05 Nov, 2025 - 10:55

Blitz a Città della Pieve: 32 grammi di cocaina nascosti dietro la TV, 28enne arrestato e espulso

Blitz a Città della Pieve: 32 grammi di cocaina nascosti dietro la TV, 28enne arrestato e espulso

In un controllo partito da un parcheggio di frazione e concluso con la perquisizione in casa, Polizia Locale e Carabinieri hanno ricostruito un presunto giro di spaccio al dettaglio tra Po’ Bandino e il centro di Città della Pieve. Un 28enne di origini albanesi è stato fermato, arrestato in flagranza, portato in caserma e poi giudicato con rito direttissimo: ha patteggiato un anno di reclusione, pena sospesa, e per lui è scattato il nulla osta all’espulsione dal territorio nazionale. Sequestrati contanti, telefoni e cocaina già suddivisa in dosi.

Il controllo al supermercato di Po’ Bandino

È in un parcheggio di fronte a un supermercato, nella frazione pievese di Po’ Bandino, che gli agenti della Polizia Locale hanno notato il giovane a bordo di un’auto intestata a un connazionale conosciuto alle forze dell’ordine. L’anomalia ha fatto scattare gli accertamenti: perquisizione personale e veicolare immediata. Nel posacenere dell’utilitaria sono spuntati tre piccoli involucri di cocaina, poco meno di tre grammi complessivi, insieme a tre telefoni cellulari e 410 euro in contanti. Denaro che, secondo gli investigatori, potrebbe essere il provento di cessioni appena effettuate. La sostanza è risultata positiva al narcotest.

La perquisizione in casa: il calzino dietro la smart TV

L’esito del primo controllo ha convinto gli operatori a chiedere supporto ai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Città della Pieve per estendere le verifiche all’abitazione del fermato. All’interno dell’appartamento, dietro una smart TV, i militari hanno rinvenuto un calzino usato come nascondiglio: dentro, 32 grammi di cocaina suddivisi in 37 dosi, già pronte — per forma e confezionamento — alla vendita al dettaglio. Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro insieme al denaro e ai telefoni, materiale ritenuto utile a ricostruire i canali di approvvigionamento e l’eventuale rete di clienti.

Dall’arresto al rito direttissimo: condanna con pena sospesa ed espulsione

Accompagnato in caserma per gli approfondimenti, compresi quelli sulla posizione sul territorio nazionale, il 28enne è stato dichiarato in stato di arresto con l’ipotesi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Su disposizione della Procura della Repubblica di Perugia, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza. Il giorno successivo, nell’udienza di convalida, l’imputato ha patteggiato una pena di un anno di reclusione, con sospensione condizionale. Il Giudice del Tribunale di Perugia ha inoltre concesso il nulla osta all’espulsione dal territorio nazionale, provvedimento amministrativo che segue la definizione della vicenda giudiziaria.

Coordinamento interforze e attenzione alle frazioni

L’operazione, nata dall’intuizione degli agenti della Polizia Municipale e chiusa con il supporto operativo dei Carabinieri, conferma il presidio del territorio nelle aree più periferiche del comprensorio pievese. I controlli, spiegano fonti investigative, mirano a interrompere i piccoli canali di smercio che alimentano lo spaccio al dettaglio e a disarticolare i punti di stoccaggio nascosti in appartamenti e garage. Il sequestro di dosi già confezionate e di contanti, insieme alla pluralità di telefoni, è considerato dagli inquirenti un indizio tipico dell’attività di cessione al minuto. Le indagini proseguiranno per risalire alla filiera di rifornimento e verificare eventuali collegamenti con altre piazze della provincia.

Impatto sul territorio e invito alla collaborazione dei cittadini

Il caso di Po’ Bandino riaccende il riflettore sulle frazioni come luoghi dove i traffici tentano di confondersi nella routine quotidiana: parcheggi dei supermercati, strade a scorrimento e condomìni diventano talvolta snodi di incontri rapidi. Le forze dell’ordine invitano i cittadini a segnalare movimenti sospetti e a collaborare con le pattuglie durante i controlli. In parallelo, proseguono le attività di prevenzione e monitoraggio nei punti sensibili del comprensorio. La vicenda giudiziaria del 28enne si è chiusa con una condanna e con il via libera all’espulsione, mentre sul fronte investigativo restano aperti i filoni per documentare eventuali responsabilità di altri soggetti e tracciare la provenienza dello stupefacente sequestrato.

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Giorgia Sdei
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