02 Sep, 2025 - 22:00

Assisi, canonizzazione di Carlo Acutis: maxischermi e celebrazioni, ecco il programma completo

Assisi, canonizzazione di Carlo Acutis: maxischermi e celebrazioni, ecco il programma completo

Un evento che segnerà la storia della Chiesa e dell’Umbria. Domenica 7 settembre, in piazza San Pietro a Roma, alle ore 10, si terrà la canonizzazione di Carlo Acutis, il giovane definito “il primo santo millennial”. Un appuntamento che attirerà decine di migliaia di fedeli da ogni parte del mondo e che verrà seguito anche ad Assisi, città che custodisce le sue spoglie e la sua memoria. Per permettere ai pellegrini di partecipare, sono stati predisposti maxischermi all’interno del Santuario della Spogliazione, trasformando la città serafica in un grande luogo di raccoglimento e preghiera.

Il giorno successivo, lunedì 8 settembre, si terrà invece la messa di ringraziamento presieduta dal vescovo Domenico Sorrentino, pastore delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e Foligno. L’appuntamento è previsto alle ore 18 nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione, a conferma del legame indissolubile tra la città di San Francesco e il giovane Carlo.

Un santo dei nostri tempi

Carlo Acutis nacque il 3 maggio 1991 a Londra da una famiglia milanese. Fin da piccolo mostrò una fede straordinaria, che si intrecciava con le sue passioni quotidiane. A soli sette anni ricevette la prima comunione, partecipava ogni giorno alla messa e recitava il rosario. La sua devozione era rivolta all’Eucaristia e alla Madonna, ma non rinunciava alle attività tipiche di un adolescente della sua età: amava lo sport, aveva amici e, soprattutto, era affascinato dal mondo dell’informatica.

Proprio grazie al computer e a Internet Carlo riuscì a diffondere la sua fede, creando siti web dedicati ai miracoli eucaristici e utilizzando il linguaggio digitale per comunicare il Vangelo. 

La malattia e il cammino verso la gloria

Il 2 ottobre 2006 arrivarono i primi sintomi di una malattia che si rivelò devastante: una leucemia fulminante di tipo M3. Dopo pochi giorni di agonia, il 12 ottobre Carlo morì all’ospedale San Gerardo di Monza. Aveva soltanto 15 anni.

Il funerale si svolse a Milano, nella sua parrocchia di Santa Maria Segreta, e già in quella occasione la sua testimonianza aveva lasciato un segno profondo. Su sua richiesta, le spoglie furono poi trasferite ad Assisi, città a lui cara e che da quel momento sarebbe diventata custode della sua memoria. Il processo di beatificazione si aprì ufficialmente nel 2013. Nel 2018 Carlo fu dichiarato “venerabile”, nel 2020 arrivò la beatificazione nella Basilica di San Francesco ad Assisi e oggi, con la canonizzazione, la Chiesa riconosce ufficialmente la sua santità.

I miracoli riconosciuti

La strada verso la santità di Carlo Acutis è stata segnata dal riconoscimento di due miracoli.

  • Il primo riguarda la guarigione inspiegabile di Matheus Vianna, un bambino brasiliano di sei anni affetto da una rara malformazione del pancreas. Dopo aver toccato una reliquia del giovane, il piccolo tornò inspiegabilmente a nutrirsi normalmente, guarendo in maniera definitiva.
  • Il secondo miracolo riguarda invece Valeria Valverde, una ragazza costaricana che, dopo un gravissimo incidente in bicicletta e una diagnosi clinica disperata, si è ripresa completamente. La madre aveva pregato sulla tomba di Carlo ad Assisi, invocandone l’intercessione.

Entrambi i casi sono stati riconosciuti dalla Congregazione delle Cause dei Santi come eventi inspiegabili scientificamente e attribuiti alla sua intercessione.

La canonizzazione del “primo santo millennial”

Il 20 novembre 2024, durante un’udienza generale, Papa Francesco annunciò che la canonizzazione di Carlo sarebbe avvenuta nel 2025, nell’anno del Giubileo degli adolescenti. La morte del pontefice e la successiva elezione di Leone XIV portarono a uno slittamento della data, ma ora tutto è pronto: domenica 7 settembre 2025, Carlo Acutis salirà ufficialmente agli altari, insieme a Pier Giorgio Frassati.

Per la Chiesa universale si tratta di un momento storico. La figura di Carlo viene presentata come un “santo dei giovani e dei social”, capace di parlare alle nuove generazioni con il linguaggio della quotidianità. Non un eroe lontano, ma un ragazzo normale che ha saputo vivere in pienezza la propria fede.

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Lorenzo Farneti
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