Andrea Giovi incarna lo spirito della pallavolo italiana. Ex libero della Nazionale azzurra con una carriera costellata di successi, il tecnico perugino ha lasciato un segno indelebile nella storia del volley, culminato con la conquista della medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Oggi, ha saputo distillare quell'esperienza e quella mentalità vincente in un nuovo ruolo, guidando con determinazione la Bartoccini MC Restauri Perugia dalla panchina.Il tecnico si appresta a vivere un momento di forte impatto emotivo: sarà infatti tedoforo ufficiale delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Un onore che lo vedrà protagonista nella tappa perugina del 9 dicembre, simbolo di un legame indissolubile tra l'atleta, l'allenatore e il suo territorio. L'intera regione accoglie questo riconoscimento con entusiasmo.
Interrogato sul significato profondo di questa nomina, Giovi condivide la sua emozione ai canali ufficiali del club: “È una grande soddisfazione; sinceramente non mi aspettavo questo invito. Lo considero un privilegio assoluto, che mi riporterà ai momenti più esaltanti della mia carriera da atleta, esperienze che mi hanno arricchito profondamente sia a livello sportivo che umano. Vivere questa staffetta nella mia città e nella mia regione aggiunge un ulteriore strato di orgoglio, fondendo idealmente il mio passato da giocatore e il mio presente da allenatore. Sarà una giornata memorabile, romantica, e sarà speciale condividerla con amici e persone care”.
Giovi sposta poi l'attenzione sull'attualità, analizzando il percorso della squadra e la ricerca di una continuità di risultati: “Dobbiamo mantenere la rotta su quanto di buono abbiamo costruito finora. È fondamentale non demoralizzarci dopo le battute d'arresto, né esaltarci eccessivamente dopo le vittorie. In questi giorni, insieme allo staff, stiamo analizzando attentamente le cause di questa alternanza di prestazioni, che è lo specchio fedele del nostro rendimento in campo. Contro San Giovanni in Marignano non possiamo invocare la stanchezza: a Bergamo la squadra è cresciuta esponenzialmente durante la partita, e quella reazione ci ha portato al successo. Con Novara abbiamo espresso un ottimo gioco e anche contro Milano, nonostante la sconfitta, si è vista una pallavolo di qualità”.
Giovi riserva inoltre parole di elogio per le atlete che stanno emergendo in questa fase cruciale: “Beatrice Gardini sta offrendo prestazioni eccellenti, motivo di grande soddisfazione, anzitutto per lei e poi per tutto l'ambiente. Lo stesso vale per Nika Markovic, una risorsa preziosa tanto in partita quanto nelle sessioni settimanali di allenamento. Ogni singola ragazza del gruppo è consapevole dell'importanza del proprio contributo”.
Il tecnico affronta quindi il tema delle gare contro avversarie sulla carta meno quotate, un punto critico nel cammino delle umbre: “Conosco il valore delle mie ragazze. Sono certo che non scendano in campo con superficialità, pensando a partite semplici. Se è successo, è stato solo a livello inconscio, poiché sappiamo di non poterci permettere cali di tensione. Il nostro percorso si forgia sul lavoro settimanale e sulla nostra capacità di trasferirlo in gara. Forse in questa fase avremmo dovuto gestire con maggiore acume i momenti di recupero, data la frequenza delle gare ogni tre giorni, per mantenere alta la concentrazione”.
Infine, lo sguardo di Giovi si proietta verso l'imminente trasferta nella tana di Busto Arsizio, un impegno complesso e di alto profilo tecnico: “Affronteremo un avversario solido, sostenuto da una società strutturata e di tradizione. Sarà una partita estremamente complicata, anche perché arrivano da una prestazione maiuscola contro la corazzata Conegliano. La classifica attuale riflette valori più consolidati e non siamo così distanti da loro