Domani il Grifo si ritroverà a Pian di Massiano per iniziare a preparare il match contro il Guidonia, valido per la prima giornata del girone di ritorno. Una partita che segna anche l’inizio del 2026, un anno che l’ambiente biancorosso spera possa finalmente coincidere con la risalita dopo mesi complicati, tra risultati negativi e una classifica che continua a far tremare i polsi.
Il Perugia riparte da una certezza: il 4-0 rifilato al Forlì nell’ultima giornata del girone d’andata. Una vittoria netta, forse la più convincente della stagione, arrivata nel momento giusto per ridare fiducia a una squadra che fino a quel momento aveva spesso faticato, soprattutto sul piano della continuità. Il successo ha avuto un peso specifico enorme dal punto di vista psicologico, perché ha dimostrato che il Grifo, quando gira, ha valori superiori rispetto a una posizione di classifica che oggi lo vede ancora in zona playout.
La realtà, però, resta dura. I biancorossi sono chiamati a un girone di ritorno da protagonisti per evitare di restare invischiati nella lotta salvezza fino all’ultimo. Il match contro il Guidonia, squadra organizzata e ostica, rappresenta subito un banco di prova delicato: partire bene nel 2026 significherebbe dare continuità alla vittoria sul Forlì e mandare un segnale forte al campionato.
Il lavoro settimanale non sarà solo tattico. Gennaio è alle porte e con esso la finestra invernale di calciomercato, che per il Perugia sarà inevitabilmente fondamentale. La dirigenza è consapevole che qualcosa vada corretto: l’idea è quella di inserire due o tre innesti mirati, capaci di alzare il livello tecnico e, soprattutto, di incidere subito.
Prima, però, serviranno delle cessioni. Il club ha bisogno di liberare spazio salariale e, soprattutto, di incassare risorse economiche per finanziare il mercato in entrata. In questo senso, una trattativa su tutte sta monopolizzando l’attenzione.
Non è un segreto che Giovanni Giunti sia ormai vicino a lasciare il Perugia. Il centrocampista classe 2005, arrivato in biancorosso nell’estate del 2021, ha compiuto tutta la trafila nel settore giovanile prima di affacciarsi al calcio dei grandi. L’esordio in prima squadra è arrivato nella stagione 2023-24, quando in Serie C ha collezionato 11 presenze, mostrando personalità e qualità non comuni per un ragazzo della sua età.
Dalla stagione successiva Giunti è diventato un punto fisso del centrocampo. Anche in questa prima, complicata parte di campionato è stato uno dei pochi a distinguersi con continuità, per rendimento e maturità. Numeri alla mano, in stagione ha totalizzato 16 presenze, con 2 gol e un assist, per un totale di 1.258 minuti: dati che certificano il suo peso specifico all’interno della squadra.
Sul calciatore è forte da tempo l’interesse del Padova, che sta spingendo per chiudere l’operazione nel più breve tempo possibile. I veneti, però, dovranno accontentare le richieste del club umbro, che valuta Giunti intorno ai 500 mila euro, una cifra importante ma in linea con il potenziale del ragazzo. Nelle ultime ore, però, come riportato da "Il Mattino", è tornato con decisione anche il pressing dell’Avellino, attualmente all’undicesimo posto e appaiato proprio al Padova a quota 22 punti.
La sensazione è che la cifra finale possa leggermente scendere rispetto alla richiesta iniziale, magari con l’inserimento di bonus o percentuali sulla futura rivendita. In ogni caso, la cessione di Giunti rappresenta la vera leva per sbloccare il mercato del Perugia. Un’operazione dolorosa sul piano tecnico, ma probabilmente necessaria per l’equilibrio complessivo della rosa.
I proventi della cessione serviranno soprattutto per rinforzare il reparto offensivo. L’obiettivo numero uno resta infatti un attaccante da affiancare a Montevago, chiamato fin qui a reggere praticamente da solo il peso dell’attacco. Servono gol, alternative e soluzioni diverse, soprattutto in un girone di ritorno che si preannuncia lungo e logorante.