06 Nov, 2025 - 14:00

Bastia Umbra, denunciate tre donne. Avevano tentato la truffa del finto carabiniere ai danni di un anziano

Bastia Umbra, denunciate tre donne. Avevano tentato la truffa del finto carabiniere ai danni di un anziano

Si è verificata una nuova truffa ai danni di un anziano a Bastia Umbra. Dopo l'arresto lungo la E45 di tre donne che avevano provato a raggirare un 90enne, altre tre, tutte giovanissime, sono state denunciate con l'accusa di truffa aggravata in concorso ai danni di un 78enne del posto.

Il "solito" metodo del finto carabiniere

Ancora una volta, la truffa messa in atto a Bastia ricalca un copione "classico": quello del finto operatore delle forze dell’ordine. Il 78enne ha infatti ricevuto una telefonata sull’utenza fissa della propria abitazione dove il sedicente operatore gli ha comunicato che un suo congiunto era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale e che, per evitare presunte conseguenze penali, era necessario consegnare una somma di denaro a una delegata dell’ufficio. Tant'è che poco dopo, una donna ha bussato a casa dell’anziano che le ha affidato 4.500 euro in contanti e svariati monili in oro, il cui valore è in corso di quantificazione.

Rintracciate e denunciate le tre truffatrici

A quel punto però qualcosa è scattato nell'uomo che si è reso conto di essere stato vittima di una truffa in piena regola. Così si è rivolto ai Carabinieri di Bastia Umbria che hanno immeditamente avviato le indagini.

L’attività da parte dei militari, grazie agli elementi raccolti, ha portato all’individuazione
delle tre donne che sono state denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia. Si tratta di due 22enni di origine campane e una 19enne ucraina.

Le truffe agli anziani, meglio imparare a riconoscerle

Le cronache sono purtroppo piene di casi simili. Gli anziani e in generale i più fragili sono le vittime predilette dei malintenzionati che si approffittano della loro buona fede per farsi consegnare denaro o preziosi, proprio come accaduto sopra.

Poiché potenzialmente chiunque può diventare vittima di una truffa, è bene che gli anziani, ma anche i loro familiari, caregiver e vicini di casa, siano a conoscenza di quelle più diffuse così da poterle riconoscere e smascherare. Su questo fronte va segnalata la campagna promossa dalla Polizia di Stato che fornisce molte informazioni utili da tenere a mente. 

Urgenza e distrazione: di cosa si approfittano i truffatori

Due sono gli elementi principali che concorrono ad agevolare i malintenzionati: l'urgenza e la distrazione delle vittime. Il primo è evidente, facendo leva sugli affetti del malcapitato, innesca nella vittima un senso di allarme a cui si accompagna la richiesta di denaro o anche di dati personali o, ancora, l'offerta di una opportunità straordinaria ma troppo bella per essere vera. L'urgenza paventata dà luogo a distrazioni e leggerezze, come appunto quella di consegnare immediatamente denaro o fornire dati sensibili.

Come appare il truffatore

Di solito il truffatore - o la truffatrice - ha un aspetto ordinario, curato e che ispira fiducia, insomma quella che all'apparenza sembrerebbe "una brava persona" che per di più si presenta come aiuto in un momento di difficoltà. Il classico truffatore è ben vestito e gentile e finge spesso di essere qualcuno che in realtà non è. Un carabiniere, un poliziotto, un impiegato del Comune o della banca, un tecnico intervenuto per un guasto, magari per una fuga di gas o per l'interruzione della linea elettrica, ma ci sono anche il finto corriere e il finto postino.

Come difendersi

Prima di consegnare denaro o diffondere dati personali, è bene anzitutto prendere tempo e chiamare una persona di fiducia o un vicino per fargli presente la situazione e avere un confronto. Di fronte all'insistenza e se, peggio ancora, il truffatore bussa alla porta, va immediatamente chiamato il 112, il Numero Unico di Emergenza a cui rispondono gli operatori delle forze dell'ordine che si attivano in soccorso del malcapitato.

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Sara Costanzi
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