28 Dec, 2025 - 09:10

Cardeto, chiuso il bando per il ristorante panoramico: la svolta dopo i nuovi lavori e il controllo della Commissione del Comune di Terni

Cardeto, chiuso il bando per il ristorante panoramico: la svolta dopo i nuovi lavori e il controllo della Commissione del Comune di Terni

Il futuro del Parco Bruno Galigani a Cardeto non è più un'ipotesi, ma una scadenza che si è concretamente chiusa nei giorni scorsi. Il passo decisivo è arrivato con il bando per la gestione degli spazi destinati a bar e ristorazione nella palazzina panoramica, pubblicato da Terni Reti a fine novembre e la cui procedura si è conclusa proprio in queste giornate. Una finestra di opportunità che segna la chiusura simbolica di anni di attesa e cantieri, resa possibile dal completamento del quinto lotto da 400 mila euro finanziato con risorse PNRR e comunali. Ma è proprio in questa fase di transizione che si è concentrata l'attenzione della IV Commissione consiliare Garanzia e Controllo (presieduta da Franceso Maria Ferranti), che ha passato al setaccio non solo l'avanzamento dei lavori, ma soprattutto le criticità e le regole per l’affidamento a privati di servizi cruciali come il campo di calcetto, gli spogliatoi e i locali interni alla palazzina del tennis. Il parco si appresta a vivere una nuova vita, ma sotto la lente di chi vigila affinché gli errori del passato non si ripetano.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone e persone che studiano

Il completamento della palazzina panoramica sbloccato grazie all'integrazione dei fondi comunali al PNRR

Dopo essere stato a lungo un cantiere in divenire, il Parco Bruno Galigani di Cardeto si sta preparando a scrivere il suo prossimo capitolo, quello della piena operatività. Un traguardo che passa inevitabilmente attraverso la porta della palazzina-ristorante, il cui completamento è stato finalmente sbloccato e il cui bando gestionale si è appena chiuso. L’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Maggi, ha chiarito che l’opera rientra in un più ampio progetto PNRR da 17 milioni per la rigenerazione urbana.

“Il cosiddetto quinto lotto funzionale da 400 mila euro, a cofinanziamento comunale, è stato approvato con la delibera di Giunta n. 192 del 26 giugno 2025”, ha spiegato Maggi, sottolineando l’obbligo di concludere i lavori entro il 31 dicembre per rispettare i tempi dettati dal PNRR. L’intervento ha previsto le finiture del primo e secondo piano, destinati a ristorante, con il completamento delle scale e delle dotazioni per l’agibilità completa. Al piano superiore, un bar è già realtà, ma attualmente accessibile solo tramite ascensore. La chiusura della procedura di gara getta ora le basi per l’apertura definitiva.

Il nodo della gestione: il modello Terni Reti sotto esame e la frammentazione dei servizi

Mentre i cantieri si avviano a conclusione e il bando si è chiuso, il dibattito si sposta sul come gestire gli spazi che presto torneranno a vivere. La IV Commissione, presieduta da Francesco Maria Ferranti, ha espresso un giudizio positivo sulla scelta politica di mantenere la gestione complessiva del parco in capo a Terni Reti, ritenendo la società in house una garanzia per il bene pubblico. Tuttavia, il modello applicato è quello di una gestione “a moduli”, frammentata tra diversi soggetti. Oggi nel parco operano il bar (assegnato tramite manifestazione di interesse), i campi da tennis in sub-concessione ad “Happy Village”, il gestore dei gonfiabili, il Comitato Cardeto e il Garden Club.

Proprio questa frammentazione gestionale ha sollevato perplessità in Commissione. Consiglieri come Pastura (FdI) e Orsini (Masselli sibndaco) hanno espresso rilievi critici sul doppio passaggio” gestionale: il Comune affida a Terni Reti, che a sua volta riaffida a privati. Un modello che, secondo loro, rischia di essere poco efficiente. A difenderlo è stato l’amministratore unico di Terni Reti, Alessandro Campi: “A Terni non ci sono operatori in grado di assumere in blocco l’intero parco”, ha affermato, aggiungendo che “la diversificazione riduce il rischio che un singolo gestore in difficoltà blocchi tutta la struttura”.

Un caso emblematico è quello del campo di calcetto, attualmente gestito in modo diretto da Terni Reti, che ne cura anche la pulizia degli spogliatoi temporaneamente ospitati nella palazzina del tennis. La Commissione, tramite il presidente Francesco Maria Ferranti, ritiene invece più opportuno, una volta ultimati i lavori di ripristino degli spogliatoi originari, bandire una gara pubblica per affidare il tutto a un gestore specializzato, così da rendere l’offerta sportiva più strutturata e appetibile.

Sicurezza, decoro e il caso politico dell'evento con la Giunta regionale

Accanto alle questioni strategiche, la IV Commissione non ha trascurato la quotidianità del parco, raccogliendo le segnalazioni dei cittadini sulla carenza di panchine e cestini. L’assessore al Verde, Marco Iapadre, ha sostenuto di aver riscontrato un buon livello di ordine nei sopralluoghi a sorpresa, ma ha riconosciuto la necessità di incrementare le dotazioni. Alessandro Campi, da parte sua, ha rivendicato il lavoro svolto dalla riapertura del 2023, pur ammettendo margini di miglioramento: “Le richieste aggiuntive di panchine possono essere soddisfatte e su cestini e svuotamenti saranno effettuate ulteriori verifiche”.

Il tema forse più spinoso, emerso in Commissione, ha riguardato però le regole d’uso del bene pubblico. È diventato caso politico l’episodio di un evento tenuto nel parco dalla Giunta regionale, organizzato - secondo quanto ricostruito - tramite un rapporto diretto tra l’esecutivo regionale e il gestore del bar, senza informare formalmente Comune e Terni Reti. “Ne ho avuto notizia sotto l’ombrellone, da un articolo di giornale”, ha raccontato Campi, precisando di aver poi richiamato il gestore del bar. Sia Francesco Maria Ferranti (FI) sia il consigliere Gubbiotti (PD) hanno spinto affinché tali obblighi di comunicazione per eventi pubblici o politici non restino una semplice “buona prassi”, ma vengano inseriti nero su bianco nei contratti con i concessionari, con clausole penali severe fino alla possibile risoluzione anticipata.

Le conclusioni della Commissione: un bivio per la governance futura di Cardeto

Nel tracciare le sue conclusioni, la IV Commissione Garanzia e Controllo consegna all’amministrazione un bilancio e una raccomandazione chiara. Da un lato, giudica positivamente l’azione delle ultime due giunte per aver utilizzato i fondi PNRR per restituire Cardeto alla città. Dall’altro, sollecita una gestione che vada oltre la semplice manutenzione ordinaria.

La raccomandazione principale è di rafforzare il ruolo di Terni Reti come regista e garante, usando con cautela l’esternalizzazione e integrando i contratti con i privati per definire con precisione limiti e obblighi, a tutela del carattere pubblico del parco. Viene chiesta inoltre una rapida attivazione degli spogliatoi del calcetto e della palazzina-ristorante, accompagnata da uno studio per destinare a nuove funzioni i locali che si libereranno.

In filigrana, la relazione della Commissione pone alla politica un bivio sulla governance: consolidare il modello attuale, con Terni Reti al centro di una rete di soggetti privati rigorosamente regolamentati, o rischiare in futuro di ripetere gli errori di passate gestioni che trasformarono un bene comune in un problema per la collettività. La chiusura del bando per il ristorante è il primo, vero test di questa nuova fase, che dovrà dimostrare di aver imparato la lezione del passato.

AUTORE
foto autore
Federico Zacaglioni
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE