Sono tornati a casa dopo ventisei anni i due dipinti trafugati nel settembre del 1999 dalla Chiesa di San Biagio, nella frazione di Pretorio, a Todi.ICarabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona hanno riconsegnato al parroco due oli su tela raffiguranti “San Biagio” e “Santa Lucia”, chiudendo un capitolo investigativo durato oltre due decenni e simbolo di una dedizione costante alla salvaguardia dell’arte.
Due tele di modeste dimensioni - 70x46 e 72x50 centimetri - ma di grande valore per la comunità tuderte, sottratte nella notte dell’11 settembre 1999 e da allora inserite nei registri nazionali delle opere rubate. Il dipinto di “Santa Lucia”, in particolare, era stato pubblicato nel Bollettino delle opere d’arte trafugate (n. 23 - anno 2001) e, insieme al “San Biagio”, risultava censito dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e nel Catalogo Generale dei Beni Culturali.
Il ritrovamento nasce nel marzo 2025, durante un controllo di routine dei Carabinieri del TPC alla fiera antiquaria Mercante in Fiera di Parma. Tra gli stand, un dipinto di Santa Lucia ha attirato l’attenzione degli investigatori. Un rapido confronto con la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, il più grande archivio digitale al mondo con oltre 8 milioni di schede, ha confermato il sospetto: si trattava proprio dell’opera trafugata a Todi.
L’espositore pesarese, risultato estraneo ai fatti, ha consegnato spontaneamente il dipinto insieme alla documentazione di vendita. Le indagini successive, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pesaro, hanno portato al sequestro di un secondo quadro, “San Biagio”, ritrovato nella disponibilità di un soggetto indagato per ricettazione di beni culturali. Entrambe le opere, sottratte nella stessa notte del 1999, sono state sottoposte a verifiche tecniche e riconosciute senza dubbio come appartenenti alla chiesa tuderte.
Il recupero di Todi si inserisce in una lunga storia che unisce indagine, cultura e memoria. Non è un caso che molti abbiano paragonato i militari del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ai “Monuments Men”, i protagonisti del film scritto, diretto e interpretato da George Clooney, ispirato alla vera storia di un gruppo di agenti e studiosi che, durante la Seconda guerra mondiale, riuscirono a salvare innumerevoli opere d’arte trafugate dai nazisti e destinate al museo personale di Hitler in Germania.
I Carabinieri del TPC rappresentano, in chiave moderna, quella stessa eredità: uomini e donne che operano con discrezione ma con una missione chiara: proteggere la memoria artistica del Paese. Come i “Monuments Men”, anche loro lavorano spesso lontano dai riflettori, nelle pieghe dei mercati antiquari, nelle aste internazionali, tra i cataloghi e le immagini digitali, per ricomporre frammenti dispersi del patrimonio culturale italiano. Ancora una volta, infatti, è stato decisivo l’utilizzo della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita in via esclusiva dal Comando TPC: uno strumento investigativo senza eguali, punto di riferimento anche per le forze di polizia straniere.
La cerimonia di restituzione, svoltasi nella piccola chiesa di Pretorio, ha avuto un valore simbolico profondo. Ilcomando del Nucleo TPC di Ancona ha ricordato che “ogni opera recuperata è un frammento di identità restituito alla comunità che lo ha generato”.
L’Italia è il Paese con il più vasto patrimonio culturale del mondo e, di conseguenza, anche quello più esposto al rischio di furti e traffici. Dal 1969, anno della sua fondazione, il Comando Tutela Patrimonio Culturale ha recuperato oltre un milione e mezzo di beni, restituendoli a musei, chiese e privati cittadini.
I dipinti di Todi, oggi tornati al loro posto, sono due piccole vittorie in questa lunga battaglia quotidiana. Due frammenti di bellezza restituiti a una comunità e al suo silenzioso testimone, San Biagio, che da oggi può tornare a guardare i fedeli dal suo altare.
Un epilogo degno di un film, ma soprattutto di una storia tutta italiana fatta di dedizione, competenza e rispetto per l’arte.