È un successo tutto umbro, anzi tutto gualdese, quello che arriva direttamente da Deurne (Anversa), in Belgio, dove si stanno disputando i Campionati Europei di Tiro alla Fionda 2025. A salire sul gradino più alto del podio è stato Sergio Sabbatini, capitano della nazionale italiana e punta di diamante del Gruppo Fiondatori Gualdo Tadino, che ha conquistato il titolo di Campione Europeo Senior, battendo i migliori atleti del continente in una gara serrata e spettacolare.
Ma la festa tricolore non finisce qui. Nella categoria Junior, l’oro è andato ancora una volta a Gualdo Tadino, grazie all’impresa del giovanissimo Daniel Shahini, nuovo Campione Europeo Junior, che ha saputo imporsi con lucidità, tecnica e sangue freddo.
La stagione 2025 sarà ricordata a lungo negli annali del tiro alla fionda italiano e gualdese. Sergio Sabbatini, infatti, aveva già scritto una pagina di storia soltanto poche settimane fa, quando si era laureato Campione Italiano Assoluto durante i nazionali disputatisi proprio a Gualdo Tadino.
“È un’emozione unica, indescrivibile. Dopo il titolo italiano, volevo fortemente anche quello europeo. Ci ho creduto, ho lavorato tanto, e oggi posso dire di avercela fatta”, ha dichiarato Sabbatini al termine della gara, circondato da compagni, tecnici e sostenitori.
Con la sua fionda, Sabbatini ha regolato ogni avversario, dimostrando una consistenza tecnica impressionante, ma anche una tenuta mentale degna dei grandi campioni. Una vittoria costruita col sudore e con la dedizione di un intero gruppo.
Se Sabbatini rappresenta il presente glorioso del movimento, Daniel Shahini è il volto giovane di un futuro che si annuncia ancora più radioso. Il titolo di Campione Europeo Junior è la conferma del talento già emerso nelle competizioni nazionali.
“Non avrei mai immaginato di poter arrivare così in alto, così in fretta. Ma è grazie alla mia squadra, alla passione che respiriamo ogni giorno a Gualdo Tadino, che ho potuto vincere questa medaglia”, ha detto con entusiasmo Shahini, visibilmente emozionato.
Il suo percorso è il simbolo di una scuola di fionda che non si limita a insegnare la tecnica, ma forma atleti completi, educati allo sport e al rispetto degli avversari.
La nazionale italiana di tiro alla fionda si conferma fortemente ancorata a Gualdo Tadino: nove degli undici componenti azzurri provengono dalla città. Un dato che fa riflettere e testimonia il ruolo centrale del Gruppo Fiondatori Gualdo Tadino, vera e propria fucina di campioni a livello nazionale e ora anche internazionale.
Un movimento che nasce dal basso, dalla passione per una disciplina antica e affascinante, che oggi torna a vivere grazie a questi risultati eccezionali e alla costanza organizzativa del gruppo locale, capace di portare avanti con serietà e spirito sportivo una disciplina di nicchia ma dal grande valore formativo.
Già il recente Campionato Italiano disputato a Gualdo Tadino aveva anticipato quello che sarebbe poi accaduto in Belgio. In quell’occasione, oltre al titolo assoluto di Sabbatini, i fiondatori gualdesi avevano ottenuto risultati straordinari:
Oro e bronzo nella gara a squadre;
Bronzo individuale con Mario Rondelli;
Oro a squadre Junior;
Oro individuale Junior con Simone Farabi;
Argento Junior con Andrea Rondelli.
Un medagliere che conferma l’eccellenza tecnica e strategica del team, ma anche una profonda coesione e spirito di squadra tra generazioni di atleti.
Grande attesa per la finale europea a squadre, in programma domenica 27 luglio alle ore 11. Ancora una volta sarà Gualdo Tadino a trainare l’Italia, con quattro atleti di punta in campo:
Sergio Sabbatini
Mario Rondelli
Marco Brunetti
Robert Shahini
L’Italia è data tra le favorite per la vittoria finale, grazie alla solidità dimostrata negli ultimi due anni e all’esperienza maturata anche in ambito internazionale. I pronostici parlano chiaro: la squadra gualdese potrebbe completare un triplete storico, portando a casa anche il titolo europeo a squadre.
“Vogliamo dare tutto. Siamo uniti, motivati, e ci crediamo”, ha dichiarato Marco Brunetti alla vigilia della gara, mentre i compagni si preparavano con la consueta serietà e concentrazione.
Il Gruppo Fiondatori Gualdo Tadino, da semplice sodalizio sportivo, si è trasformato negli anni in un vero e proprio centro tecnico di eccellenza, riconosciuto in Italia e sempre più apprezzato anche all’estero. Merito dell’organizzazione, ma anche del lavoro instancabile di atleti, tecnici, dirigenti e famiglie.
Le vittorie di Sabbatini e Shahini non sono episodi isolati, ma frutto di un percorso pluriennale, fatto di sacrifici, allenamenti, passione e trasmissione di saperi tra generazioni.
L’amministrazione comunale, che ha sempre sostenuto il gruppo, ha espresso soddisfazione per il risultato, parlando di “un esempio straordinario di come lo sport possa essere ambasciatore del territorio e della sua eccellenza”.
Troppo spesso considerata un’attività marginale, il tiro alla fionda è invece una disciplina che unisce:
Precisione e concentrazione;
Controllo del respiro e del corpo;
Spirito di competizione e rispetto per l’avversario;
Tradizione e innovazione.
In Italia il movimento è in crescita, e grazie a esempi virtuosi come quello gualdese si moltiplicano le adesioni, specialmente tra i giovani. Il Gruppo Fiondatori Gualdo Tadino, con il supporto di istituzioni locali e nazionali, è pronto a diventare centro formativo e divulgativo nazionale per la disciplina.
Con i titoli europei di Sergio Sabbatini e Daniel Shahini, Gualdo Tadino entra di diritto nella storia del tiro alla fionda europeo. La piccola città umbra, con le sue radici profonde e la sua comunità sportiva compatta, è oggi un faro per l’intero movimento.
In attesa della finale a squadre, c’è già un verdetto certo: il tiro alla fionda parla gualdese.
“Non si tratta solo di vincere, ma di condividere una passione, una cultura, un’identità”, ha detto un dirigente del gruppo, sintetizzando lo spirito di una squadra che ha fatto della fionda un’arte, e di Gualdo Tadino una capitale sportiva.