08 Nov, 2025 - 08:15

Bandecchi-Sviluppumbria, il duello continua sui social: “I 15 milioni del Polo chimico di Terni non sono merito della Giunta attuale"

Bandecchi-Sviluppumbria, il duello continua sui social: “I 15 milioni del Polo chimico di Terni non sono merito della Giunta attuale"

A mezzanotte va in scena la seconda puntata del “dissing” di Stefano Bandecchi con il braccio operativo ed economico della Regione Umbria per le imprese e lo sviluppo. Il sindaco di Terni legge su Facebook il post dell’amministratore unico dell’agenzia regionale, Luca Ferrucci, dopo la giornata di lavori degli Stati generali dell’Economia a Terni, in cui il professore universitario e manager pubblico sciorina l’attività dei suoi primi mesi alla guida di Sviluppumbria.
E Bandecchi va su tutte le furie, perché le iniziative sono - a suo dire - “le solite”, e gli unici stanziamenti, i 15 milioni per il bando del Polo Chimico, provengono dall’amministrazione Tesei e dal Governo nazionale. Sviluppumbria, accusa il sindaco, “ha solo pubblicato il bando per distribuirli alle imprese”.
Così lo scontro tra i due protagonisti prosegue sui social, con toni sempre più accesi.

Sviluppumbria si difende su Facebook con missioni e piani di rilancio

L’occasione del confronto nasce all’incontro organizzato dall’assessore comunale Sergio Cardinali, nell’ambito degli Stati generali dell’Economia. Durante il dibattito, Bandecchi aveva accusato Sviluppumbria di essere “il braccio operativo della Regione” e di non avere “adeguata attenzione per Terni”.

Nel suo intervento, Luca Ferrucci ha replicato con un elenco dettagliato delle iniziative messe in campo da giugno, data della sua nomina: “Abbiamo contribuito all’accordo di programma per l’AST con il Governo nazionale, sostenuto la missione del cluster aerospaziale al Salone internazionale di Parigi e tra pochi giorni supporteremo quella del cluster nautico al Salone di Amsterdam. Inoltre, nel piano di rilancio del Polo Chimico, abbiamo previsto un investimento complessivo di 15 milioni di euro, di cui 7 milioni con un bando attualmente in corso”, ha sottolineato.

Il professore universitario e manager pubblico ha poi ribadito di non aver mai trascurato l’area ternana: “Non credo, da quando ho assunto questa carica, di aver ignorato Terni rispetto a Perugia. Anzi, ho ascoltato e condiviso molte idee con le imprese del territorio e con l’amministrazione comunale”.

Un intervento che mirava a raffreddare il clima, ma che ha invece innescato la reazione più dura del primo cittadino.

Bandecchi replica: “Sono progetti vecchi, la Regione si è solo svegliata tardi”

La risposta di Stefano Bandecchi è arrivata, puntuale, nel suo video notturno sui social. Il sindaco ha letto parola per parola il post di Ferrucci, accusandolo di rivendicare risultati ottenuti grazie a programmazioni precedenti.
“La verità è che di tutte queste cose ne parlai due anni fa con l’allora assessore allo Sviluppo economico Michele Fioroni”, ha detto Bandecchi. “Anche i 15 milioni del Polo chimico di Terni sono stati erogati dal Governo nazionale nell’ambito del Patto di Coesione. Sono contento che dopo un anno la Regione si sia svegliata. E il nostro ospedale?”

Il sindaco ha così intrecciato la polemica economica con il tema, per lui centrale, della sanità ternana, rilanciando la proposta di un nuovo ospedale si Terni sul quale la Regione sta prendendo tempo.
L’attacco si inserisce nella più ampia linea di scontro che Bandecchi conduce da mesi contro il “centralismo perugino” nella gestione delle politiche regionali, nella distribuzione delle risorse, nella considerazione dei progetti di infrastrutturazione territoriale. E la vicenda di Stadio-Clinica, col ricorso al TAR della Regione contro il progetto, del nuovo ospedale di Terni per il quale in un anno è stato fatto poco o niente (non ci sono soldi, idee, progetti e nemmeno l'area individuata) ha contribuito a far alzare la tensione tra la provincia ternana e quella del capoluogo.

Ferrucci: “Mettiamo a terra i progetti per lo sviluppo di Terni”

Dopo l’ennesimo attacco del sindaco, Luca Ferrucci ha cercato di riportare il confronto su un piano istituzionale. “Credo, nella mia veste di amministratore di Sviluppumbria, che vi sia la volontà di mettere a terra molte idee e progetti che oggi ho ascoltato e condiviso agli Stati generali dell’Economia”, ha scritto il manager, invitando implicitamente a stemperare i toni.

Dietro la cortesia formale, però, resta il solco profondo tra Comune e Regione: da un lato Bandecchi, che rivendica autonomia e investimenti diretti per Terni, dall’altro l’agenzia regionale che difende il proprio ruolo di coordinamento delle politiche di sviluppo umbre.

Tesei rivendica la paternità del piano: “Quelle risorse le abbiamo volute noi”

A chiudere il cerchio, arriva anche l’intervento dell’ex presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che rimette ordine nella genealogia dei fondi.
“Il piano da 15 milioni di euro destinato alle Aree di Crisi Complessa di Terni e Narni è stato predisposto dalla mia Giunta - ha ricordato - per restituire forza e prospettiva a uno dei poli industriali più importanti dell’Umbria. Durante il mio mandato ho negoziato l’Accordo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027, garantendo risorse e strumenti allineati alle esigenze delle imprese locali”.

L’ex governatrice ha poi rivendicato la coerenza della programmazione con la manovra All In approvata negli ultimi anni della legislatura: “I risultati del lavoro fatto sono oggi concreti, anche a beneficio del Polo Chimico di Terni, fulcro della trasformazione industriale regionale”.

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Federico Zacaglioni
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