Un gesto eclatante, un messaggio diretto e una rottura senza precedenti: nel pieno della trattativa per la cessione della Ternana Calcio, il Sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha annunciato che regalerà il progetto della clinica, uno degli asset più discussi del progetto per la realizzazione del nuovo stadio Liberati, pur di sbloccare il passaggio di proprietà del club rossoverde.
Lo ha fatto con la consueta franchezza e in modo diretto, in un’intervista rilasciata ad AM Television, nell’ambito di un docufilm dedicato alla sua esperienza amministrativa: “La clinica? Gliela regalo. Mi sono rotto le p.... Così smettono di rompermi i c... tutti, da destra a sinistra”. Un’uscita che scuote la città, il mondo calcistico che ruota intorno a via della Bardesca e l’intero sistema politico locale.
Il progetto della clinica, stimato dal presidente della Provincia e sindaco di Terni in oltre 8 milioni e mezzo di euro (i 6 che sono stati periziati e che hanno rappresentato la base di capitale sociale della Stadium Spa, società veicolo che dovrà realizzare il progetto più i costi sostenuti dallo stesso Bandecchi, ndr), rappresentava finora una parte cruciale - ma anche divisiva - del pacchetto Ternana più Stadio-Clinica. Tra tensioni politiche, ostruzionismi e critiche trasversali, l’iniziativa aveva alimentato polemiche che hanno investito parte della tifoseria, partiti ed esponenti politici di sinistra e destra e comitati cittadini. Ora, con un colpo a sorpresa, Bandecchi - che è anche fondatore dell’Università Niccolò Cusano - tenta di spezzare l’impasse.
“Proprio per tutte le polemiche e le marea di cazz... che ho sentito, ho deciso di regalarla, questa clinica”, ha dichiarato senza giri di parole, sottolineando l’esasperazione per le critiche ricevute da tutte le forze politiche, di destra e di sinistra. “Così smettono di rompermi i coglioni anche questi politici, uno più scemo dell’altro”, ha aggiunto, non nascondendo l’amarezza.
L'annuncio è stato comunicato direttamente ai due gruppi imprenditoriali (uno nel settore delle costruzioni e uno in quello sanitario) potenzialmente interessati all'acquisizione del club, e oggi, secondo quanto riferito dallo stesso primo cittadino, sono in programma ulteriori incontri riservati per discutere i prossimi sviluppi.
La clinica, centrale nel Piano economico-finanziario che deve sostenere la riqualificazione del LIberati, è un progetto strutturato, con oltre 2 milioni di euro già investiti nella fase di progettazione e una valutazione complessiva di circa 8,5 milioni. Si tratta di un asset pensato per integrare sport, medicina e formazione, nell’ambito di un piano più ampio di valorizzazione della società calcistica e del territorio. La Ternana Women, che ha acquisito il ramo d'azienda della clinica, si è impegnata a sostenere l'investimento con finalità pubbliche con 14 milioni di euro di canoni da versare in 10 anni.
“Il fatto che regaliamo il progetto - afferma Bandecchi - dimostra che io, come sindaco di Terni, ci sto mettendo il massimo dell'impegno per ottenere un risultato”: salvare il club cittadino e dare continuità alla Ternana Calcio. Il primo cittadino ha dunque voluto sottolineare che il gesto non è solo provocatorio, ma funzionale. Eliminando un onere economico così rilevante, Bandecchi punta a rendere l'acquisizione della Ternana Calcio più sostenibile per chi deciderà di rilevarla.
"L'indebitamento del club - ha spiegato - rende insostenibile l'investimento per chiunque intenda mettersi alla guida della società".
L’operazione, ora diventa più appetibile perché pone in capo agli acquirenti i valori patrimoniali legati alla clinica nonché i flussi di cassa derivanti dal suo esercizio quando sarà realizzata. Un modo per fare consentire alla società di tornare ad essere attrattiva, soprattutto per chi vede nella Ternana un’opportunità sportiva e imprenditoriale. Resta però l’incognita del debito e la necessità di ricostruire credibilità tecnica e gestionale dopo mesi di incertezze.
La partita, oggi più che mai, dunque, è su tre fronti: economico, politico e sportivo. E Bandecchi, anche quando annuncia di voler uscire, resta al centro del gioco.
Oltre agli aspetti imprenditoriali, Bandecchi ha riservato parole durissime anche alla squadra, reduce da un inizio di stagione tutt’altro che brillante. Pur rivendicando l’impegno sul mercato e glissando sul lavoro fatto da Carlo Mammarella, non ha nascosto la propria frustrazione per il rendimento sul campo.
“Permettetemi di dire che la squadra dovrebbe pensare ai suoi problemi, non ai miei, perché non ho visto ancora un tiro in porta decente”, ha dichiarato. Un messaggio molto duro rivolto a chi lo ha chiamato in causa, accompagnato dalla rivendicazione del suo curriculum: “Io sono un vincente, so vincere nel calcio”.
Insomma, un’uscita che aumenta la pressione in un momento delicato: con la società sul mercato e i risultati che non arrivano, la stabilità sembra ancora lontana. A meno che la mossa del cavallo di Bandecchi, la cessione in regalo della clinica, produca un colpo di scena a lieto fine.