11 Nov, 2025 - 12:35

Calori: "Il Perugia può rialzarsi. Under? Mi piace Djankpata del Gubbio" E l'aneddoto su Galeone...

Calori: "Il Perugia può rialzarsi. Under? Mi piace Djankpata del Gubbio" E l'aneddoto su Galeone...

Alessandro Calori, ex calciatore e oggi allenatore, ha iniziato la sua carriera in campo nel 1985 con il Montevarchi, prima di passare al Pisa e successivamente all’Udinese. Con i friulani ha disputato sette stagioni in Serie A, diventando anche capitano e uno dei simboli della squadra bianconera.

Uno dei momenti più celebri che lo riguardano da calciatore è datato 14 maggio 2000, quando con la maglia del Perugia, segnò il gol decisivo che sancì la vittoria contro la Juventus nell’ultima giornata di campionato, permettendo così alla Lazio di conquistare lo scudetto. Ma di lui si ricorda pure l'avventura con il Brescia di Carletto Mazzone, dove in squadra c'era gente del calibro di Baggio, Guardiola, Tare e tanti altri. Si è ritirato dal calcio giocato nel 2004, iniziando subito un nuovo percorso in panchina.

Ha esordito come team manager del Venezia, per poi intraprendere il percorso da allenatore, guidando diverse squadre tra cui Triestina, Sambenedettese e Avellino, con cui ha lottato per la salvezza in Serie B. Da tecnico è decollato nel 2009, quando ha condotto il Portogruaro alla storica promozione in Serie B. Successivamente ha allenato Padova e Brescia, ottenendo risultati importanti e periodi di lunga imbattibilità. Degna di nota anche la sua esperienza al Trapani, dove è riuscito a risollevare la squadra in un momento difficile del campionato cadetto.

Dopo una breve parentesi alla Ternana, nel 2021 Calori è entrato nello staff tecnico della Lazio, assumendo la guida della formazione Primavera, con l’obiettivo di ricostruire e rilanciare una squadra giovane e competitiva. In attesa di una chiamata, rimane sempre aggiornato seguendo un po' tutti i campionati italiani ed esteri e per l'occasione ha parlato in Esclusiva a Tag24Umbria

Calori, che idea si è fatto di questi primi mesi di campionato di Serie C?  “I primi due gironi A e B, credo che siano già abbastanza delineati. Il Vicenza è fuori categoria grazie anche al progetto che c'è dietro, ben costruito da Rosso e la società. Nel B ci sono tre squadre in lotta, ma credo che l'Ascoli sia quella tecnicamente più forte. In quello del sud, c'è più equilibrio: a mio avviso la B se la giocheranno Salernitana, Catania e Benevento”.

Delle umbre invece cosa ne pensa? “Il Perugia ha le qualità per tirarsi fuori da queste difficoltà che ha incontrato nelle prime giornate e nelle ultime tre partite ho visto che la squadra ha ritrovato entusiasmo e quello spirito che serve per fare punti. Con l'avvento di Gaucci, Novellino e Tedesco le cose sono cambiate in meglio e credo che miglioreranno”.

Ternana e Gubbio invece? “La Ternana dopo il ko in finale playoff dell'anno scorso ha perso qualche certezza, ma resta una squadra forte. Potrebbe però fare di più. Il Gubbio lo vedo bene. Da anni ormai è una realtà consolidata nei professionisti e pure questa stagione sta mostrando già buone cose. Vedremo strada facendo”.

 

Alessandro Calori con la maglia del Perugia

 

Calori: "Torres squadra molto in difficoltà. Under? Mi piace Djankpata del Gubbio"

Da ex grifone, inevitabile una domanda sulla prossima sfida del Grifo a Sassari, dove sarà vietato sbagliare...“Sicuramente. Sabato ho visto la Torres a Ravenna e devo dire che i sardi sono molto in difficoltà tecnicamente, nonostante in rosa hanno ottimi elementi. Ho avuto l'impressione di una squadra senza spirito. Il Grifo deve approfittarne”.

Ci sono under interessanti in C? “Fino a questo momento ho visto diverse partite dal vivo e in tv. In C mi ha colpito Djankpata del Gubbio, perchè ha forza fisica in mezzo al campo e con queste caratteristiche forse potrebbe fare bene anche in una zona più offensiva del campo. Deve migliorare qualcosa, ma è un calciatore di prospettiva e che può ambire a categorie più importanti”.

Gli altri? “Giunti del Perugia ha tanta quantità, se trova i tempi di inserimento può fare il salto di qualità. Cito poi pure Martelli, portiere classe 2006 del Forlì. L'altro non è un under perchè è un 2000, ma sono rimasto entusiasmato da Tenkorang del Ravenna. Anche lui ha fisicità, si butta dentro, va in gol. Mi piace”.

 

Alessandro Calori sorridente in tribuna

 

Calori: "Galeone mi ha imparato a giocare a zona. Grande persona, amava la vita"

Giovanni Galeone ci ha lasciato pochi giorni fa, lei l'ha avuto all'Udinese in B nella stagione della promozione, che ricordo ha? “Era una persona fuori dalle righe, gli piaceva la vita. Un istrione. Mi ha imparato a giocare a zona, ho tanti bei ricordi ovviamente. Ci diceva sempre che in campo dovevamo essere una bomba e dietro ci si doveva arrangiare”.

Un aneddoto? “Un giorno, prima dell'allenamento, noi calciatori dallo spogliatoio sentivamo come un ticchettio, come qualcuno che dal corridoio arrivava con degli scarpini da calcio insomma. Premetto che era una bella giornata di sole. Si apre la porta, ed era mister Galeone con degli scarponi da scii che ci disse che era stato a fare una sciata. Riusciva sempre a creare il giusto ambiente, sdrammatizzava, del resto era il suo modo di essere. Ci faceva sentire bene”.

L'ultima volta che l'ha incrociato? “Mi venne a trovare quando allenavo il Brescia. Fu una giornata piacevole, parlammo di tante cose, calcio compreso ovviamente”.

 

 

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Emanuele Giacometti
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