"Di tutto abbiamo bisogno oggi, per quello che ci accade intorno, tranne che di un conflitto istituzionale". Lo ha detto Carlo Calenda a margine di un incontro a Perugia con gli studenti universitari. Calenda ha commentato poi la visita della premier Giorgia Meloni al Capo dello Stato Sergio Mattarella, seguita alle polemiche per le parole del Consigliere Garofani. "Mattarella ha un equilibrio impeccabile, sono contento che la Meloni sia andata a chiudere questa storia di cui non abbiamo assolutamente bisogno", ha aggiunto.
"Penso che è folle mettere in discussione la correttezza della Presidenza della Repubblica" aveva detto anche davanti a Montecitorio Carlo Calenda, "perchè non ha mai dato adito a qualsiasi forma di dubbio da parte di chiunque, ma soprattutto perché il momento è quello che è: che immagine diamo se la Presidenza del Consiglio o comunque persone vicine alla Presidenza del Consiglio attaccano la Presidenza della Repubblica in un momento così drammatico. A Meloni mi permetterei di suggerire di chiudere questo incidente, di chiamare Mattarella e di ricompattarci tutti".
Ha parlato di una "sempre più diffusa idea negativa nei confronti degli studenti" Carlo Calenda, incontrando gli studenti dell'Università di Perugia nell'ambito degli incontri "Calenda on campus" che il segretario di Azione sta tenendo negli atenei per discutere a tu per tu con i giovani.
"Sono molto più impegnati di quello che si dice e quello che gli interessa è cercare di avere una interlocuzione e per questo il modello che facciamo in questi incontri è sempre basato su domande e risposte" ha detto. "Abbiamo iniziato per caso con un paio di università ed ora ne abbiamo segnate 50 e lo facciamo sempre su richiesta delle associazioni studentesche" ha inoltre sottolineato il leader di Azione.
"Gli studenti fanno poche domande politicistiche e quasi la totalità sono di merito in cui chiedono cose specifiche tipo sul nucleare, sulla questione in Ucraina, sulla pace in Palestina" ha concluso Calenda.
Carlo Calenda è nato a Roma nel 1973 ed è figlio d'arte. Il padre è infatti il giornalista Fabio Calenda e la madre la regista Cristina Comencini. Cresciuto nel rione Prati e diplomatosi al liceo classico Mamiani, ha iniziato la sua carriera lavorativa come consulente finanziario a soli 18 anni. Dopo essersi laureato in Giurisprudenza, ha lavorato per importanti aziende come Ferrari e Sky Italia, ricoprendo ruoli di responsabilità nella gestione delle relazioni con i clienti e nel marketing. Successivamente, ha collaborato con Confindustria durante la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo. In seguito, è stato nominato direttore generale di Interporto Campano e presidente di Interporto Servizi Cargo. Per quanto riguarda la vita privata, Calenda è diventato padre per la prima volta all'età di 16 anni. Successivamente, dal matrimonio con la manager Violante Guidotti Bentivoglio, ha avuto altri tre figli.
Calenda si è addentrato nella vita politica firmando il manifesto dell’associazione "Italia Futura", fondata da Montezemolo. Nel febbraio 2013, si è candidato alle elezioni politiche nella lista di Scelta Civica alla Camera, ma senza successo. La sua carriera istituzionale ha avuto inizio quando Enrico Letta lo ha incaricato di ricoprire il ruolo di viceministro dello Sviluppo economico, incarico che è stato confermato anche dal governo guidato da Matteo Renzi. È diventato ministro, sempre allo Sviluppo economico, nel 2016, subentrando alla dimissionaria Federica Guidi. Riconfermato da Paolo Gentiloni, il piano strategico di sviluppo industriale "Impresa 4.0" porta la sua firma.
Il 6 marzo 2018 ha aderito al Partito Democratico e, alle elezioni europee dell’anno successivo, è stato eletto europarlamentare con 275.161 preferenze. Ha lasciato il PD pochi mesi dopo, in forte contrasto con la dirigenza per la decisione di allearsi con il Movimento 5 Stelle e far nascere il governo Conte II. Il 21 novembre 2019, Carlo Calenda ha lanciato ufficialmente la sua creatura politica: il partito Azione, fondato insieme al senatore Matteo Richetti.