Il Perugia continua a scivolare, e la sconfitta di Campobasso rappresenta molto più di un semplice passo falso. È il simbolo di un momento complesso, fatto di risultati negativi, fragilità caratteriali e interrogativi sempre più pressanti sul futuro immediato della squadra. Il ko per 1-0 contro i molisani certifica la terza sconfitta consecutiva dopo Juventus Next Gen e Ternana e lascia il Grifo inchiodato nelle zone più pericolose della classifica del girone.
Il dato più allarmante non è soltanto la striscia negativa, ma la posizione in graduatoria. Il Perugia è terzultimo a quota 12 punti, una soglia che racconta di una squadra che fatica a trovare continuità e che vede restringersi settimana dopo settimana il margine di errore. Davanti, il Bra a 14 (impegnato domani sul campo della Ternana) e il Pontedera, anch’esso a 12 ma con una gara da disputare, rendono la situazione fluida ma non meno preoccupante. La salvezza diretta dista cinque lunghezze, con la Sambenedettese (con una gara ancora da disputare) a quota 17, e ogni giornata rischia di trasformarsi in un passaggio decisivo.
Il problema non è solo numerico. È una questione di fiducia, di identità e di capacità di reagire alle difficoltà. Il Perugia appare una squadra che spesso “sta in partita”, come sottolineato anche dal suo allenatore, ma che non riesce a trasformare il possesso e l’organizzazione in punti. Un limite che alla lunga pesa come un macigno.
Al termine del match, come riportato da Umbria Tv, il tecnico del Grifo ha scelto la strada della chiarezza, evitando giri di parole e assumendosi la responsabilità del momento. Le sue dichiarazioni fotografano con lucidità lo stato attuale della squadra:
“Nel primo tempo la squadra non mi è dispiaciuta, con un unico errore commesso. Abbiamo tenuto palla, siamo stati bene in campo. Poi nel secondo tempo non ho visto quella reazione che mi aspettavo, ma adesso non conta niente: bisogna mettersi sotto a preparare la partita contro il Forlì”.
Parole che aprono a un tema ricorrente: la mancanza di reazione, soprattutto nei momenti chiave. Il Perugia sembra spesso ordinato, ma raramente feroce. Ed è proprio sulla qualità dell’organico che Tedesco affonda il colpo:
“In questo momento la mia squadra sta in campo, se la gioca, ma mancano due o tre giocatori forti per salvarsi, inutile girarci intorno. Se avessimo avuto due attaccanti forti l’avremmo vinta 3-0”.
Un’analisi diretta, che sposta inevitabilmente l’attenzione sul mercato e sulle scelte societarie. Il tecnico ribadisce la disponibilità del club, ma allo stesso tempo sottolinea l’urgenza:
“Il club ha dato tutta la disponibilità per migliorare l’organico, ci servono giocatori importanti, ma adesso non servono queste chiacchiere: servono giocatori da Perugia. Siamo stati bellini, ma con poca cattiveria”.
Oltre agli aspetti tecnici, c’è una componente mentale che preoccupa. Il Perugia sembra accusare il peso della classifica e delle aspettative, mostrando segnali di involuzione soprattutto sul piano caratteriale. Su questo punto Tedesco non si tira indietro:
“Sull’involuzione caratteriale mi trovate d’accordo: bisogna tirare fuori di più da questi giocatori o a gennaio cambi giocatori”.
Il tecnico risponde anche alle critiche esterne, difendendo il lavoro svolto e chiedendo tempo e fiducia:
“Fatemi lavorare, per questo Perugia non dormo giorno e notte. Le polemiche non servono. Prima che arrivassi io perdevate 3-0 a Pineto, adesso la squadra se la gioca, anche se gli ultimi risultati non ci danno ragione”.
Il tabellino del match:
CAMPOBASSO: Tantalocchi, Papini, Celesia, Gargiulo, Brunet, Padula (41′ st Magnaghi), Gala (27′ st Di Livio), Bifulco (40′ st Serra), Pierno (27′ st Cristallo), Martina, Lancini.
A disposizione: Rizzo, Stracqualursi, Lanza, Cerretelli, Nocerino, Armini, Leonetti, Parisi, Ravaglioli. Allenatore: Zauri.
PERUGIA: Gemello, Angella, Giunti, Montevago, Tumbarello (1′ st Bacchin), Torrasi (1′ st Bartolomei, 27′ st Giardino), Riccardi, Tozzuolo (45′ st Matos), Megelaitis, Manzari, Giraudo.
A disposizione: Moro, Strappini, Joselito, Dell’Orco, Terrnava, Perugini, Calapai. Allenatore: Tedesco.
ARBITRO: Pacella di Roma 2.
ASSISTENTI: Mastrosimone di Rimini e Scardovi di Imola.
IV UFFICIALE: Liotta di Castellammare di Stabia.
OPER. FVS: Valcaccia di Castellammare di Stabia.
RETE: 24′ pt Bifulco.
AMMONITI: Montevago, Torrasi, Celesia, Giraudo, Gemello, Brunet.
NOTE: Spettatori 3.141, di cui quasi 200 provenienti da Perugia.