La Fiamma Olimpica continua il suo viaggio attraverso l’Umbria, trasformando ogni tappa in una festa collettiva di sport, cultura e identità territoriale. Dopo le accoglienze calorose registrate nella giornata di ieri, oggi è stata Assisi a vestirsi dei cinque cerchi, accogliendo un convoglio olimpico ricco di emozione, partecipazione popolare e testimonianze simboliche che hanno reso il passaggio della torcia un momento indelebile per l’intera comunità.
Fin dal primo pomeriggio l’atmosfera era carica di attesa. Alle 15:30, in via Becchetti, è partito ufficialmente il convoglio olimpico, accolto da un pubblico numeroso e festante. Musica, animazione, gadget e sorrisi hanno costruito un vero e proprio evento cittadino, capace di trasformare uno spicchio di Assisi in una piccola fan zone olimpica. Famiglie, studenti, anziani e turisti hanno assistito al passaggio di un simbolo senza tempo, che nelle sue tappe sa unire tradizione, passione sportiva e senso di appartenenza.
La prima parte della staffetta ha coinvolto cinque tedofori incaricati di portare la Fiamma lungo il tratto che collega Santa Maria degli Angeli ad Assisi, un percorso che ogni anno ospita la celebre Marcia per la Pace Perugia-Assisi. Una scelta non casuale: la decisione di far transitare la torcia lungo il cammino pacifista più noto d’Italia rappresenta un’unione ideale tra i valori olimpici - solidarietà, inclusione, rispetto - e i principi promossi dalla manifestazione.
Il passaggio della Fiamma in questa direttrice ha assunto una forte valenza simbolica, evocando un ponte ideale tra lo spirito sportivo e quello civile. Tra applausi, fotografie e cori spontanei, la torcia ha acceso un entusiasmo genuino, rafforzato dalla presenza di associazioni, gruppi sportivi locali e numerosi ragazzi, protagonisti di un’accoglienza colorata e vivace.
La seconda parte del percorso ha coinvolto altri dieci tedofori che hanno attraversato il centro storico dalle 16 circa fino all’arrivo, previsto verso le 16:30, in Piazza San Pietro. Un tragitto breve ma intenso, che ha trasformato le vie della città serafica in un palcoscenico diffuso tra arte, storia e festa popolare. Da Piazza Matteotti la torcia ha iniziato il suo cammino tra vicoli, archi medievali e scorci unici. Ogni angolo si è trasformato in un punto di osservazione privilegiato, con cittadini e turisti pronti ad applaudire il passaggio della Fiamma, simbolo di pace e fratellanza internazionale.
Tra i tedofori è spiccato un nome noto a tutti gli appassionati di calcio: Andrea Ranocchia, classe 1988, ex difensore dell’Inter e della Nazionale. Capitano nerazzurro per diverse stagioni, Ranocchia con la maglia dell'Inter ha conquistato due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e partecipato alla conquista dello scudetto 2020-21. Con la maglia del Bari invece ha ottenuto una promozione in Serie A.
Il suo ritorno nella “sua” Assisi, con in mano la Fiamma Olimpica, ha emozionato la piazza come poche altre presenze avrebbero saputo fare. Accolto da una folla calorosa in piazza del Comune, Andrea Ranocchia è apparso visibilmente commosso mentre accendeva la torcia, lasciando trasparire la fierezza di rappresentare la città che lo ha visto nascere e crescere.
Il percorso lo ha visto attraversare la piazza, fermarsi davanti al Palazzo municipale e all’antico Tempio di Minerva, uno dei simboli più iconici di Assisi, con oltre duemila anni di storia. Tra selfie, strette di mano e saluti, Ranocchia ha trasformato la sua partecipazione in un momento di autentica vicinanza alla comunità. Presenti anche il sindaco Valter Stoppini e la vicesindaca con delega allo sport Veronica Cavallucci, che hanno accompagnato la cerimonia rendendo omaggio a una giornata che resterà negli annali locali.
