28 Apr, 2025 - 16:16

Centri antiviolenza dell'Umbria, donati quasi 2000 euro grazie al libro collettivo "Protagoniste"

Centri antiviolenza dell'Umbria, donati quasi 2000 euro grazie al libro collettivo "Protagoniste"

Quando la cultura incontra l'impegno civile, nascono progetti che lasciano il segno. In Umbria, "Protagoniste" è molto più di un semplice libro: è una dichiarazione di intenti, una risposta concreta contro la violenza di genere. Con quasi 2.000 euro raccolti e donati ai Centri antiviolenza, questo progetto editoriale ha dimostrato quanto la parola scritta possa farsi azione.

"Protagoniste", il progetto culturale che ha raccolto fondi per i centri antiviolenza dell'Umbria

Sei autori, un'editrice determinata e un'illustratrice che ha messo a disposizione il suo talento: è da questo incontro che è nato "Protagoniste", edito da ali&no. Un volume che ha attraversato città e paesi dell'Umbria e delle Marche raccogliendo fondi e accendendo riflettori su una delle piaghe più gravi della nostra società: la violenza di genere

Tutto ha preso il via lo scorso ottobre, con una presentazione ufficiale presso il Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, alla presenza della presidente Caterina Grechi. Da lì è partita una serie di eventi partecipati grazie ai quali è stato possibile donare 1.900 euro all’associazione "Libera...Mente Donna". "Un progetto importante che dimostra come il libro e la scrittura possano diventare un ponte solidale molto efficace", ha sottolineato Francesca Silvestri, direttrice editoriale di ali&no.

Ogni incontro è un'occasione per far emergere nuove voci

Non solo presentazioni: ogni evento legato a "Protagoniste" si è trasformato in un laboratorio aperto, dove le storie raccontate hanno incontrato l'esperienza di operatori sociali, medici, insegnanti, giovani e rappresentanti delle istituzioni.

"Ogni incontro non si è limitato alla presentazione del libro, ma ha rappresentato soprattutto un’importante occasione di dibattito pubblico e riflessione sui temi legati alla violenza di genere", ha spiegato ancora Silvestri. Una rete di scambi che ha dato vita a nuovi progetti, idee e soprattutto ha contribuito a diffondere consapevolezza su un tema che riguarda tutti.

A sottolinearlo è anche la sociologa Sabrina Garofalo nella prefazione al libro: "Le parole sono importanti e mai come ora un lavoro come questo può rappresentare un importante momento di riflessione sul valore politico della narrazione femminile". Perché, come ribadisce Garofalo, "la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani, radicata nei rapporti di potere che attraversano la nostra società".

Una scommessa vinta che guarda oltre i confini dell'Umbria

"Protagoniste" è un progetto che ha scelto l'indipendenza come cifra distintiva. Sostenuto interamente dall'editore ali&no e portato avanti a titolo gratuito dagli autori e dall'illustratrice Laura Aschieri, il libro dimostra che l'impegno autentico non ha bisogno di grandi investimenti, ma di idee forti e tanta determinazione.

Il traguardo raggiunto in questi mesi è solo un punto di partenza. L'obiettivo è che "Protagoniste" diventi un esempio da replicare in altre regioni, un modello che unisca cultura, partecipazione e solidarietà. In Umbria, intanto, il messaggio è arrivato forte e chiaro: il cambiamento passa anche attraverso il potere delle storie.

Più fondi e nuovi progetti a Perugia per contrastare la violenza di genere

Nel solco di un impegno crescente contro la violenza sulle donne anche il Comune di Perugia ha deciso di rafforzare il proprio contributo al Centro Antiviolenza "Catia Doriana Bellini". In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, la sindaca Vittoria Ferdinandi e l'assessora alle pari opportunità Costanza Spera hanno annunciato a novembre 2024 un incremento della quota comunale di finanziamento, che salirà al 25% della compartecipazione ai fondi regionali. Un passo concreto, che punta non solo a rispondere alle esigenze immediate delle vittime, ma anche a consolidare un cambiamento culturale di lungo periodo.

Nel 2024, infatti, la rete antiviolenza dell'Umbria ha raccolto 445 richieste di aiuto, di cui 122 gestite dal centro perugino, che ribadiscono l'importanza strategica di sostenere chi opera quotidianamente sul campo. Il Comune intende ora investire anche nella prevenzione, promuovendo iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e nei contesti sociali, nella convinzione che solo un approccio integrato possa davvero scardinare gli stereotipi alla radice della violenza di genere.

AUTORE
foto autore
Giorgia Sdei
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE