02 Jun, 2025 - 11:25

Tra aneddoti e atmosfere d'altri tempi: a Città di Castello apre il primo bike sharing di bici d'epoca

Tra aneddoti e atmosfere d'altri tempi: a Città di Castello apre il primo bike sharing di bici d'epoca

Che l'Umbria si presti particolarmente bene ad essere vistata e vissuta in modalità lenta, è ormai appurato. E da poco, per chi lo vorrà, c'è anche la possibilità di esplorarla in sella ad una bici d'epoca. Ebbene sì, perché a Città di Castello ha aperto i battenti un bike sharing dove, tra le altre cose, si potranno noleggiare bici d'altri tempi e pedalare su questi mezzi tra vie e piazze del centro storico.

La nuova sede del Registro Storico Cicli

Tutto questo è reso possibile grazie agli appassionati del Registro Storico Cicli che a Città di Castello ha inaugurato la sua nuova sede, dove all'originale bike sharing d'epoca, ci saranno anche una ciclofficina e una biblioteca dedicate. Una bella opportunità e anche una sfida - al tempo, ai motori, ai ritmi spesso troppo veloci che non permettono di assaporare fino in fondo certe esperienze.

"Siamo fieri di proporre alla città un punto di riferimento come ciclofficina- ha spiegato Silvio Antoniucci, presidente dell’associazione -, per il bagaglio culturale e per le conoscenze legate al restauro delle bici d’epoca, ma anche per un servizio di bike sharing unico al mondo. Stiamo lavorando - ha aggiunto - per mettere in piedi un servizio in cui chiunque potrà esplorare la città e i suoi dintorni, utilizzando biciclette con freni a bacchetta, messe a disposizione da alcuni associati".

Un servizio unico nel suo genere "per la città, la nostra Regione e per tutti coloro che sono appassionati e cultori della storia delle due ruote, dei turisti, che da oggi avranno a disposizione un punto di riferimento anche per approfondire le proprie conoscenze in materia, consultare una ricca biblioteca e salire in sella ad una bici d’altri tempi, per un giro in città fra palazzi e monumenti" ha concluso Andreucci.

"Da oggi, grazie al Registro Storico Cicli, la nostra città potrà offrire opportunità uniche ed esperienze davvero originali" ha commentato il sindaco Luca Secondi presente all'inaugurazione. All'evento è intervenuto anche Carlo Moriconi, presidente del gruppo di lavoro per la formulazione di nuove proposte legislative per la sicurezza in corsa e sulle strade della Federciclismo. 

L'aneddoto su Gino Bartali

Il grande Gino Bartali, oltre ad essere stato un campione di ciclismo, lo è stato anche di umanità. Un aspetto forse meno noto della sua vita riguarda l'impegno a favore degli ebrei durante il secondo conflitto mondiale. Ginettaccio, così soprannominato per via del suo carattere, percorrendo ogni giorno centinaia di chilometri in sella alla sua bici, trasportava i documenti falsi che hanno permesso a tanti ebrei di salvarsi. Un gesto eroico che successivamente gli valse anche il riconoscimento di Giusto fra le Nazioni.

Le bici dell'officina 'Cicli Gabriele', di Gabriele Spapperi, erano molto apprezzate e con esse diversi atleti ottennero titoli regionali e nazionali. Gabriele Spapperi è stato ricordato con orgoglio dal nipote Gabrio anche per un aneddoto legato proprio a Bartali. Il campione, infatti, nei suoi spostamenti fra Assisi e Firenze, trovatosi a Nuvole alla periferia di Città di Castello, tra gli sfollati, aveva bisogno di pezzi di ricambio e si rivolse a Gabriele che gli sistemò la bici.

Che cosa fa l'associazione R.S.C.

Il Registro Storico Cicli è attivo su tutto il territorio italiano dal 2008 occupandosi di raccogliere e catalogare il materiale pubblicato relativamente al ciclismo d’epoca e alle biciclette di rilevanza storica, su scala nazionale. L’associazione è il punto di riferimento per appassionati e collezionisti come Vittorio Landucci, che ha contribuito con circa 800 volumi. 

Tra i marchi che hanno concesso in esclusiva all'associazione i propri registri storici, fugurano aziende di primissimo piano come Bianchi, Atala, Maino, Umberto Dei, Wilier, Masi, Legnano, Wolsit, Perla e Gios.

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Sara Costanzi
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