11 Jul, 2025 - 19:00

Appalti a Terni, scontro sul massimo ribasso: Confartigianato accusa, il Comune replica

Appalti a Terni, scontro sul massimo ribasso: Confartigianato accusa, il Comune replica

È bastata una determina dirigenziale per riaccendere uno scontro che riflette una tensione ormai strutturale tra esigenze normative e tutela del tessuto produttivo locale. Il Comune di Terni ha affidato i lavori di manutenzione straordinaria nei cimiteri cittadini a un’impresa proveniente da Caserta, che ha proposto un ribasso del 30,88%. Le tre aziende locali partecipanti si erano fermate tra il 17,80% e il 20,23%.

Questa scelta ha provocato la critica netta di Confartigianato Terni, che chiede l’abbandono della “politica del massimo ribasso” per salvaguardare imprenditoria locale, qualità e concorrenza leale. “Basta massimo ribasso, così si schiaccia l’imprenditoria del territorio”, dichiara l’associazione.

Dall’altra parte, l’assessore alle manutenzioni e ai servizi cimiteriali Marco Iapadre argomenta che la gara ha rispettato tutte le norme nazionali: “Tutte le imprese locali sono state invitate. I criteri applicati seguono test rigorosi, fissati per tutela della legalità e trasparenza”.

Confartigianato: strumenti normativi poco utilizzati, rischio di esclusione per le PMI locali

Confartigianato Terni evidenzia che il nuovo Codice degli Appalti consente alle stazioni appaltanti l’uso di criteri premiali legati alla prossimità geografica, alla filiera corta e alla sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di valorizzare le imprese del territorio.

Secondo l’associazione, il Comune di Terni “continua a non applicare strumenti normativi che potrebbero ridurre l’incidenza di ribassi anomali e favorire lo sviluppo economico locale”.

Nel caso dell’appalto in oggetto, l’impresa risultata vincitrice ha proposto un ribasso superiore di oltre dieci punti percentuali rispetto alla media delle aziende locali. Confartigianato sottolinea che l’offerta ha incluso anche la parte non ribassabile relativa alla sicurezza, successivamente ricalcolata dalla commissione.

Inoltre, l’associazione critica l’uso frequente degli appalti riservati alle cooperative sociali di tipo B, considerato eccessivo rispetto alle capacità operative presenti sul territorio. “È uno strumento nobile, ma il suo utilizzo sistematico rischia di ridurre la concorrenza effettiva e di compromettere l’efficienza degli interventi”.

Iapadre: "Per il Comune di Terni rispetto delle norme e attenzione al territorio"

La replica dell’amministrazione è arrivata in via ufficiale per voce dell’assessore Marco Iapadre, che respinge ogni accusa di arbitrio e sottolinea il carattere tecnico delle procedure.

“Il bando è stato preceduto da una manifestazione d’interesse aperta a tutte le imprese, soprattutto locali - afferma Iapadre - e la procedura si è svolta nel rispetto dei criteri fissati dalla normativa nazionale, che stabilisce in modo stringente metodi e punteggi”.

Sull’impiego delle cooperative sociali, l’assessore ha chiarito che “l’obiettivo è quello di favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa nazionale”, e che “l’uso di questo strumento avviene in modo equilibrato”.

Rispetto alla richiesta di un maggiore coinvolgimento delle imprese locali, Iapadre ha aggiunto: “Confartigianato può svolgere un ruolo utile se propone soluzioni concrete, basate su documentazione puntuale e compatibili con il quadro normativo vigente”.

Le posizioni restano distanti, ma il confronto è aperto

Da un lato Confartigianato continua a sollecitare l’introduzione di criteri premiali che valorizzino la prossimità e la qualità del lavoro offerto dalle PMI locali. Dall’altro, l’amministrazione comunale richiama la centralità del rispetto delle norme nazionali in materia di trasparenza, legalità e concorrenza.

Entrambe le parti riconoscono la necessità di un dialogo, anche alla luce del superamento della fase di dissesto da parte dell’ente, che apre nuovi margini operativi per le politiche pubbliche.

Resta sul tavolo il tema della definizione di un modello di gara che, nel rispetto del quadro normativo, tenga in considerazione le caratteristiche del sistema imprenditoriale locale. Un punto su cui Comune e associazioni di categoria sono ora chiamati a confrontarsi in modo strutturato.

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Federico Zacaglioni
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