Sarà un’estate lunga e calda, non solo sul piano climatico, per la Ternana. Il club rossoverde è impegnato su più fronti: tra la preparazione in vista del nuovo campionato di Serie C, un mercato che sta entrando nel vivo e la trattativa per la cessione societaria ancora in pieno sviluppo. In mezzo a tutto questo, però, c’è anche il campo, quello che mister Fabio Liverani continua a presidiare con attenzione in ogni seduta e test amichevole.
Ieri pomeriggio, allo stadio Libero Liberati, è andata in scena la terza amichevole estiva per le Fere, che hanno travolto con un sonoro 14-0 l’Olimpia Thyrus, compagine ternana che milita nel campionato di Eccellenza. Un test utile per mettere minuti nelle gambe, affinare meccanismi e cementare lo spirito di squadra. In questa fase della stagione, infatti, il risultato lascia il tempo che trova: ciò che conta è accumulare lavoro e portare - come si suol dire in gergo - “il fieno in cascina”.
Liverani ha ruotato l’intero organico, provando soluzioni tattiche e valutando attentamente lo stato di forma dei suoi. I gol, tanti, fanno morale, ma è la fluidità di manovra a soddisfare il tecnico, che ora guarda con attenzione alla prossima sfida in programma il 30 luglio contro l’Ostiamare, formazione di Serie D presieduta da Daniele De Rossi.
Se sul piano tecnico i rossoverdi stanno lavorando sodo, sul fronte dirigenziale la situazione è tutt’altro che statica. Il direttore sportivo Carlo Mammarella è al lavoro per modellare la rosa secondo le indicazioni di Liverani e le esigenze di bilancio. In questo senso, l’interesse manifestato nelle ultime ore dall’Arezzo per Pietro Cianci ha acceso i riflettori sul reparto offensivo.
Come riportato da "Ternana News", il club toscano ha messo gli occhi sull’attaccante classe 1996, reduce da una stagione più che positiva. Dodici i gol messi a segno, un bottino importante che ha convinto la Ternana a riscattarlo dal Catania con un contratto biennale. Tuttavia, come dichiarato più volte da Mammarella, “nessuno è incedibile” di fronte a offerte concrete e convincenti.
Finora, non sono arrivate proposte ufficiali, ma l’interesse dell’Arezzo è reale. E nel caso in cui si concretizzasse una cessione, la Ternana ha già individuato il possibile sostituto: si tratta di Antonio Di Nardo, attaccante classe 1998, reduce da un biennio di spessore con la maglia del Campobasso.
Svincolato dopo la fine del contratto con i molisani, Di Nardo sarebbe ben disposto a vestire la maglia rossoverde. Nelle ultime due stagioni ha contribuito in maniera decisiva alla promozione in Serie C del Campobasso, per poi confermarsi anche nella scorsa stagione tra i professionisti con 11 gol e 3 assist in 39 presenze.
L’eventuale arrivo di Di Nardo, però, è legato alle uscite in attacco, dove la rosa conta attualmente su troppi elementi. In cima alla lista dei partenti ci sono Lorenzo Donnarumma e Pietro Rovaglia. Il primo sembrava vicinissimo al Trapani, ma la trattativa è ora in stand-by, con il club siciliano che ha dirottato l’attenzione su altri profili. Per Rovaglia, invece, non sono pervenute offerte ufficiali: reduce da una stagione anonima al Gubbio, il classe 2001 dovrà attendere l’evoluzione delle dinamiche di mercato.
La permanenza di Pietro Cianci è quindi un nodo cruciale. Il centravanti pugliese è uno dei riferimenti offensivi più importanti della rosa, capace di abbinare fisicità e tecnica. Con 13 gol e 6 assist in 40 presenze nell’ultima stagione, ha dimostrato di poter essere decisivo sia in fase realizzativa che nel supporto alla manovra.
D’altro canto, anche Di Nardo ha un profilo simile: attaccante strutturato, capace di giocare spalle alla porta, bravo nell’attacco della profondità e nei movimenti a supporto. I numeri parlano chiaro: 11 reti stagionali e un impatto importante in zona offensiva. Due attaccanti di livello per la Serie C, intercambiabili nel modulo di Liverani, ma difficilmente coesistenti a livello contrattuale ed economico se la rosa non viene prima alleggerita.
