Nel pomeriggio del 13 novembre, alle porte di Perugia, l’Arma dei Carabinieri ha ricordato Angelo Foccià. Il militare è caduto a soli trent’anni, nel 1999, durante una missione di pace in Bosnia Erzegovina.
L'Arma dei Carabinieri attraverso la cerimonia ha voluto commemorare il 26° anniversario dalla scomparsa di Angelo Foccià, avvenuta a Zvornik, in Bosnia Erzegovina, il 3 giugno 1999. Un incidente stradale pose fine alla vita del giovane militare appartenente al Reggimento MSU-SFOR.
Nella tragica circostanza perse la vita anche il maresciallo Marcello Gallori, mentre il tenente Fabio Innamorati rimase ferito. La celebrazione, in cui il giovane Carabiniere è stato ricordato dai familiari e dall’Arma, è ricaduta in concomitanza delle iniziative istituzionali legate alla Giornata in ricordo dei caduti nelle missioni internazionali per la pace.
La commemorazione si è tenuta presso il cimitero di Castel del Piano-Bagnaia, dove è stata deposta una composizione floreale sulla tomba di Angelo Foccià. La mamma Antonietta e la sorella Elisabetta hanno partecipato con la dovuta emozione, circondate dall’affetto dell’Arma e della comunità locale.
Un momento di preghiera - come riporta il comunicato del Comando Provinciale Carabinieri di Perugia - ha reso solenne la ricorrenza, trasformando il ricordo in un gesto di vicinanza e gratitudine,
Alla cerimonia hanno preso parte il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Sergio Molinari, il Maggiore Roberta Cozzolino, comandante della Compagnia di Perugia, e una rappresentanza dei militari della Stazione di Castel del Piano.
La funzione è stata officiata dal cappellano militare, don Giuseppe Maria Balducci, che ha sottolineato come il tempo non indebolisca il legame tra l’Istituzione e i suoi caduti, ma lo rafforzi.
Il ricordo di Angelo Foccià non è soltanto memoria di un giovane carabiniere, simbolo di dedizione e coraggio, ma anche testimonianza di un impegno collettivo per la pace.
La commemorazione ha voluto ribadire che dietro ogni uniforme c’è una persona che sceglie di servire il Paese anche a costo di perdere la vita.