24 Nov, 2025 - 13:43

Arrone, operai bruciano bancali in legno. Denunciato e multato il titolare di una ditta edile

Arrone, operai bruciano bancali in legno. Denunciato e multato il titolare di una ditta edile

I materiali di scarto provenienti dai cantieri edili costituiscono un capitolo a parte nello smaltimento dei rifiuti. Quando si eseguono dei lavori, chi lo fa è infatti tenuto ad osservare norme precise in merito al conferimento degli scarti che devono essere portati in discarica e adeguatamente differenziati. Spesso, nelle risultanze dei lavori possono infatti esserci materiali pericolosi per la salute pubblica. Eppure, nonostante le norme siano chiare, c'è ancora chi tenta di disfarsene nelle maniere più inquinanti e dannose. Capita, purtroppo abbastanza spesso, che le cronache riportino di abbandoni di rifiuti nei boschi o in aree poco battute. E poi c'è anche chi, come accaduto ad Arrone, ha pensato invece di bruciarli. Il risulato? Una denuncia e una multa. 

Bruciano bancali e altri scarti edili: sorpresi da una pattuglia dei Carabinieri

Tutto è partito quando una pattuglia dei Carabinieri di Ferentillo, durante un normale controllo sul territorio, ha notato una colonna di fumo proveniente dal lato della Starda Valnerina, all'altezza di vocabolo Isola.

I carabinieri si sono avvicinati e lì hanno scoperto un cumulo di rifiuti che stava bruciando. Gli accertamenti hanno fatto emergere che si trattatava di scarti, soprattutto bancali in legno, di un cantiere edile nelle vicinanze, a cui alcuni operai della ditta impiegata stavano dando fuoco.

La denuncia e la multa salata

È così scattata la denuncia nei confronti del titolare dell’attività che si è visto anche impartire prescrizioni ambientali per il corretto smaltimento dei materiali e la bonifica dell’area interessata dall’incendio.

Contestualmente gli è stata elevata anche la sanzione pecuniaria elevata dai Carabinieri Forestali di Ferentillo che ammonta a 6.500 euro. Il pagamento, unitamente al rispetto delle prescrizioni imposte, comporterà l’estinzione del procedimento penale.

"È bene sottolineare – riferisce in proposito l’Arma – che il legale rappresentante di una ditta è responsabile anche sotto l’autonomo profilo dell’omessa vigilanza sull’operato degli autori materiali del delitto, comunque riconducibili all’impresa o all’attività stessa. La combustione illecita di materiali, oltre a costituire reato, rappresenta un grave pericolo per l’ambiente e per la salute pubblica".

Un mese fa un caso di rifiuti abbandonati nei boschi a Stroncone

Appena un mese fa a Stroncone i Carabinieri Forestali erano riusciti a risalire ai due autori dell'abbandono illecito di rifiuti in un'area verde alla periferia del paese. Grazie alle telecamere di videosorveglianza, installate in una zona già interessata da episodi simili, è stato possibile identificare gli autori. Le immagini mostravano infatti un veicolo fermarsi lungo una strada sterrata da cui un uomo e una donna hanno scaricato numerosi sacchi di plastica contenenti rifiuti indifferenziati.

A ciascuno dei trasgressori è stata comminata una sanzione amministrativa di 4.500 euro, oltre alla sospensione della patente di guida per due mesi, misura accessoria introdotta con la recente normativa che ha reso più severe le pene per chi commette reati ambientali. 

Reati ambientali, pericoloso aumento nel 2024

Secondo il più recente rapporto pubblicato da Legambiente ('Ecomafia 2025. I numeri e le storie delle illegalità ambientali in Italia'), nel 2024 i reati contro l'ambiente sono aumentati complessivamente del 14% arrivando alla cifra di 40.590. In crescita anche le denunce che ammontano a 37.186 facendo segnare un + 7,8%.

L'analisi mostra come un terzo dei reati ambientali commessi in Italia riguardi la filiera del cemento con 13.621 reati accertati con un + 4,7%, seguiti dal ciclo dei rifiuti illegali con 11.166 reati accertati e un + 19,9%. In forte crescita anche i reati contro gli animali che arrivano a 7.222 con un + 9,7% e quelli contro il patrimonio culturale e paesaggistico che sono stati 2.956 con un + 23,4%. Dati che restituiscono dimensioni e diffusione preoccupanti. A luglio di quest'anno su questo fronte è stato compiuto un importante passo avanti con l'introduzione della nuove legge che punisce i reati ambientali prevedendo un inasprimento delle pene e nuove fattispecie di reato.

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Sara Costanzi
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