16 Oct, 2025 - 12:30

Bastia Umbra, denunciati in 12 per la rissa in discoteca di questa estate: 6 sono minorenni

Bastia Umbra, denunciati in 12 per la rissa in discoteca di questa estate: 6 sono minorenni

Una notte di caos dentro e fuori una discoteca di Bastia Umbra è finita con 12 giovani denunciati – sei dei quali minorenni – e con la revoca della licenza al locale. È l’esito di un’indagine dei Carabinieri della Stazione di Bastia Umbra, scattata dopo l’intervento del 112 nella notte di sabato 30 agosto e culminata il 9 ottobre nel provvedimento del Questore di Perugia a seguito di una richiesta formale dell’Arma.

Nel bilancio, anche tre feriti – di 16, 26 e 27 anni – con prognosi rispettivamente di 15, 7 e 30 giorni per fratture alle ossa nasali, escoriazioni e contusioni multiple.

La ricostruzione dei fatti: la rissa in discoteca a Bastia Umbra

L’allarme parte dal Numero Unico di Emergenza 112. Le pattuglie dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Assisi arrivano per prime e bloccano una colluttazione già in corso sulla strada, all’esterno della discoteca. Poco dopo, la tensione si sposta anche all’interno del locale, dove si accendono ulteriori disordini. Secondo quanto ricostruito, alcuni dei partecipanti alla rissa si erano già allontanati verso il Pronto Soccorso di Assisi, dove i tre feriti si presentano autonomamente per le cure.

L’indagine, testimonianze e videocamere: coinvolti anche minorenni

Il lavoro successivo dei Carabinieri di Bastia Umbra è meticoloso: escussioni testimoniali incrociate e analisi dei sistemi di videosorveglianza, sia pubblici sia privati, permettono di ricomporre con precisione la sequenza degli eventi all’esterno del locale. In questa prima fase vengono identificati 7 soggetti, tra cui 5 minorenni: tutti deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia e, per i più giovani, alla Procura per i Minorenni. Gli approfondimenti proseguono sul fronte interno alla discoteca: emergono altri 5 presunti partecipanti alla rissa, tra cui un sedicenne. Anche per loro scatta la denuncia a piede libero alle competenti Autorità giudiziarie.

12 denunciati per rissa nella discoteca di Bastia Umbra 

Il quadro finale conta 12 indagati – età tra i 16 e i 27 anni – per rissa aggravata, minacce e lesioni personali. Sei sono minorenni. In tre riportano lesioni giudicate guaribili con prognosi tra una e quattro settimane. La qualificazione dei fatti, precisano gli inquirenti, deriva dalla valutazione combinata di dichiarazioni, riscontri medici e immagini estrapolate dai filmati. Al momento non risultano ulteriori misure cautelari.

Il provvedimento sul locale: licenza revocata

La rissa del 30 agosto, insieme ad altri episodi, pesa sul destino amministrativo della discoteca. Il 9 ottobre personale della Polizia di Stato e dell’Arma notifica alla titolare il decreto di revoca della licenza, firmato dal Questore di Perugia. Il provvedimento – adottato per motivi di ordine e sicurezza pubblica – viene emesso su conforme richiesta avanzata dalla Stazione Carabinieri di Bastia Umbra dopo l’invio dell’informativa sui fatti e sulle criticità rilevate.

Sicurezza notturna e controlli: il contesto

L’episodio riaccende i riflettori sulla sicurezza nei luoghi della cosiddetta movida e sulla necessità di prevenzione. La cronaca di Bastia Umbra conferma la strategia di controllo integrato del territorio: pronto intervento dell’Aliquota Radiomobile, indagini della Stazione, uso delle telecamere come prova oggettiva e, quando necessario, misure amministrative incisive sui locali ritenuti problematici.

Si ricorda che le persone coinvolte sono indagate e da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva. Le ipotesi di reato contestate saranno vagliate dal giudice nelle sedi opportune.

Il quadro regionale: il programma sicurezza 2025-2026

Nel frattempo, sul fronte delle politiche pubbliche, la Regione Umbria ha varato la programmazione 2025-2026 per la sicurezza urbana con uno stanziamento complessivo di 330mila euro in due anni. Il pacchetto, che intreccia prevenzione sociale, rigenerazione degli spazi e sostegno alle vittime, prevede un bando a sportello per i Comuni (cofinanziamento fino al 75%, all’85% per progettazioni associate) e conferma i Patti per Perugia e Terni. Un contesto che, al di là degli interventi repressivi, punta a ridurre i fattori di rischio nei quartieri con illuminazione, decoro e prossimità sociale.

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Giorgia Sdei
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