06 Nov, 2025 - 12:05

Caccia in Umbria, raffica di multe tra Acquasparta e Perugia: sequestrati fucili e munizioni dai Carabinieri Forestali

Caccia in Umbria, raffica di multe tra Acquasparta e Perugia: sequestrati fucili e munizioni dai Carabinieri Forestali

“Serve rispetto delle regole per una caccia sostenibile e sicura”

 

Fine settimana di controlli serrati per i Carabinieri Forestali dell’Umbria, impegnati in una vasta operazione contro le irregolarità nell’attività venatoria.
Tra le campagne di Acquasparta e le aree boschive al confine con la provincia di Perugia, i militari del Nucleo Forestale di Acquasparta hanno identificato decine di cacciatori, ispezionato armi, licenze e selvaggina abbattuta, riscontrando una serie di violazioni che hanno portato a sanzioni e sequestri.

L’operazione, condotta in coincidenza con il periodo di massima presenza dei cacciatori sul territorio, si inserisce nel quadro dei controlli stagionali predisposti dal Comando Regione Carabinieri Forestale Umbria, mirati a tutelare la fauna selvatica e a prevenire comportamenti illeciti.

Violazioni diffuse e comportamenti pericolosi

Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale del Nucleo Forestale di Acquasparta, le verifiche hanno fatto emergere numerose infrazioni alle norme venatorie.
Tra le violazioni più frequenti figurano:

  • l’uso di appostamenti fissi non autorizzati,

  • la mancata annotazione sul tesserino venatorio delle giornate di caccia e dei capi abbattuti,

  • la caccia in prossimità di strade carrozzabili e in zone vietate.

Particolarmente gravi, secondo i militari, sono risultati l’impiego di munizioni spezzate durante le battute al cinghiale – vietate dalla normativa vigente – e l’uso improprio di radio e ricetrasmittenti, mezzi che possono alterare la correttezza della competizione e mettere a rischio la sicurezza.

Non sono mancati casi di caccia collettiva fuori dai settori assegnati, comportamento che può compromettere non solo l’equilibrio faunistico ma anche la sicurezza di chi opera nelle aree limitrofe.

Multe per 1.500 euro e due fucili sotto sequestro

Complessivamente, i Carabinieri Forestali hanno elevato dieci sanzioni amministrative per un importo totale di circa 1.500 euro.
Sono stati inoltre sequestrati due fucili da caccia e diverse munizioni, a conferma della gravità delle infrazioni riscontrate.

L’azione, spiegano i militari, non si è limitata alla repressione: l’obiettivo è stato anche informare e sensibilizzare i cacciatori sul rispetto delle regole e sull’importanza di praticare un’attività sostenibile e consapevole.

“La caccia – sottolineano i Carabinieri Forestali nel comunicato – è una tradizione radicata nel nostro territorio, ma deve svolgersi nel pieno rispetto delle norme, per non compromettere l’equilibrio della fauna e la sicurezza collettiva”.

Tutela della biodiversità e sicurezza pubblica

Il controllo delle attività venatorie, spiegano dal Comando, rappresenta uno dei fronti più sensibili per la salvaguardia della biodiversità umbra, che ospita un ecosistema di grande valore ambientale e culturale.
Le azioni di verifica si concentrano in particolare nelle aree più vulnerabili, dove la pressione venatoria può incidere maggiormente sugli habitat naturali.

“Il nostro obiettivo – precisano i Forestali – non è solo sanzionare, ma prevenire. L’educazione al rispetto dell’ambiente e delle regole è la chiave per una caccia sostenibile”.

La campagna di controlli si inserisce in un piano di presidio del territorio più ampio, che coinvolge diverse stazioni forestali della regione. Oltre ai cacciatori, l’attenzione è rivolta anche alla tutela delle specie protette e alla verifica delle attività di allevamento e addestramento cani da caccia.

Un equilibrio delicato tra tradizione e legalità

In Umbria, la caccia è da sempre parte integrante dell’identità rurale e rappresenta un momento di aggregazione e passione. Tuttavia, come ricordano i Carabinieri, la tradizione non può prescindere dal rispetto delle leggi.
Le norme che regolano la stagione venatoria servono a garantire una convivenza armoniosa tra l’uomo e la natura, evitando danni irreparabili agli ecosistemi e alla fauna selvatica.

Negli ultimi anni, il Nucleo Forestale ha registrato un aumento dei controlli e una maggiore consapevolezza da parte di molte associazioni venatorie.
Tuttavia, persistono comportamenti scorretti di pochi cacciatori che rischiano di gettare un’ombra sull’intera categoria.

“Non possiamo permettere che l’azione irresponsabile di alcuni metta in cattiva luce chi pratica la caccia in modo etico e rispettoso” – affermano i militari.

Controlli mirati anche nei prossimi fine settimana

L’attività dei Carabinieri Forestali proseguirà anche nei prossimi week-end, in concomitanza con la fase più intensa della stagione di caccia.
Gli interventi saranno mirati soprattutto alle aree più sensibili dal punto di vista ambientale, dove il rischio di infrazioni è maggiore.

Il comando di Acquasparta conferma che i controlli avranno carattere sia preventivo che repressivo:
“Il nostro impegno è quello di garantire che la caccia resti un’attività sicura, regolamentata e compatibile con la tutela del patrimonio naturale umbro”.

In programma anche campagne di sensibilizzazione e incontri con le associazioni venatorie per promuovere una cultura del rispetto ambientale e una collaborazione attiva tra cacciatori e forze dell’ordine.

Una sfida per l’Umbria rurale

Il contrasto alle violazioni venatorie si colloca oggi come una sfida centrale per l’Umbria, regione dove l’ambiente e la tradizione convivono in un equilibrio delicato.
Il rispetto delle regole non è soltanto un obbligo di legge, ma un atto di responsabilità verso il territorio, verso gli animali e verso la stessa comunità dei cacciatori.

Come ricorda il comunicato dei Carabinieri Forestali:
“Solo una caccia etica, consapevole e rispettosa può continuare a essere parte del patrimonio identitario dell’Umbria, senza danneggiare la natura che la rende unica.”

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Mario Farneti
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