Ancora tanta gente in piazza per il centenario della Ternana Calcio. Piazza della Repubblica si è trasformata in un teatro a cielo aperto, gremita di tifosi, famiglie, ex giocatori e semplici cittadini che hanno voluto rendere omaggio a una squadra che da un secolo rappresenta un pezzo identitario della città. Altre due giornate di eventi, tra musica, spettacoli, memoria e orgoglio, hanno dato vita a una festa corale dal forte valore simbolico, promossa dal Comune di Terni, in collaborazione con il Centro Coordinamento Ternana Clubs e con il contributo della Fondazione Carit.
Il programma, curato in ogni dettaglio, ha preso il via sabato pomeriggio con l’esibizione della Banda di Cesi e delle Majorettes New Lady Spartanes, che hanno aperto ufficialmente la settimana dedicata alle celebrazioni di “Un Secolo da Fere”. Poi, i saluti istituzionali e la proiezione del filmato “Omnia Thyrus”, un racconto per immagini della storia sportiva e sociale del club.
Durante la serata si sono alternate le performance delle scuole di danza ternane, momenti di spettacolo e intrattenimento e, come da tradizione, l’intervento dell’attore Stefano de Majo, che ha portato in scena uno spettacolo teatrale dedicato al legame tra la città e la sua squadra.
L’appuntamento proseguirà anche domenica con nuovi eventi: la presentazione del video “Buon Compleanno Fere”, seguita dal concerto dell’orchestra Carlo Nuvoloni, che chiuderà il weekend tra musica e partecipazione popolare.
“Cent’anni sono un traguardo che appartiene a tutti, non solo alla società sportiva ma a un’intera comunità che in questa squadra si riconosce da generazioni” ha dichiarato Marco Schenardi, ex rossoverde e assessore allo Sport del Comune di Terni, intervenuto durante i saluti istituzionali. “La Ternana è un simbolo identitario e sociale: celebrare i suoi cento anni significa celebrare Terni stessa, la sua storia e il suo spirito”.
Parole condivise anche dal Centro Coordinamento Ternana Clubs, che ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento popolare: “Questa non è solo una festa sportiva, è una festa di popolo. Ogni famiglia ternana ha un ricordo legato alle Fere, una partita, un’emozione, una bandiera da sventolare”.
Tra il pubblico, le voci dei tifosi si mescolavano ai cori storici della curva Est. “Essere qui significa tornare a casa” ha raccontato uno di loro. “Ogni volta che sento l’inno della Ternana mi si riaccende qualcosa dentro. È una passione che non si spegne con gli anni”.
A chiudere la serata la presentazione di un’iniziativa che ha attirato curiosità e sorrisi: la prossima settimana si celebrerà infatti il concorso “Miss Rossoverde Anno 100”, che si terrà sabato 25 ottobre, sempre in piazza della Repubblica. Un modo leggero e coinvolgente per estendere la festa, senza limiti di età e con l’obiettivo di eleggere la “madrina” del centenario.
Le celebrazioni del centenario hanno mostrato quanto profondo resti il legame tra la Ternana Calcio e la città. Un legame che travalica lo sport e tocca corde più intime, di appartenenza e memoria collettiva.
Nel corso dell’evento, è stato ricordato come la squadra abbia rappresentato negli anni “una bandiera capace di unire, nei momenti difficili come in quelli di gioia”, sottolineando l’importanza di valorizzare le radici storiche per costruire il futuro.
La festa, infatti, non è solo un tributo al passato, ma un punto di ripartenza. Le iniziative continuerannoancora nel prossimo fine settimana, con incontri, mostre e attività dedicate ai giovani, con l’obiettivo di trasmettere alle nuove generazioni il valore della maglia rossoverde e la cultura sportiva che essa incarna.
In piazza, tra le sciarpe alzate e i bambini che giocano con un pallone, si respira un sentimento comune: la Ternana non è solo una squadra di calcio, è parte integrante del racconto urbano, un simbolo che continua a unire Terni nel nome della passione e dell’identità.