Non c’è sosta nel campionato di Serie C. Dopo le gare del weekend, si torna subito in campo per il turno infrasettimanale che promette scintille e nuovi verdetti. Tra i match più interessanti spicca Campobasso-Gubbio, una sfida che mette di fronte due squadre reduci da successi importanti e con grande voglia di confermarsi.
Il Gubbio di mister Domenico Di Carlo arriva all’appuntamento forte dell’1-0 casalingo contro il Bra, conquistato con il cinismo delle grandi squadre e con la solita solidità difensiva. I molisani, invece, hanno impressionato rifilando ben quattro reti al Pontedera in trasferta, un risultato che ha acceso i riflettori sull’attacco rossoblù.
La graduatoria del girone B conferma il buon avvio degli eugubini: 11 punti in cinque gare, zero sconfitte, quarto posto a pari merito con l’Ascoli e a una sola lunghezza dalle capolista Arezzo e Ravenna. Numeri che raccontano di una squadra concreta, con appena due gol subiti e cinque realizzati, capace di far valere organizzazione e spirito di sacrificio. Il Campobasso si presenta all’appuntamento dall’ottava posizione con 7 punti, frutto di due vittorie, due pareggi e una sconfitta. L’attacco dei molisani ha già prodotto 10 reti, mentre la difesa ne ha incassate 7: un rendimento che conferma la pericolosità offensiva ma anche qualche sbavatura dietro.
L’allenatore del Gubbio ha parlato alla vigilia, sottolineando subito l’importanza di recuperare energie dopo il turno precedente:
“Gli infrasettimanali sono così, dobbiamo essere bravi a recuperare le energie fisiche e nervose. Sia noi sia il Campobasso, dopo due vittorie, saremo motivati nel cercare continuità alle prestazioni che stiamo facendo. Sarà una trasferta molto difficile, hanno giocatori davanti molto importanti e di esperienza per la categoria, giocatori veloci che possono mettere in difficoltà ogni difesa. Dobbiamo farci trovare pronti sotto questo aspetto e cercare di colpire il Campobasso dove si può colpire”.
Il tecnico eugubino sa bene che il Campobasso, reduce dai quattro gol rifilati al Pontedera, attraversa un momento di grande fiducia. Non a caso si concentra sulla gestione mentale della partita:
“Vengono da due vittorie, contro il Pontedera hanno fatto quattro gol e hanno molta fiducia. Ogni squadra può essere battibile, l’importante è andare in campo con la testa giusta, cercare di esprimere le proprie qualità, guardare sì quelle degli altri ma soprattutto le proprie. Cercheremo di dare continuità alle prestazioni che stiamo facendo, cercando di essere tonici, tosti e determinati. Sappiamo bene che possiamo colpirli sulle palle inattive e sulle transizioni che a volte non riusciamo a fare bene”..
Le ultime tre reti segnate dal Gubbio sono arrivate tutte su calcio piazzato. Sette punti conquistati da palle inattive, un dato che certifica l’importanza del lavoro su queste situazioni.
“Ci si lavora, i ragazzi ci credono e ci si spende del tempo. Con loro ci si confronta, la studiamo, fa parte del percorso di ogni squadra, noi magari ci perdiamo un po’ più di tempo. Oggi siamo premiati, l’importante è che non ci fermiamo. Non abbiamo fatto niente, veniamo da due vittorie ma dobbiamo essere coerenti con noi stessi. Se alziamo i ritmi il Gubbio se la gioca con tutti”.
Con 11 punti conquistati in cinque giornate, l’avvio di stagione del Gubbio ha sorpreso molti. Di Carlo, però, mantiene i piedi ben saldi a terra, ricordando quanto ancora ci sia da migliorare:
“Sotto l’aspetto lavorativo dobbiamo ancora tanto migliorare. Tecnicamente, sulle giocate corte abbiamo margini di crescita. Ci sono giocatori che devono crescere fisicamente per arrivare al top della forma. Come squadra abbiamo margini di miglioramento. Come temperamento, spirito di squadra e atteggiamento la squadra mi piace: sta lavorando bene e sta dando soddisfazioni sia alla società sia ai tifosi per come si comporta in campo, con quella maturità che ci serve in alcuni momenti e con quello spirito di sofferenza che fa la differenza”.
Con due partite nel giro di otto giorni e un lungo viaggio verso il Molise, inevitabile pensare a qualche cambio di formazione:
“Sì, è obbligatorio. Abbiamo sei ore di viaggio per arrivare a Campobasso, oggi c’è la rifinitura e abbiamo qualche giocatore che non ha recuperato. Chi sarà in campo ci darà una mano e sarà protagonista. Chi lo è stato entrando a partita in corso continuerà a esserlo, così come chi partirà dall’inizio. Tutti saranno protagonisti”.