03 Jul, 2025 - 19:09

Castelluccio di Norcia, la fioritura non arriva dal caldo

Castelluccio di Norcia, la fioritura non arriva dal caldo

L’attesa fioritura estiva dei Piani di Castelluccio non si è manifestata quest’anno: la prolungata ondata di caldo e la quasi totale assenza di piogge hanno "compromesso la crescita delle specie spontanee e dei fiori di lenticchia" dell’altopiano. Di fatto, dal 1° al 20 giugno "praticamente non è mai piovuto", confermano gli agricoltori locali. Il risultato è stato il mancato "caleidoscopio di colori" che ogni anno trasforma la piana in una vera "tavolozza naturale di rara bellezza", suscitando delusione tra gli operatori e i visitatori.

Caldo record e siccità, salta la fioritura a Castelluccio di Norcia

Il fenomeno si inserisce in un quadro di emergenza climatica. In Umbria l’estate 2025 è iniziata con temperature eccezionalmente elevate: dopo il bollino arancione decretato per il 24-25 giugno, il 26 giugno è scattato il bollino rossoa livello regionale. Secondo i bollettini, in alcune zone di pianura si sono registrate punte fino a 40-41°C. Una simile ondata di calore ha interessato l’Italia intera, con oltre 20 capoluoghi in allerta massima e picchi termici da record anche al Nord.

A Castelluccio, posto a circa 1.500 metri di quota, l’assenza di umidità ha avuto effetti ancor più vistosi: dove normalmente l’altopiano gode di frequenti piogge estive, a giugno la siccità prolungata ha ridotto drasticamente ogni fioritura. Tradizionalmente l’altopiano vive due fasi di fioritura (una in aprile-maggio di specie spontanee e una di lenticchie tra fine giugno e inizio luglio), ma quest’anno entrambe sono rimaste quasi al palo per le condizioni meteo avverse.

Le parole degli agricoltori: “Pioggia quasi assente, fiori bruciati dal sole”

Sul campo gli agricoltori confermano la gravità del problema. Il consigliere comunale e coltivatore Gianni Coccia e il coltivatore Diego Pignatelli spiegano all’ANSA che "dal primo al 20 giugno praticamente non è mai piovuto, nonostante ci troviamo nel cuore dei Monti Sibillini". Per questo "la mancanza di precipitazioni ha compromesso sia la crescita delle specie spontanee sia quella dei fiori della lenticchia, facendo venire meno il colpo d’occhio della celebre fioritura".

Secondo questi operatori, le condizioni meteo eccezionalmente secche hanno reso la fioritura 2025 "meno colorata e meno spettacolare" rispetto alla norma. Dalle testimonianze degli abitanti emerge rammarico ma anche preoccupazione per i raccolti: la lenticchia di Castelluccio (denominazione IGP) è un prodotto di eccellenza che richiede terreni non troppo aridi. Anche se non giunge comunicato ufficiale dal Comune, dalle parole dei coltivatori traspare la necessità di strategie di contrasto alla siccità (piani di invasi, irrigazione d’emergenza, ecc.) e di informazione ai turisti sulla fragilità del territorio.

Turismo in calo e agricoltura in difficoltà: cosa sta accadendo a Castelluccio

L’assenza della fioritura ha ripercussioni economiche e culturali. La coltivazione della lenticchia, "elemento identitario del territorio e volano per l’economia turistica", rischia perdite di produzione in assenza di normale impollinazione e sviluppo dei baccelli. La tradizione fioritura attira da sola ogni anno migliaia di visitatori, conferendo lustro e introiti alle strutture ricettive e commerciali del borgo. Quest’anno, invece, gli operatori del territorio stimano un calo delle presenze: molte persone sono giunte sperando nello spettacolo usuale, ma lo hanno trovato quasi del tutto mancante.

Le autorità locali e i promotori del turismo consigliavano già di visitare i giorni feriali per evitare folle, ma l’effetto della siccità ha ridotto in modo imprevedibile lo stesso motivo di richiamo. Nonostante la delusione, alcuni operatori ricordano che Castelluccio offre altre attrazioni (paesaggi appenninici, rifugi, eventi locali), ma sottolineano che la mancata fioritura evidenzia quanto l’agricoltura montana sia ormai strettamente legata alle condizioni climatiche.

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Francesca Secci
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