Una prova di forza, di orgoglio e di identità. Dopo settimane complicate e un periodo di appannamento, il Gubbio rialza la testa e lo fa nel modo più convincente: 3-0 sul campo del Carpi, con una prestazione solida, intensa e ricca di contenuti tecnici e mentali. Gli uomini di Domenico Di Carlo tornano al successo dopo cinque giornate di digiuno, ritrovano il gol e - soprattutto - ritrovano sé stessi.
La gara si accende subito. Il Gubbio parte con il piede sull’acceleratore, determinato a cambiare rotta dopo due sconfitte consecutive. Di Carlo cambia qualcosa a livello tattico, proponendo un centrocampo a tre dinamico e un attacco a due punte con La Mantia e Minta, coppia capace di dare peso e profondità alla manovra offensiva.
L’approccio è feroce: al 6’ i rossoblù recuperano palla nella metà campo avversaria, La Mantia serve Carraro e l’ex Trapani inventa un destro all’incrocio che fa esplodere i tifosi eugubini. Il raddoppio arriva poco dopo, al 15’: La Mantia, ispiratissimo, tenta la conclusione da fuori area, la palla viene leggermente deviata e si infila alle spalle di Sorzi.
La gara prende subito la piega giusta per gli umbri. Al 25’ Zagnoni entra in maniera scomposta su Di Bitonto e viene espulso, lasciando il Carpi in dieci. Da quel momento in poi, la squadra di Di Carlo controlla il match con maturità, concedendo pochissimo e gestendo ritmo e spazi con ordine.
Nella ripresa arriva anche il tris firmato Djankpata, che chiude definitivamente i conti. Per la prima volta dopo undici giornate, il Gubbio segna più di un gol in una singola partita.
Soddisfatto e visibilmente orgoglioso, mister Di Carlo analizza così la vittoria ai microfoni nel post gara:
“Venivamo da due sconfitte che non meritavamo, eravamo arrabbiati. Da parte della squadra c’è stata una grande risposta sotto l’aspetto dell’aggressività, in un centrocampo che ho stimolato a dare di più: le risposte sono state giuste”.
Il tecnico eugubino sottolinea l’importanza della mentalità e degli episodi:
“Per una volta gli episodi sono girati dalla nostra parte. I primi due gol sono nati da palloni recuperati nella metà campo avversaria: questo significa che la mentalità era quella giusta. Sul 2-0 è stato più semplice per noi e l’espulsione ha certamente condizionato la gara del Carpi”.
Ma Di Carlo non si lascia andare a facili entusiasmi, mantenendo il focus sul percorso di crescita:
“Mi aspettavo una risposta e i ragazzi si sono presi una bella rivincita per le prestazioni fatte. Tutti hanno giocato sopra il livello, con audacia, coraggio e determinazione. Ci prendiamo tre punti contro un’ottima squadra: ci fanno ripartire con le certezze di un gruppo che, quando gioca così, è rognoso per chiunque”.
Il tecnico insiste sul concetto di coraggio, elemento chiave della filosofia di gioco:
“Ci alleniamo bene durante la settimana e andiamo forte. Voglio vedere lo stesso atteggiamento anche in partita: non si può lavorare con intensità e poi la domenica non essere coraggiosi. Io preferisco perdere giocando con coraggio, perché prima o poi quel coraggio viene premiato”.
Di Carlo, poi, si sofferma sul gruppo:
“La squadra è cambiata molto rispetto allo scorso anno. Abbiamo tanti giovani che stanno crescendo, e mi è piaciuta la mentalità con cui siamo scesi in campo. Il Carpi ha fatto la sua partita, ma noi siamo stati bravi negli episodi ad essere ficcanti e determinanti. È la prima volta che segniamo tre gol, e questo è un segnale importante”.
Elogi anche per i singoli:
“La Mantia sta tornando in forma, ha fatto un grande lavoro. Minta ha giocato molto bene, si è sacrificato. Avanti così, pensiamo alla prossima: questi tre punti la squadra li merita, la reazione e la voglia di riscatto c’erano, e ci portiamo a casa questa vittoria molto volentieri”.