25 Jul, 2025 - 15:50

Bandecchi a ruota libera: "Sulla Ternana si lavora per una soluzione, inutile cercare colpevoli. Io ci ho rimesso 105 milioni"

Bandecchi a ruota libera: "Sulla Ternana si lavora per una soluzione, inutile cercare colpevoli. Io ci ho rimesso 105 milioni"

Incontriamo Stefano Bandecchi a margine del consiglio provinciale. L'assemblea è interrotta per dieci minuti, per consentire valutazioni politiche, e lui decide di concedersi per un confronto sulla situazione societaria rossoverde e sulle possibili exit strategy della crisi rossoverde. Il posto è lo stesso nel quale è cominciato tutto, circa un mese fa. L'ascensore di Palazzo Bazzani sullo sfondo, la finestra della saletta attigua al consiglio aperta per far filtrare l'aria calda dell'estate. Prima il sindaco di Terni e presidente della Provincia, dichiarò la crisi del club, mettendo la città di fronte alla marcia indietro dei fratelli D'Alessandro. Poi aprì lo spiraglio della trattativa con la società quotata, andata avanti a fari spenti in queste settimane e conclusasi, come anticipato in giornata, con un nulla di fatto. 

Oggi, pur tra mille difficoltà, pur avendo definito la Ternana in una palude con il fango alla gola, parla come l'amministratore che apre spiragli sul futuro. Ma anche come l'imprenditore che nel club rossoverde ha investito molte decine di milioni e conosce bene le logiche che muovono il business del calcio. Bandecchi, insomma, da sindaco come da ex presidente, resta centrale nel guidare la fase che dovrà traghettare il club rossoverde fuori dalla palude.  

Bandecchi: "Dalla trattativa fallita alla battaglia legale, ma si aprono nuovi spiragli"

Presidente Bandecchi, avrebbe dovuto essere una giornata importante, quella del closing. E invece è l'ennesimo giorno di una lunga telenovela...

"Non è detto che non debba essere un giorno importante per la Ternana. Chissà, anzi che non sia una botta di fortuna. Magari fra un paio d'anni coi tempi della giustizia italiana, la società rossoverde si troverà in cassa i soldi di un cospicuo risarcimento da parte di questi signori che hanno fatto saltare l'operazione".

Era confidente che avrebbero sottoscritto l'accordo finale?

"Se ci credevo? Certo che sì. Io quando firmi dei documenti vincolanti sono abituato a rispettare i patti. Noi abbiamo in mano le relazioni dei loro avvocati che confermano tutti i punti oggetto di condizioni sospensive. Che hanno messo per iscritto come tutto fosse in regola in base all'accordo. E loro si sono ritirati. Se non fossi il sindaco direi che hanno fatto una figura di m..., siccome sono il sindaco dico che hanno una figura di m... . Verificherò con i legali la possibilità di divulgare la lettera di intenti che è stata sottoscritta, perché i ternani devono poter verificare che non abbiamo scherzato. Vedremo cosa succederà".

Ha detto che forse, tra un paio d'anni, la Ternana potrebbe beneficiare di questo colpo di scena. Quindi vede un orizzonte di medio termine...

"(Ride, ndr). Esistono altre trattative, ne sono partite almeno due, oggi può darsi che ne parta una terza. Ovvio che andranno esplorate, ma c'è interesse. Purtroppo questi signori ci hanno fatto ritardare e per serietà la Ternana è stata ferma da aspettare. E oggi in fretta e furia abbiamo ricevuto i nuovi documenti, abbiamo rimesso in moto queste procedure. C'è una manifestazione di interesse di un fondo con capitale straniero, quello di un'altra azienda e mi dicono che stamani è arrivata una terza lettera di intenti. Stiamo lavorando alacremente, lo sta facendo la Ternana. Noi come sempre, come Comune, supervisioniamo i lavori". 

Contatti riaperti, territorio assente: "Chi investe oggi nella Ternana?"

In questi giorni ha sentito i fratelli D'Alessandro? Si è confrontato con loro?

"Certo, ci parlo quasi tutti i giorni. Si sono comportati  correttamente, hanno lasciato le quote dell'azienda, con serietà, nella disponibilità della trattativa. Hanno coperto ciò che dovevano fare. La Ternana non chiude perché la vecchia proprietà esiste, fino ad oggi ha onorato gli impegni e quindi si va avanti con la stessa identica modalità, sperando di arrivare nei tempi giusti. La battaglia continua, non abbiamo risolto".

Secondo lei di chi è la responsabilità di questa situazione?

"Mi spieghi la domanda, perché non capisco... Intende il responsabile sportivo? Sul campo dei calciatori, che nella finale di Pescara non sono riusciti a vincere ai rigori oppure degli allenatori che non sono riusciti a chiudere al primo posto. Fuori dal campo? Di tutti e di nessuno. Non è mica una colpa non poter tenere più una squadra di calcio oppure doverla cedere per altri impegni".

Qualcuno dice che è colpa di Bandecchi.

"Solo un imbecille può asserire che sia colpa mia".

Perché gli acquirenti a cui ha ceduto il club non si sono rivelati alla sua alezza...

"E io che colpa posso averne? Se uno si avvicina e vuole comprare, soddisfa le condizioni del venditore e rispetta gli accordi, dov'è il problema? Poi se durante la sua gestione, delude le aspettative, non può essere certo una colpa da addossare a chi nella gestione non c'entra più. Guardi, Bandecchi nella Ternana ha rimesso 105 milioni di euro, ha pagato tutti i fornitori, ha saldato ogni impegno verso giocatori e dipendenti, pur sapendo che dal club di calcio non avrebbe ricavato un euro. Nonostante questo ho venduto il club a 5 milioni. E anzi, continuo a perdere soldi...". 

In che modo?

"Oggi scadeva il termine per il pagamento del rateo della cessione a Guida di 1,4 milioni di euro residui. Non è un dramma. Ma se vogliamo essere precisi, nel monte degli impegni della Ternana c'è anche un debito verso Stefano Bandecchi. I miei avvocati scriveranno, ricorderanno impegni e scadenze, niente di devastante. Però è bene - per trasparenza - che le persone lo sappiano. Ma possiamo allargare il discorso?". 

"Sistema calcio al collasso: serve sostenibilità o lucida follia e passione"

Prego...

"Con la Ternana Women investirò quest'anno sulla serie A femnminile oltre 4,5 milioni di euro. Ma dalla Federcalcio avrò solo 150mila euro di contributi. Secondo voi, con un sistema calcio così, quanto si potrà andare avanti? Non c'è sostenibilità. E quando un sistema non riesce ad autoalimentarsi, ad investirci sono solo malavitosi e pazzi come me. Pazzi nel senso che credono nella possibilità di fare le cose per bene, anche senza poter guadagnare. Faccio io una domanda a voi adesso: se non ci fosse qualcuno disposto a venire in città per investire sul calcio, chi guiderebbe la Ternana? Non vedo imprenditori ternani o umbri fare a corsa per venire a prendersi il club. Anzi, se ne stanno ben lontani".

Qual è la exit strategy? Lei è fiducioso su un esito positivo?

"Ragazzi, sono fiducioso su un esito positivo? Si stanno giocando, sullo stesso tavolo varie partite, tutte interessanti per i ternani e per Terni. A cominciare da stadio-clinica, anche se il closing saltato di oggi non era legato a questa operazione". 

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Federico Zacaglioni
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