15 Jul, 2025 - 10:24

Animali nei circhi, da Perugia arriva il no definitivo

Animali nei circhi, da Perugia arriva il no definitivo

Il Consiglio comunale di Perugia ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che punta al superamento dell'uso degli animali nei circhi. Il provvedimento, firmato dai consiglieri di maggioranza e licenziato dalla IV Commissione, non è solo un atto politico ma una dichiarazione di intenti precisa: sollecitare il Governo ad attuare la legge delega n. 106/2022 e promuovere alternative artistiche più etiche.

L'iniziativa si inserisce in un contesto nazionale ancora in stallo. Nonostante la legge sia stata approvata nel luglio 2022, manca ancora il decreto legislativo necessario per renderla operativa. Dopo varie proroghe, il termine è fissato al 18 agosto 2025. Troppo tardi, secondo i promotori, per una riforma che l'opinione pubblica attende da anni.

Dignità degli animali e nuove forme di spettacolo: gli impegni del Comune di Perugia sui circhi

L'odg impegna l'amministrazione a farsi parte attiva non solo nella pressione istituzionale, ma anche nella costruzione di una nuova sensibilità culturale. Tra le azioni concrete previste ci sono campagne di informazione in collaborazione con scuole e associazioni, incentivi ai circhi senza animali tramite patrocini e concessioni, e una più rigorosa applicazione delle norme esistenti nel caso di attendamenti con animali.

Inoltre, si chiede al Ministero della Cultura di riequilibrare l'allocazione del Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo, dando priorità a chi sceglie di non impiegare animali. L'obiettivo è promuovere una riconversione del settore, già avviata in molti Paesi europei: oggi oltre 50 Stati hanno vietato o limitato fortemente questa pratica.

"Un atto di civiltà": l'accordo trasversale in Consiglio comunale

Durante la discussione in aula, non sono mancate prese di posizione decise. Antonio Donato ha ricordato che “la presenza di animali nei circhi è oggetto di crescente attenzione da parte della comunità scientifica, dell'opinione pubblica e delle associazioni per i diritti degli animali, che denunciano condizioni di vita incompatibili con la natura degli animali detenuti, sottoposti a continui spostamenti, ambienti inadeguati e addestramenti spesso coercitivi”.

Una riflessione condivisa dalla consigliera Francesca Pasquino (PD), che ha parlato apertamente di necessità di un cambiamento culturale: “Gli animali non devono farci divertire, ma devono essere rispettati”. Sulla stessa linea Leonardo Varasano (Progetto Perugia), per il quale “vi è concordia di indirizzo su questo tema perché rappresenta un atto di civiltà”.

Un'unità di intenti non scontata, che ha dato maggiore forza a un atto destinato a lasciare un segno.

Il governo rinvia ancora: la denuncia della LAV e la rabbia delle associazioni

Mentre da Perugia arriva un segnale netto, da Roma giunge una notizia che rischia di smorzare l'entusiasmo. Come riportato da Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Alberto Marzocchi, il Governo ha presentato in Parlamento un disegno di legge per prorogare ulteriormente il divieto all'uso di animali nei circhi, spostando la scadenza al 31 dicembre 2026. Una decisione che ha scatenato la dura reazione della LAV, secondo cui “tutto ciò è sconcertante, incredibile. È una nuova lavata di mani”, come ha dichiarato il presidente Gianluca Felicetti.

La Lega anti-vivisezione accusa il ministro Alessandro Giuli di aver tradito le promesse fatte in diretta televisiva due mesi fa, quando aveva annunciato l’approvazione imminente del decreto attuativo. “Giuli e il suo sottosegretario Gianmarco Mazzi hanno tradito la parola data alla Camera”, ha aggiunto Felicetti, ricordando anche che “il Consiglio dei ministri ha ignorato ancora una volta la volontà della stragrande maggioranza degli italiani, i 240mila firmatari della nostra petizione e i pronunciamenti della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari, dei Consigli regionali di Lombardia e Lazio, di Consigli comunali come Verona, Cagliari, Perugia, Roma”.

Il messaggio a Roma: ora tocca al Governo

Oltre all'impegno locale, l'ordine del giorno sarà trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Cultura, ai parlamentari umbri e alle principali associazioni per la tutela degli animali. L'obiettivo è fare rete e aumentare la pressione politica affinché il decreto attuativo venga adottato entro la scadenza fissata.

È un messaggio chiaro: anche le amministrazioni locali chiedono un cambiamento strutturale e si dichiarano pronte a sostenere modelli artistici più etici. Il circo del futuro, per Perugia, non ha più gabbie né fruste. Ha idee, talento e rispetto.

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Giorgia Sdei
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