Una settimana trascorsa a Genova per sostenere i candidati di Alternativa Popolare, lasciando il suo vice Riccardo Corridore a combattere con l'opposizione. Ma ora il sindaco di Terni e presidente della Provincia, Stefano Bandecchi, è tornato in città con la batteria di artiglieria dialettica caricata a palle d'acciaio. In un video pubblicato su Instagram, il sindaco ha messo l'elemetto e ha annunciato un inizio di settimana al fulmicotone. "Da lunedì si ricomincia. E comincerò subito con un paio di lettere di quelle importanti ai vertici delle istituzioni che ci penalizzano".
Nel mirino del mortaio delle polemiche il Partito Democratico umbro e comunale e la giunta di Stefania Proietti accusati di penalizzare Terni su più fronti: dalla mancata realizzazione del nuovo ospedale, all'ostruzionismo sul progetto stadio-clinica fino alla gara multilotto del TPL. Ma anche il ministro Matteo Salvini, per i tagli alle strade provinciali, e la passata amministrazione regionale per l'impostazione della gara del trasporto pubblico locale.
"La sparizione dell'ospedale di Terni dalla cartina geografica d'Italia", ha dichiarato Bandecchi, riferendosi alla decisione della Regione di non inserire nel Piano triennale delle opere pubbliche la costruzione del nuovo ospedale. Poi ha attaccato il PD per il voto di astensione sulla convenzione della Ternana, per contrastare il progetto stadio-clinica. E ancora, bordate sulla gara del trasporto pubblico locale, che secondo lui dovrebbe avere un solo affidatario. Infine, la denuncia di un taglio del 70% dei fondi destinati alla manutenzione delle strade provinciali, con la promessa di portare comunque avanti i lavori grazie alla sua "capacità enorme di fare impresa".
“Manco una settimana da Terni - esordisce Stefano Bandecchi in un video pubblicato sui social - e vedo che si aprono una serie di discussioni che sembrano assurde, ma che sono estremamente interessanti".
Il tono è quello tipico del sindaco e presidente della Provincia: diretto, tagliente, senza filtri. Il ritorno da Genova coincide con una nuova offensiva mediatica, che prende di mira Partito Democratico, il ministro Matteo Salvini e più in generale la classe dirigente politica.
Nel mirino, in particolare, ci sono quattro questioni centrali per il territorio: l’ospedale di Terni, il progetto stadio-clinica, la gara dei trasporti e il taglio del 70% dei fondi per la manutenzione delle strade provinciali. "La sparizione dell’ospedale di Terni dalla cartina geografica d’Italia - afferma - è un fatto. Non si costruirà un nuovo ospedale a Terni perché la Giunta di sinistra ha deciso che, guarda caso, si debbano risparmiare dei soldi proprio su Terni. Lo hanno deciso anche i consiglieri di Terni, votati da 10.500 cittadini che hanno scelto il PD".
Poi passa al tema dello stadio e della clinica: "Il PD vota contro tutto. Vota contro lo stadio, contro la clinica. Continuano con questa manfrina, che non si capisce bene. Secondo loro io dovrei stare a casa tutta la vita e non muovermi mai più. È un’idea balorda. Ma parecchio balorda. Uno di questi giorni li saluterò con un vaffa me ne andrò all’estero. Dove a uno come me fanno i monumenti, mica come in Italia dove ogni imbecille nutre un po’ di invidia".
Infine, gara TPL e strade provinciali. Sulla prima critica la continuità tra la giunta Tesei e la nuova amministrazione Proietti. Sui lavori di manutenzione promette interventi autonomi per combattere i tagli imposti da Salvini.
"Sui trasporti in tutta la Regione Umbria, urbani ed extraurbani è stata fatta la legge più scema del mondo e varata l'idea più stupida del mondo - spara Bandecchi -. Ho pressioni da quattro giorni perché ho detto semplicemente la verità. Serve un solo gestore, non quattro. Chiunque voglia convincermi del contrario è solo un imbelle".
Pur senza nominare il governo, il presidente della Provincia di Terni spara a zero sui tagli per le manutenzioni delle arterie di competenza di Palazzo Bazzani. "Avremo il 70% in meno per realizzare e per lavorare sulle strade - conclude -. Io le farò ugualmente le strade della provincia, data la mia capacità enorme di fare imprese. Ma vedo che nessuno si ferma realmente sui problemi quotidiani. È arrivato il momento di prendere posizioni ferme, nette, tra chi sa fare e chi non sa fare. L’Italia è piena di personaggi che oggi non dovrebbero nemmeno esistere in questa nazione".
Il Partito Democratico, in una nota ufficiale, aveva detto la sua nei giorni scorsi sul mancato inserimento del nuovo ospedale di Terni nel piano triennale delle opere pubbliche. "I nuovi ospedali di Terni e di Narni-Amelia saranno inseriti tra le priorità del Piano socio-sanitario regionale 2025-2030 - avevano scritto i Dem umbri -. L’opera di Narni-Amelia è già stata inserita nel piano triennale della Usl Umbria 2, mentre per Terni si stanno finalizzando il quadro finanziario pubblico e le ipotesi progettuali. L’obiettivo è sottrarre questo progetto all’incertezza in cui ha stagnato fino a oggi, senza mai arrivare a concretezza, per dargli finalmente una prospettiva chiara e un percorso definito".
Non meno acceso il fronte sul Trasporto Pubblico Locale. Sulla questione l’ex assessore regionale Enrico Melasecche, "regista" della gara multilotto poi confermata dalla giunta Proietti, se l'è presa con Cgil e Faisa Cisal. "Sulla gara del Trasporto Pubblico Locale hanno preso una cantonata incredibile - spiega Melasecche - e cercano ogni tanto qualche ingenuo che gli vada dietro. Mi viene solo da ridere".
Il consigliere regionale leghista ha ricordato come sulla vicenda siano alti i fari della Corte dei Conti che indaga, della Procura della Repubblica che segue la vicenda e dell’ANAC "che non scherza". Un quadro che, secondo Melasecche, dimostrerebbe la complessità e l’attenzione giudiziaria sulla gara, nonché l’infondatezza delle critiche rivolte alla procedura adottata dalla Regione.