di crescita delle competenze digitali e creative delle nuove generazioni. La partecipazione a un bando nazionale così competitivo rafforza il ruolo delle scuole umbre nella diffusione dell’educazione cinematografica, confermando una crescente attenzione verso i linguaggi dell’immagine e le loro potenzialità formative.