A Gubbio, il Consiglio comunale ha approvato nella mattinata del 30 dicembre il Bilancio di Previsione Finanziario 2026, confermando una linea che punta alla stabilità fiscale. Il documento, discusso entro i termini di legge, non introduce aumenti di imposte e mantiene invariate le principali aliquote rispetto al 2025.
Per quanto riguarda l’IMU sulla seconda casa, l’aliquota rimane identica a quella dello scorso anno.
Anche l’IRPEF comunale non registra variazioni: confermati i tre scaglioni già in vigore nel 2025, così come resta fissata a 15 mila euro la fascia di esenzione.
Stabilità anche per la Imposta di soggiorno, che non verrà ritoccata nel 2026. Tuttavia l’assessore al Bilancio Filippo Farneti ha precisato in aula che eventuali variazioni non sono escluse in futuro, ma solo qualora risultassero necessarie per sostenere i costi delle grandi opere in fase di conclusione.
«Prima verificheremo attentamente i costi finali degli interventi pubblici in corso – ha dichiarato Farneti – e solo se indispensabile valuteremo possibili adeguamenti dell’Imposta di soggiorno».

Le opposizioni hanno riconosciuto la correttezza del percorso amministrativo, sottolineando come il documento sia stato presentato e discusso nei tempi previsti e in modo approfondito sia in Commissione che in Consiglio.
Tuttavia non sono mancati rilievi critici. I consiglieri Nafissi e Guerrini hanno definito il provvedimento «un bilancio privo di grande capacità di visione».
Nafissi ha inoltre chiesto l’allargamento della fascia di esenzione IRPEF, proposta respinta dall’assessore Farneti che ha spiegato come ciò comporterebbe una riduzione di circa 200 mila euro nelle entrate comunali:
«Una misura del genere rischierebbe di impoverire il bilancio, mettendo in difficoltà la capacità del Comune di garantire servizi e investimenti» ha sottolineato l’assessore.
Un capitolo centrale del Bilancio riguarda gli investimenti strutturali, con interventi rilevanti su aree strategiche della città e del territorio.
È previsto un milione di euro per la riqualificazione della Zona industriale di Padule, insieme a interventi su diverse arterie cittadine e frazionali:
Carbonesca
Via Leonardo da Vinci
Mocaiana
Porta degli Ortacci
Porta di Sant’Ubaldo
Entro il 2026 sarà inoltre riqualificata e riaperta al traffico la bretella di via Madonna dei Perugini, infrastruttura considerata fondamentale per migliorare la mobilità urbana.
Previsti anche ulteriori interventi sulla sicurezza degli edifici scolastici.
Il Bilancio dedica attenzione anche al settore culturale e turistico, riconosciuto come leva strategica per lo sviluppo della città.
Confermato un investimento mirato per il Festival del Medioevo, con l’obiettivo di potenziarne ulteriormente qualità e attrattività.
Grande rilievo anche al patrimonio storico e archeologico. È previsto un importante intervento nell’area della Guastuglia e un lavoro sinergico sugli scavi del Teatro Romano, reso possibile anche grazie all’interlocuzione con il ministro Giuli, grande appassionato di archeologia.
«Guastuglia e Teatro Romano si muoveranno in armonia» ha assicurato l’amministrazione, evidenziando una visione unitaria di valorizzazione culturale.

Particolarmente significativo il progetto dedicato alla riqualificazione dell’acquedotto medievale del 1320, testimonianza storica di straordinario valore, inserito in un disegno complessivo di recupero del patrimonio storico-culturale.
Confermato il budget per la manutenzione delle aree verdi, con l’aggiunta di una mappatura completa degli spazi pubblici per migliorare programmazione e gestione.
Il Documento Unico di Programmazione 2026/2028 resta sostanzialmente in linea con quello approvato a novembre 2025, registrando solo aggiustamenti tecnici finalizzati a garantire coperture e completamento delle grandi opere in corso.
Il Bilancio di Previsione 2026 del Comune di Gubbio si presenta come un documento improntato alla stabilità fiscale, alla continuità amministrativa e alla concretezza degli interventi. Nessun aumento di tasse, attenzione alle famiglie e focus su infrastrutture, identità culturale e patrimonio urbano.
Resta aperto il confronto politico sulle prospettive di lungo periodo, ma la direzione di marcia appare chiara: sostenere la città con scelte prudenti, ma operative, orientate a migliorare servizi, vivibilità e sviluppo del territorio.