Ormai ci siamo. Il “Del Duca” si prepara a vivere una serata di grande calcio e passione. Ascoli e Gubbio stanno per scendere in campo davanti a quasi diecimila spettatori, in un match che promette intensità, qualità e una posta in palio pesantissima. Le due compagini arrivano a questo appuntamento spinte da motivazioni forti, ma con stati d’animo differenti.
Da una parte c’è l’Ascoli di Francesco Tomei, terza forza del campionato con 27 punti, che vuole riprendere subito la marcia verso la promozione diretta dopo la prima battuta d’arresto della stagione. Dall’altra il Gubbio di Domenico Di Carlo, che ha ritrovato brillantezza e fiducia e si presenta nelle Marche con la consapevolezza di potersela giocare alla pari.
I bianconeri hanno impressionato finora per organizzazione, intensità e continuità. Otto vittorie, tre pareggi e una sola sconfitta: un ruolino da grande squadra. I numeri raccontano di un attacco da 22 gol segnati (secondo solo all’Arezzo capolista) e di una difesa monumentale, con appena 3 reti subite in 12 gare. Una solidità difensiva straordinaria, che fino a poche settimane fa rappresentava il miglior dato tra tutte le squadre dei campionati professionistici europei.
L’unico scivolone è arrivato nel turno precedente, contro un Ravenna formato promozione. Nonostante una prestazione di altissimo livello, l’Ascoli è stato condannato dal gol di Okaka, che ha fissato il punteggio sull’1-0. Una sconfitta che brucia, ma che non intacca il percorso di una squadra costruita per vincere e dotata di una chiara identità di gioco.
Mister Tomei ha plasmato un gruppo capace di dominare il possesso palla, di aggredire alto e di imporre il ritmo. Il 4-3-3 dei bianconeri è ormai un marchio di fabbrica, con pressing organizzato e linee sempre corte. Fondamentale il contributo dei centrocampisti in fase di costruzione, e l’apporto degli esterni offensivi, sempre pronti a creare superiorità numerica.
Dall’altra parte, il Gubbio arriva al “Del Duca” con fiducia e motivazione. Gli eugubini occupano l’ottavo posto in classifica con 17 punti, frutto di quattro vittorie, cinque pareggi e tre sconfitte. Ma al di là dei numeri, ciò che colpisce è la crescita costante della squadra, che nelle ultime settimane ha mostrato solidità, intensità e grande qualità nel gioco offensivo.
Nelle ultime due partite il Gubbio ha segnato sei gol, tre a Carpi e tre alla Ternana, raccogliendo quattro punti e prestazioni di spessore. Il derby contro le Fere, terminato 3-3, è stato un concentrato di emozioni: i rossoblù hanno condotto il match per larghi tratti, mostrando un calcio coraggioso e brillante, salvo subire il pareggio nel recupero su un rigore molto contestato, trasformato da Pettinari. Un finale amaro, che non cancella però l’ottima prestazione. Mister Di Carlo, che torna ad Ascoli dopo l’esperienza della scorsa stagione sulla panchina bianconera, ha dato un’impronta chiara alla squadra: aggressività, transizioni rapide e una costante ricerca del gioco verticale.
ASCOLI (4-3-3): Vitale, Pagliai, Rizzo, Curado, Alagna, Damiani, Silipo, Milanese, D'Uffizi, Gori, Rizzo Pinna. A disposizione: Brzan, Barosi, Ndoj, Chakir, Oviszach, Guiebre, Menna, Bando, Cozzoli, Palazzino, Zagari, Corradini. Allenatore: Tomei.
GUBBIO (3-5-2): Bagnolini, Bruscagin, Signorini, Di Bitonto, Carraro, Djankpata, Hraiech, Zallu, Podda, Minta, La Mantia. A disposizione: Krapikas, Baroncelli, Rosaia, Tommasini, Di Massimo, Fazzi, Costa, Ghirardello, Conti, Niang. Allenatore: Di Carlo.
Per l’Ascoli, la vittoria significherebbe restare a contatto con Arezzo e Ravenna, alimentando il sogno di un ritorno in Serie B. Per il Gubbio, invece, tre punti al “Del Duca” rappresenterebbero un segnale forte: la conferma di potersi misurare con le big e di poter ambire concretamente a un posto playoff.
Il contesto, intanto, sarà quello delle grandi occasioni: quasi 10.000 tifosi attesi sugli spalti, con la Curva bianconera pronta a spingere i propri beniamini e un gruppo di supporter eugubini pronti a farsi sentire. Un clima di sport e rivalità, come il calcio di provincia sa regalare nei momenti più intensi della stagione.