31 Dec, 2025 - 12:00

Capodanno a metà mandato, Bandecchi: "Così ho cambiato Terni e per il 2026 auguro ai cittadini più orgoglio e meno sudditanza"

Capodanno a metà mandato, Bandecchi: "Così ho cambiato Terni e per il 2026 auguro ai cittadini più orgoglio e meno sudditanza"

Due anni e mezzo vissuti in maniera diversa rispetto agli amministratori tradizionali. Spesso segnati da polemiche e da una dialettica diretta che non è usuale nei Palazzi della politica. Due anni e mezzo utilizzati – nel suo racconto - per rimettere in moto un motore immobile, per ribaltare equilibri consolidati e per lasciare un’impronta sulla città.

Stefano Bandecchi arriva al giro di boa del suo mandato da sindaco di Terni con la sicurezza dell’imprenditore e con la convinzione che “le cose che abbiamo fatto si cominciano a vedere”. Rivendica risultati tangibili - dal decoro urbano, al risanamento delle casse comunali, ai cantieri fermi da oltre un decennio riattivati e portati a termine - e al tempo stesso non evita i fronti più caldi: le vicende giudiziarie, il duello istituzionale con la Regione, le tensioni con chi lo attacca sempre più duramente.

In questa intervista di fine anno, tra uno sguardo ai risultati ottenuti e le priorità per il 2026 - da stadio-clinica al nuovo ospedale, fino al rilancio del centro storico - Bandecchi affida anche un messaggio di auguri ai ternani: un invito a credere nelle potenzialità della città e a vivere questo Capodanno come l’inizio di una nuova fase di crescita e riscatto collettivo.

In questo dialogo a tutto campo, Stefano Bandecchi racconta la sua visione di Terni e il significato che attribuisce a questo Capodanno di metà cammino politico.

Il bilancio di metà mandato di Bandecchi e la serenità per le vicissitudini giudiziarie

Sindaco Bandecchi, questo Capodanno segna una data simbolica importante non solo per il calendario ma anche per la sua amministrazione. Si trova, infatti, esattamente a metà mandato. Qual è il successo di questi 2 anni e mezzo che più rivendica e la cosa che, invece, non è riuscito a fare...
Beh, dopo esattamente 2 anni e mezzo di amministrazione, come sindaco mi sento di aver cambiato parecchio le sorti della città. Sono cambiate a livello economico, sono cambiate a livello sociale, sono cambiate - in senso più ampio - come struttura organizzativa della città. Il decoro pubblico è ai massimi livelli. Non si vedeva da anni una città così pulita con parchi, verde pubblico, aree sociali tenute così in ordine. Stiamo migliorando progressivamente anche lo stato delle strade. Sono stati programmati interventi, sono stati avviati cantieri e si stanno terminando lavori pubblici di grandissima importanza che dovevano essere fatti da 10, 12 o 13 anni. Quindi direi un bilancio politico molto positivo. A quello dei lavori in corso sul territorio, si aggiunge poi anche il bilancio economico-finanziario. In questa prima metà di mandato ne abbiamo approvati due che sono farina del nostro sacco, nel 2024 e nel 2025. E sono bilanci di risanamento e di salvaguardia degli equilibri contabili del Comune, senza nuovi debiti e con le casse in ordine, riducendo la Taric, unici in Italia. Secondo noi le cose si vedono. E d'altronde sono sempre meno le richieste che i cittadini avanzano al Comune.

Ha detto più volte, in queste ultime settimane, che percepisce intorno a sé molto fermento politico nelle opposizioni, come se si dovesse votare domani. Collega questo “rumore dei nemici”, come diceva Mourinho, alle sue vicissitudini giudiziarie?
Vede, a Terni si sono tutti convinti che la magistratura mi toglierà la possibilità di fare politica in Italia. Sono tutti certi che la magistratura metterà il punto finale alla mia carriera politica. Ritengo che, ancora una volta, questa circostanza dimostri come sia la destra sia la sinistra, non solo a Terni – si badi – ma a livello nazionale, pensino di poter fare un utilizzo politico della magistratura, di poter abbattere l’avversario attraverso la scorciatoia giudiziaria piuttosto che nel confronto delle idee e, soprattutto nelle urne. Personalmente sono estremamente sereno. Credo che sarò giudicato da giudici imparziali. perché una cosa è essere un pubblico ministero, una cosa è fare il giudice. Credo che di fronte al giudice dovremo soltanto spiegare in maniera serena come sono andati i fatti che hanno portato al mio rinvio a giudizio. O meglio ancora, ritengo che basterà guardare attentamente i video che produrremo nella documentazione difensiva. Quindi mi trovo molto sereno ad affrontare queste vicende giudiziarie. Credo che la politica di opposizione resterà molto delusa a Terni. Oltretutto, si sono anche dimenticati che nella peggiore delle ipotesi, quella di una mia sospensione, sarà il vicesindaco a governare la città fino a fine mandato. Guardi, le rispondo in estrema sintesi: non so che cosa stiano facendo, ma stanno sbagliando tutta la loro programmazione politica.

Il conflitto con la Regione e i nodi Ospedale e Stadio-Clinica

In questi ultimi mesi si è inasprito il rapporto con la Regione. Dal famoso incontro di Cardeto in poi, tra Lei e la governatrice Proietti c’è stata un’escalation di incomprensioni e duelli dialettici, fino ai conflitti aperti su Stadio-Clinica e nuovo Ospedale di Terni. Ritiene ancora recuperabile un rapporto istituzionale collaborativo?
Il rapporto istituzionale tra Comune e Regione si è inasprito perché la Regione ha sbagliato ogni tipo di atteggiamento istituzionale possibile. L'unica cosa decente che posso dire è che la presidente della Regione Stefania Proietti mi ha fatto gli auguri quest'anno. Dal canto mio, le ho augurato che il nuovo anno le portasse saggezza. Finché la Regione continuerà a ragionare nei confronti del Comune di Terni come se fossimo dei vassalli, sicuramente troveranno un Sindaco che gli ricorderà che hanno proprio sbagliato indirizzo. Noi siamo disponibili a fare qualsiasi cosa per contare e per valere all’interno di questa regione. Terni non può essere considerato un territorio vassallo della Regione Umbria. Terni ha il diritto di essere una città rispettata da tutti i punti di vista.

Ora andiamo per punti: Ospedale. Lei preferisce la realizzazione di un nuovo moderno blocco a Colle Obito, come pure alcuni Comitati non certo vicini alla sua amministrazione. Qual è la ragione, secondo lei, per la quale la Regione cerca un’area alternativa?
Togliamo ogni indugio. Io non preferisco niente per quanto riguarda l'ospedale di Terni. Io voglio solo che l'ospedale di Terni sia realizzato, perché la città ne ha bisogno. La sinistra umbra ha fatto campagna elettorale a Terni dicendo che loro prima operazione sarebbe stata quella di risanare le liste di attesa in tre mesi e poi avrebbero lavorato per la realizzazione dell'ospedale nei tempi più brevi possibili. In oltre un anno di attività, non solo hanno peggiorato le liste d’attesa, ma si sono ridotti agli ultimi giorni prima del consiglio comunale aperto a fare un'operazione che, anche a livello amministrativo, non è nemmeno considerata. Stanno facendo come la tela di Penelope. Mettono in piedi percorsi, poi li rimettono in discussione. Hanno cominciato 3 mesi fa a guardare le aree idonee. Poi hanno dato un incarico per trovare le aree idonee. Dopo la conferenza stampa che la Presidente della Regione ha fatto lo scorso 20 dicembre, sono spuntate altre tre aree idonee. Ormai tutti portano una propria area, una propria zona ideale, la soluzione ottimale. A me basta che scelgano dove lo vogliano fare, ricordando sempre a lor signori che la competenza di programmazione urbanistica del territorio municipale è in capo al Comune non certo alla Regione. I ternani credo che abbiano bisogno di un ospedale nuovo e di un ospedale ben attrezzato. Se non gli fanno l'ospedale nuovo, basta che trovino 300 milioni per riqualificare e ampliare con un nuovo blocco moderno e adeguato ai tempi quello vecchio, perché - da quello che dicono - servono più soldi per mettere a posto quello vecchio che per costruirne uno nuovo. Anche sul fatto del denaro che serve per costruire l'ospedale, credo che la Regione abbia detto delle grandi bugie: 600 milioni per fare un ospedale. Sinceramente io non so proprio dove li prendono questi conti e chi siano gli ingegneri che lavorano per loro, però si sa, nell'amministrazione pubblica spesso si sperpera il denaro pubblico. E in questo caso si può levare proprio il dubbio: lo si sta facendo.

Stadio-Clinica: ritiene che si arriverà a un nuovo tentativo di conciliazione per superare il conflitto istituzionale che si è aperto dopo il ricorso della Regione? Oppure bisognerà attendere l’esito dell’udienza di merito del 27 gennaio?
Sono convinto, su questo punto che faremo anche lo stadio e la clinica, o meglio che il TAR ci darà ragione.

Il difficile rapporto con le opposizioni sui social, le priorità per il 2026 e la visione imprenditoriale sulla città del futuro

Il decoro urbano. Avete chiuso la gara del global service del verde pubblico, avete puntato molto sull’asfaltatura delle strade, avete gestito la fase caudale dei lavori PNRR con tanti cantieri. Eppure vi vengono rivolte critiche, soprattutto sui social. Come se lo spiega?
No, guardi. Le critiche che ci vengono rivolte sui social sono sempre delle quattro persone fomentate da Forza Italia, dal PD, da Fratelli d'Italia, da AVS e compagnia. Ci sono ormai i professionisti delle fake news in azione. Ci sono, diciamo, delle situazioni politiche esasperate. Prenda il centrodestra: negli ultimi mesi sta facendo una delle più grosse figure barbine tra riunioni, sondaggi e guerre intestine. Basti dire che Forza Italia vuole buttare fuori il capogruppo Ferranti, che è l'unico che riesce a prendere più di mille voti in quel partito. Non parlo nemmeno della sinistra, che ha messo in campo una gazzarra perché io non sto con Hamas. E poi, in questi giorni, si stanno vedendo gli effetti delle commistioni tra propal e terroristi. Insomma, diciamo che quello che si legge sui social vale quanto il due a briscola. Aspettiamo di arrivare a elezioni e vediamo chi vince. La vita è fatta di fatti. I cittadini normali riconoscono che la città è migliorata. Aggiungo, questa è la prima intervista che faccio da tempo in cui mi viene rivolta una domanda sul decoro pubblico. Perché tutti gli altri sul decoro cittadino si vergognano anche a farla ‘sta domanda?

Il 2025 va in archivio. Per cosa lo ricorderà nel suo ruolo di Sindaco?
Il ruolo del sindaco è un ruolo, direi, particolare. Io penso al benessere della città, ma devo spendere tempo ed energie anche su questioni strumentali, tipo la vicenda Gaza di cui ho parlato prima. Nel 2025, poi, ho visto che il pubblico ministero di Terni che indagava sui fatti accaduti ad agosto 2023 all'interno del consiglio comunale ha chiesto il mio rinvio a giudizio. E questo secondo me la dice lunga per quanto riguarda la capacità di fare indagini a Terni. Cosa altro le posso dire? E’ una situazione complessa perché mi attaccano in tutti i modi. Mi attaccano politicamente, mi attaccano con la stampa, mi attaccano con una parte della magistratura. Quindi, quello che posso fare dal mio punto di vista è semplicemente fare bene il mio lavoro. E il mio lavoro lo faccio bene perché anche la Corte dei Conti, nella sua ultima analisi dei nostri bilanci, ha certificato che siamo bravi

Arriva il 2026 quale priorità si vuole dare per Terni?
Nel 2026 le priorità di Terni sono stadio-clinica, ospedale e riuscire a trovare la soluzione per rimettere in moto il centro storico della città. Un centro che sta morendo come in tante altre città d'Italia e che deve essere riattivato. Dobbiamo inventare un modo per attrarre le persone, per convincerle a vivere il salotto buono della propria città, a recarsi presso i negozi che fanno parte del centro. E’ fondamentale ed è importante per il bene della città. Questo sarà quindi l'obiettivo sul quale tenteremo di lavorare per il meglio.

Lei sta investendo molto - con le sue aziende - sul territorio ternano: dalla ex Spea al Polo chimico, ne abbiamo parlato anche su Tag24 Umbria. Quali sono i punti di forza che fanno ritenere al Bandecchi imprenditore che dall’Umbria del Sud si possa generare valore in prospettiva?
Oggi la situazione ternana è una situazione, diciamo, difficile e che va migliorata. Ritengo che ci siano ancora grandi margini di miglioramento. Questi grandi margini di miglioramento mi fanno pensare che Terni sia luna delle città italiane con la maggior possibilità di ricrescere e riemergere, anche perché Terni è stata una città già estremamente importante. Terni è stata una città che a livello industriale ha dato all'Italia tante cose e quindi io credo che possa continuare a darle, anche in virtù della sua collocazione nel centro d'Italia e della sua posizione strategica. Attrae persone da ogni parte, ha una tradizione di accoglienza, tutti possono raggiungere la propria casa con facilità. Quindi può essere un hub di intelligenza estremamente importante. Con l'Università di Perugia, o meglio con il nuovo rettore dell'Università di Perugia, abbiamo messo in moto un'idea che, a mio avviso, potrebbe nell'arco del prossimo anno cambiare realmente la faccia di Terni. Io investo personalmente come imprenditore su Terni perché ho sempre creduto nel fatto che l'Italia debba essere rilanciata. E penso lo si possa fare partendo da Terni, che può essere il motore principale per l'Italia, dato che il sindaco è un signore di grandissima capacità che conosco e che si chiama Stefano Bandecchi.

I rapporti con la Ternana Calcio e l'augurio finale alla città

L’ultima domanda è su una questione delicata, quella che riguarda la Ternana. Il feeling tra la nuova proprietà della famiglia Rizzo e l’amministrazione comunale sembra essersi incrinato. Ritiene che ci siano i margini per recuperare l’armonia iniziale?
Noi speriamo che la squadra della Ternana possa andare in Serie B, speriamo che possa fare un campionato estremamente importante. Il feeling tra l'amministrazione della città e la Ternana Calcio non è un elemento fondamentale per quanto riguarda il campo da gioco. Quando io ero presidente della Ternana, non avevo un gran feeling con tutta la città, ma la Ternana ha perso, ha vinto, ha pareggiato, ha fatto quello che doveva fare. Non c'è bisogno per la Ternana di avere un gran feeling col sindaco o col palazzo della politica per giocare bene. Per quanto riguarda comunque i rapporti tra il Comune e la famiglia Rizzo, sono rapporti che vengono tenuti dall'assessore allo sport, Marco Schenardi, e mi sembrano rapporti buoni. Dopodiché, quando la famiglia Rizzo avrà necessità o bisogno, semmai avesse necessità o bisogno, noi saremo presenti. Come lo siamo stati sempre per il club calcistico della città nell’ambito delle competenze comunali. Finché la famiglia Rizzo fa per conto suo e fa bene, siamo tutti contenti e gli auguriamo lunga vita.

Concludiamo con gli auguri alla città...
Alle ternane e ai ternani dico questo: nel 2026 vi chiedo di credere un po’ di più in voi stessi e un po’ meno a chi vi racconta che Terni è destinata a stare sempre un passo indietro. Questa città ha testa, mani e cuore per fare cose buone, per creare lavoro, innovazione, impresa, cultura: lo dimostrano i suoi giovani, le aziende che investono, le energie che si muovono anche quando una certa politica rema contro. Il mio augurio è che il nuovo anno sia quello in cui smettiamo di sentirci periferia di qualcosa e iniziamo a comportarci da protagonisti, con la schiena dritta, senza accettare di essere vassalli di nessuno. Io continuerò a fare la mia parte, puntando su una città che cresce e pretende rispetto. A voi chiedo di fare la vostra, credendo nelle vostre capacità e difendendo Terni come il miglior patrimonio collettivo che abbiamo tra le mani.

AUTORE
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Federico Zacaglioni
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