Un sistema di appalti pubblici che premi la qualità e favorisca l’imprenditoria locale, mettendo un freno al ricorso sistematico al massimo ribasso. È questo il senso dell’atto di indirizzo presentato dai gruppi consiliari di centrodestra al Comune di Terni. Fratelli d’Italia, Forza Italia, Masselli sindaco e Misto hanno illustrato alla stampa un documento che propone un cambio di impostazione nelle procedure di gara: più attenzione ai criteri qualitativi, più spazio alle piccole e medie imprese del territorio.
L’atto mira a riformare l’approccio dell’amministrazione agli appalti, puntando sull’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV) e riducendo progressivamente l’uso del criterio del massimo ribasso. I firmatari denunciano che quest’ultimo, se adottato in modo automatico, finisce per penalizzare le realtà produttive locali, minando la qualità delle opere, la sicurezza nei cantieri e il rispetto dei contratti di lavoro.
“Dobbiamo tutelare chi opera seriamente e investe nel territorio”, ha sottolineato Roberto Pastura, capogruppo di Fratelli d’Italia, evidenziando come il Codice dei contratti pubblici consenta già un uso più flessibile e orientato alla qualità.
Il documento propone anche l’introduzione di requisiti premiali nelle gare: sostenibilità ambientale, integrità aziendale, coerenza occupazionale, esperienza pregressa e rispetto della filiera corta.
Tra le proposte concrete contenute nell’atto:
Revisione delle procedure interne per privilegiare l’OEPV
Premialità legate a qualità dell’offerta, sostenibilità e legalità
Suddivisione in lotti per consentire l’accesso anche alle imprese più piccole
Protocolli di intesa con le associazioni di categoria, per favorire partecipazione e confronto
Monitoraggio periodico dei ribassi e dei risultati economici e occupazionali, con un report da presentare annualmente in Consiglio
Per il centrodestra ternano, si tratta di un’iniziativa che punta a rafforzare la trasparenza, l’efficienza e l’inclusività del sistema pubblico, senza rinunciare ai principi di legalità e concorrenza.
“Non è una battaglia ideologica, ma una proposta concreta per migliorare la qualità dell’amministrazione pubblica” ha dichiarato Francesco Ferranti, capogruppo di Forza Italia. Secondo lui, l’obiettivo non è escludere nessuno, ma evitare che le gare pubbliche si riducano a un’arena di ribassi insostenibili, a scapito della sicurezza, dei tempi di realizzazione e dei lavoratori.
Valdimiro Orsini (Masselli sindaco) ha insistito sulla necessità di creare “una soglia minima di qualità sotto la quale non si deve più scendere”, mentre Cinzia Fabrizi ha richiamato “il ruolo attivo dell’amministrazione nel garantire che le imprese locali non vengano sistematicamente tagliate fuori dalle gare pubbliche”.
Il documento arriva in un momento di forte malcontento da parte soprattutto di Confartigianato. Una gara recente, secondo i promotori dell'atto di inririzzo, avrebbero visto ribassi superiori al 30 %, generando dubbi sulla reale capacità delle imprese aggiudicatarie di rispettare tempi, standard e normative. In questo contesto, l’iniziativa del centrodestra mira a rispondere con strumenti concreti alle criticità emerse nel rapporto tra amministrazione e mondo produttivo.
Nel dibattito acceso degli ultimi mesi, questo atto rappresenta una proposta di metodo e di merito: tornare a considerare gli appalti come un’occasione per generare valore, occupazione, innovazione e qualità, non solo come una voce di risparmio nel bilancio pubblico.