11 Oct, 2025 - 19:30

Capitale Italiana dell'Arte Contemporanea, giovedì 16 ottobre le audizioni per Foligno-Spoleto

Capitale Italiana dell'Arte Contemporanea, giovedì 16 ottobre le audizioni per Foligno-Spoleto

Una candidatura congiunta, un progetto che guarda alle innovazioni che il cuore dell'Umbria, fin dai primi anni Sessanta, ha saputo imprimere in maniera indelebile sull'arte contemporanea e sulla scultura in particolare. Un'alleanza nata nel segno di due opere, il Teodolapio di Alexander Calder a Spoleto e la Calamita Cosmica di Gino De Dominicis a Foligno, che la settimana prossima porterà le due città umbre a Roma per provare ad aggiudicarsi il titolo di 'Capitale Italiana dell'Arte Contemporanea' valevole per il 2027. Sul piatto un contributo a fondo perduto da un milione di euro da parte del Ministero della Cultura per la realizzazione delle attività previste nel dossier di candidatura. 

Foligo-Spoleto in finale. Giovedì 16 le audizioni a Roma

La notizia di Foligno e Spoleto in finale è arrivata alla metà di settembre. Quattro le proposte che la giuria, presieduta da Lorenza Baroncelli, ha scelto fra quelle pervenute. Giovedì 16 ottobre a Palazzo Poli, a partire dalle ore 9:30, verranno ascoltate nelle audizioni pubbliche finali per l’assegnazione del titolo. La prestigiosa sede dell’Istituto Centrale per la Grafica, che affaccia sulla celebre Fontana di Trevi, ne sarà da cornice.

Oltre a Foligno e Spoleto che presenteranno la proposta dal titolo 'Foligno-Spoleto in Contemporanea', concorrono: Alba (CN), con il dossier 'Le fabbriche del vento'; Pietrasanta (LU), con 'Essere arte. O dell’umanità dell’arte' eTermoli (CB), con 'Traiettorie contemporanee'.

Come si svolgeranno le audizioni pubbliche

Ogni finalista avrà a disposizione 60 minuti per il proprio progetto culturale e per confrontarsi con la commissione giudicatrice. 30 minuti verranno dedicati alla presentazione del dossier e gli altri 30 minuti al colloquio con la giuria. Le sessioni saranno trasmesse in diretta streaming tramite il canale YouTube del Ministero della Cultura. Per collegarsi, bisognerà accedere al link https://youtube.com/live/a36UrtmNH24

Le audizioni seguiranno l'ordine alfabetico. Dalle 9:40 alle 10:40 sarà la volta di Alba e dalle 10:50 alle 11:50 toccherà a Foligno e Spoleto. Seguiranno quindi Pietrasanta e, dopo la pausa pranzo, Termoli. La giuria valuterà i progetti presentati per quindi decretare la città - o nel caso umbro le città - che diventerà la Capitale italiana dell’arte contemporanea nel 2027.

Cosa finanzierà il contributo ministeriale

Mostre, festival, rassegne, incontri, eventi, attività di formazione, riqualificazione e rifunzionalizzazione di spazi dedicati all'arte contemporanea, nuove sinergie sono tra le attività che il contributo ministeriale permetterà di finanziare alla città designata come Capitale.

L'iniziativa, spiegano dal MIC "si propone di identificare e sostenere i contesti urbani più dinamici e innovativi nella promozione dell’arte contemporanea, ponendo particolare attenzione al ruolo delle arti visive nel promuovere la rigenerazione urbana e nel rafforzare la coesione sociale".

Il riconoscimento è stato istituito per la prima volta lo scorso anno, quando anche Todi arrivò nella rose delle città finaliste insieme a Carrara, Gallarate, Gibellina e Pescara. A spuntarla è stata Gibellina, in provincia di Trapani, che assumerà il titolo nel 2026.

In cosa consiste il progetto umbro

La candidatura di Foligno e Spoleto, città vicine geograficamente e idealmente, nasce in coerenza con i percorsi che hanno reso entrambe dei punti di riferimento nella scena dell'arte internazionale. Due strade che si sono spesso incrociate, pur mantenendo ognuna le proprie pecualiarità nell'ambito della ricerca artistica, simboleggiata dalle due opere che le identificano.

Dalla metà del Novecento hanno preso il via importanti sperimentazioni artistiche come 'Sculture nella città – Spoleto 1962' e 'Lo spazio dell’immagine' a Foligno nel 1967, eventi che hanno anticipato le nuove tendenze ridisegnando la stessa modalità di interazione tra spazio urbano e opera d'arte. Entrambe inoltre ospitano importanti poli espotivi, come Palazzo Collicola a Spoleto e il Ciac a Foligno, di cui fa parte anche la chiesa dell'Annunziata con l'opera di De Domincis. 

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Sara Costanzi
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