In casa Ternana si respira aria di rinnovamento, ma senza strappi frettolosi. La squadra è in ritiro da lunedì scorso, mentre fuori dal campo la dirigenza lavora senza sosta per dare forma a un gruppo che dovrà affrontare la prossima stagione. Oggi pomeriggio, a porte chiuse, la prima sgambata stagionale: al Liberati andrà in scena un test amichevole contro i dilettanti del GRS Terni Papigno, occasione utile per mister Fabio Liverani per osservare da vicino uomini e idee tattiche.
Ma mentre Liverani sistema i dettagli sul prato verde, Carlo Mammarella si muove dietro la scrivania: da una parte la priorità è abbassare il monte ingaggi, dall’altra si studiano i rinforzi giusti per dare equilibrio ed esperienza al centrocampo. Ecco perché nelle ultime ore si è tornato a parlare con insistenza di Filippo Damian, un nome che a Terni non ha bisogno di presentazioni.
Secondo quanto riportato da La Casa di C, la Ternana ha già fatto un passo concreto per riportare Damian in Umbria: un profilo ideale per colmare il vuoto lasciato da Kees de Boer, trasferitosi a parametro zero alla Salernitana e da Giovanni Corradini. Damian conosce bene l’ambiente e arriva da due stagioni positive alla Casertana (58 presenze, 4 gol e 6 assist). La sua corsa, la duttilità tattica e l’esperienza in categoria lo rendono un rinforzo strategico.
La trattativa per Damian potrebbe intrecciarsi direttamente con la situazione di Alessio Curcio. Il trequartista classe 1990 è infatti finito nel mirino proprio della Casertana, che lo riaccoglierebbe volentieri in Campania dopo la parentesi con le Fere. L’ipotesi sul tavolo è quella di uno scambio: Damian a Terni, Curcio a Caserta. Uno scenario che permetterebbe alla Ternana di inserire subito un uomo utile in mediana.
Tutto, ovviamente, si muove sullo sfondo di una questione cruciale: il closing per la cessione del club, atteso entro fine luglio. Solo con la definizione della nuova proprietà la dirigenza potrà avere un quadro chiaro su budget e strategie a medio termine. Per questo motivo, Mammarella lavora su più tavoli, cercando di costruire incastri che non gravino eccessivamente sulle casse in attesa di sapere chi guiderà la Ternana nel prossimo futuro.
Ma chi è davvero Filippo Damian? Classe 1996, cresciuto nel settore giovanile del Chievo Verona, ha saputo costruirsi una carriera passo dopo passo, sudando su campi di provincia e imparando a convivere con l’etichetta di centrocampista di corsa, generosità e intelligenza tattica.
Il debutto tra i grandi arriva nella stagione 2016/17: il Chievo lo manda a farsi le ossa al Como in Serie C. Damian risponde presente: 24 presenze, 2 gol, 1 assist. Le prime tracce di un giocatore che ama inserirsi, attaccare lo spazio e dare copertura quando serve. L’anno successivo passa al Siena, dove disputa 31 gare confermando di essere un elemento di sostanza.
Nel 2018 approda al Pordenone, ma fatica a trovare spazio da titolare: 23 presenze, molte da subentrante. La svolta arriva nel 2019, quando la Ternana decide di puntare su di lui. Successivamente si trasferisce in prestito al Messina e Trento. Alla fine del ciclo, nell’estate 2023, risolve con le Fere e si rilancia alla Casertana, dove ritrova continuità e fiducia.
Damian non è mai stato un regista puro, né un centrocampista dal piede raffinato. Il suo punto di forza è la capacità di occupare bene gli spazi, dare ritmo e supportare entrambe le fasi di gioco. Una mezzala moderna, in grado di interpretare più ruoli e di sacrificarsi per la squadra. In Serie C, giocatori così fanno la differenza: conoscono la categoria, sanno gestire le partite sporche e non tirano mai indietro la gamba.